Si è concluso il secondo mese del progetto fotografico che sto portando avanti sulle mie pagine Facebook e Google+ :
#365giorni di Thailandia: ogni giorno, per un anno, vi racconto la Thailandia attraverso i miei occhi.
Poi, ogni mese, troverete qui sul blog raggruppate tutte le foto del mese appena trascorso. Potete cliccare sopra ad ognuna di esse e vederle in formato ingrandito.
E’ un progetto che mi sta appassionando anche se il tempo per andare in giro a fare fotografie non è mai quanto vorrei. Spesso devo scattare al volo con un occhio dietro all’obiettivo e uno vigile sui bimbi!
Mi piacerebbe potermi sedere ogni giorno in un angolo diverso della città e stare ferma con la mia Canon pronta a scattare tutto ciò che vedo e passa attorno a me. Quello Thai è un mondo variopinto e pittoresco dove tante sono le cose che affascinano, colpiscono o incuriosiscono i miei occhi. Ed è sempre bellissimo poi rivedere i miei giorni in Thailandia guardando tutti insieme questi scatti.
Ripercorrendo le foto postate questo mese rivivo alcuni dei miei primi tempi in Thailandia. Terminati finalmente gli acquisti e la sistemazione della nostra nuova casa, con Carlo Alberto già a scuola, iniziai le prime esplorazioni a piedi con Diego piccolo nel passeggino. Le prime passeggiate nel nostro quartiere con un sole cocente che ci bruciava la testa e la pelle. Marciapiedi sconnessi e gradini enormi senza rampa di accesso, pezzi di strada in cui ti trovavi in mezzo ad un traffico allucinante senza più la sicurezza del marciapiede, guardare dalla parte opposta per poter attraversare la strada per la guida a sinistra. Pensionati occidentali spalmati sulle sedie dei bar aperti, senza pareti, a bere birra già alle 10 del mattino. Spazzatura ovunque per strada. Odore forte di fogna. Davvero mi chiesi dove ero finita. Poi iniziai a percorrere i vicoletti piccoli e scoprii una dimensione diversa. Mi accorsi delle tante piccole case degli spiriti accanto ad ogni negozietto o centro massaggi. Vidi i Thai che al mattino ci mettevano davanti le loro offerte di cibo, bibite, fiori ed incensi. Li vidi inchinarsi e pregare devoti gli spiriti perché non entrassero nei loro negozi e nelle loro case a fare guai. Perché se ne stessero lì nella casetta preparata con cura per loro.
Un mondo di superstizione ed antiche credenze che non poteva non affascinare la mia mente razionale ed occidentale.
Vidi i Thai presi dai loro lavori quotidiani fatti senza fretta. C’è una delle prime foto che scattai in questa rassegna. Il negozietto di vestiti mezzo in garage mezzo in strada con la proprietaria seduta a pulire la verdura mentre guarda una TV appoggiata sull’asfalto ed i vicini e passanti che si fermano a guardarla con lei e a fare una chiacchiera.
E c’è un po’ delle mie tante passeggiate al mercato alimentare dove scoprii tutto un mondo di colori, frutti ed alimenti a me sconosciuti.
C’è il nostro primo weekend a Bangkok che per la situazione politica incerta da mesi, fu anche l’ultimo. Una città che in 48 ore mi ha affascinato pur non essendo la prima metropoli orientale che vedevo. La nostra gita in barca sul fiume e negli antichi canali per vedere la Bangkok più autentica, forse nell’unico quartiere sopravvissuto allo scorrere del tempo.
Ci sono alcuni dei tanti tramonti visti che sono sicuramente una delle cose più belle che la natura ci offre in questo angolo di mondo.
Quanti ricordi racchiusi in 30 scatti!
Vedi anche gli altri mesi:
Month #1
Month #3
Month #4: vivere in parallelo fra realtà e fotografia
Month #5
Month #6:lode al sorriso