Ci sono momenti in cui tutto ti appare difficile anche se nella tua vita ne hai fatte tante di cose molto più difficili.
Momenti in cui ti pesa aver fatto un errore solo perché in inglese non avevi capito bene una parola.
Ci sono momenti in cui vorresti avere la capacità linguistica per poterti informare senza tentennamenti da sola su quello che si deve fare. Non dover dipendere dagli altri. Poi certo dovresti avere anche la fortuna di avere dall’altra parte un Thai che lo parli bene l’inglese.
Momenti in cui il pressapochismo degli orientali ti pesa più del solito. In cui vorresti che ad una domanda precisa corrispondesse una risposta precisa.
Momenti in cui ogni cosa diventa un problema perché una cosa la devi fare per forza quando le scuole sono chiuse ed hai anche il bimbo grande a casa. Quando fa troppo caldo o quando piove così forte da allagare le strade. E tu non hai l’auto.
Momenti in cui vorresti una cura certa ed efficace alla gelosia fra i bambini. Momenti in cui, anche se hai male alla gola, devi continuare a ripetere le stesse cose allo sfinimento a tuo figlio senza il minimo risultato. Momenti in cui vorresti che il ricatto non fosse l’unica soluzione possibile. Momenti in cui vorresti solo passare delle ore tranquille giocando con i bimbi ed il grande ti rende la vita impossibile. Ti logora minuto dopo minuto fino a quando ce la fa a farti gridare, a farti andare il sangue alla testa. Momenti in cui fai fatica a sentir piangere tuo figlio senza capire il perché. Momenti in cui il privilegio di stare a casa con i propri figli lo lasceresti volentieri a qualcun altro. In cui vorresti avere un po’ di silenzio se hai mal di testa. Momenti in cui vorresti dormire almeno 5 ore di fila di notte. In cui vorresti che anche il tuo lavoro di casalinga-mamma avesse un orario di entrata ed uscita.
Momenti in cui vorresti tornare a prima. Un prima dove, quando eri malata, potevi curarti e, quando eri stanca, potevi passare la notte dormendo.
Momenti in cui, anche tu, sempre così forte, vorresti avere il diritto di crollare. Anche se solo per 20 minuti, anche se solo una volta ogni 6 mesi. Te lo faresti bastare.
E anche se lo sai perfettamente che ci sono tanti problemi più gravi al mondo, è proprio l’ultima cosa che ti vorresti sentire dire in quei momenti lì.
Quei momenti in cui non vorresti proprio dover ascoltare che c’è chi ha cose più importanti a cui pensare. In cui avresti bisogno di un’attenzione in più piuttosto che una in meno. Momenti in cui non vorresti dover chiedere.
In cui avresti la necessità che ti facessero parlare e sfogare anche se poi tirerai fuori l’orgoglio e le cose le farai da sola con slancio ed energia.
Momenti in cui vorresti che ti ascoltassero con attenzione anche se stai parlando di piccole cose di vita quotidiana perché in fondo quella è la tua vita ora, fatta di figli e casa, casa e figli e non ne hai una più interessante da raccontare.
Momenti in cui ti ritrovi ad essere gelosa del tono allegro ed entusiasta che viene usato nelle telefonate con gli altri.
Momenti in cui vorresti sentire ancora l’ebrezza della libertà, anche quella delle piccole cose. Uscire nel giro di 5 minuti se ne hai voglia, dormire se hai sonno, piangere se ti va.
Momenti in cui vorresti imparare ad essere egoista e pensare un po’ a te stessa.
Momenti in cui la dipendenza ti pesa. Tu che hai sempre lavorato sodo prima di essere una mamma, tu che hai avuto le tue piccole e grandi soddisfazioni. Momenti in cui vorresti ribaltare la tua vita, tornare un po’ quella di prima, ma che in fondo lo sai benissimo che la tua senza i tuoi figli non sarebbe più la vita. E che tutto ciò fa parte di un grande progetto in cui abbiamo sempre creduto, insieme. Momenti in cui speri che un giorno la riprenderai in mano la tua vita e che davvero guardandoti indietro sarai felice di esserti dedicata completamente ai figli perché loro piccoli non torneranno più mentre per te ce ne sarà ancora di vita da vivere.
Momenti in cui vorresti essere solo figlia e avere tua madre non a migliaia di chilometri di distanza perché in fondo quello è il vero amore incondizionato, perché per una madre tu verrai sempre prima di tutto e tu, da madre, lo sai bene.
Ecco, ieri ed oggi sono state giornate di questi momenti qui. Giornate di mente piena di pensieri. Pensieri che riuscivano a farsi strada nonostante i pianti del piccoli ammalato, nonostante le urla del grande incastrato nella morsa della gelosia. Ed oggi, un piccolo imprevisto è diventato quella goccia in più che ha fatto traboccare il vaso già pieno.
Poi una telefonata arriva e ti fa sentire già un po’ meglio perché legittima e riconosce il tuo sconforto. A volte bastano poche parole ed il giusto tono per tendere una mano. A volte basta un cenno di comprensione e si comincia a vedere la luce. Per fortuna ti conosci e sai che domani ci sarà di nuovo il sole e tanta energia per fare tutto. Domani però, oggi lasciatemi così, mentre cerco di far defluire il troppo che c’è dentro di me.
Non so perché, ma mi è venuta in mente questa foto scattata quest’estate alla “terra” di mio padre: un semplice fiore di zucchina pieno di luce.
22 thoughts on “Sconforto da expat”
Mamma mia come ti capisco! Giornate in cui sai che domani andrà già meglio, ma oggi no, oggi vuoi concederti il lusso di stare male, di essere coccolata anzichè coccolare, di essere figlia prima che mamma. Mi è successo la settimana scorsa, per la storia del “lavoro rubato”…non sono più expat, ma sono mamma…e momenti così capitano più ora che prima! Penso a mia madre, che ora come ora riesce ad essere un appoggio sia come madre che come figlia, e mi chiedo come faccia, mi chiedo a chi si appoggi lei. Ti abbraccio forte cara, capisco la tua doppia difficoltà di passare questi momenti in terre così diverse da “casa”, so quanto l’oriente sappia stancare, quando ci si mette! Per qualsiasi comprensione, io sono qui!
Grazie…So che in molte mi possono capire perché forse più che “sconforto da expat” è “sconforto da mamme”. Essere in un ambiente diverso e lontano dal proprio inevitabilmente accentua un po’ le cose…
ciao Chica ti capisco,io ho spesso quei gg ma fortunatamente ho sempre qualcuno per sfogarmi,anche se certe volte vorrei scappare per un gg solo per me …….ma non si può e poi non ce la farei senza il mio piccolo……penserei sempre a lui….è la vita di noi mamme…
Cara Lolli, tu sei propria una di quelle che i problemi veri ce li ha e alla quale dovrei guardare per riportare alla giusta dimensione i miei di problemi. Un abbraccio forte a te e al tuo piccolo.
Cara mamma in oriente…ti capiamo tutte, mamme, no, expat…e no…
capitano a tutti ed è giusto sfogarsi un pò..
inoltre sai quanto vi stimo no???
Grazie Mimma….posso immaginare che anche il Kuwait non aiuti molto a tirarsi su a volte! un abbraccio
io ho avuto una giornata particolarmente cosi’ ieri..forse e’ la luna che ci sta abbacchiando? Coraggio coraggio coraggio, tutto questo e’ quello che ti prova, ti forma,ti rende semprepiu’ saggia e ironica e un giorno d’autunno sarai nella tua casetta in collina, avvolta in una bella coperta morbida con una tazza di te’ e i tuoi bambini giocheranno li’ coi loro amichetti e ti chiederanno signora signora ci racconta di quando abitava laggiu’ in thailandia? e c’erano le tigri? e’ vero che si mangiano le cavallette? e tutto questo ti ricordera che la tua vita quotidiana di ora e’ comunque un sogno d’aventura per tantissimi
Grazie Valentina…hai ragione. Oggi va già meglio e la mia settimana da incubo volge al termine. Diciamo che avere il grande a casa da scuola per una settimana per le vacanze ed il piccolo ammalato e particolarmente noioso non ha aiutato…Coraggio anche a te che hai tante dinamiche simili alle mie!!
Oh mannaggia :/ e che non lo so? Ti mando un abbraccio e ti dico che quella foto li’ e’ proprio bella, ci insegna quanto un fiore semplice puo’ essere buono anche se nasce da una pianta fondamentalmente brutta.
Con la mozzarella e le alici e’ la morte sua 😀
Spero di averti strappato un sorriso.
Sì un bel sorriso!! Anche a me i fiori di zucchina piacciono un sacco fritti o nella pasta! Mi hai fatto venire in mente vecchi ricordi di bambina…
Grazie per l’abbraccio
Certe giornate sono malinconiche, un po’ stanche, sono quei giorni in cui le energie sembrano averti abbandonato e allora fa seguito la stanchezza mentale che non riesci in alcun modo a placare! Ogni cosa sembra un problema, anche la più banale e tutto pare andare per il verso sbagliato!
Però questi giorni passano, se una persona ha in sé la luce, il buio non può dominare mai più di tanto 🙂
Per fortuna per me è così e questi giorni vengono presto cacciati via da positività e serenità. Io sono per la luce!
Non so davvero cosa avrei fatto in certi momenti se avessi anche dovuto confrontarmi con un luogo diverso dall’Italia, con problemi di lingua e di abitudini. La solitudine l’ho già provata forte qui, figuriamoci altrove. Ammiro molto voi mamme expat, siete una forza! Ti abbraccio.
Grazie Marzia, affrontare certi momenti è difficile ovunque. Diciamo che noi mamme expat abbiamo qualche difficoltà in più!
In quei momenti vedi solo quei momenti lo so! Ti posso assicurare , però’, che quando i bimbi crescono tutto si ridimensiona e come per miracolo quando stai male ti portano la borsa dell’acqua calda e quello grande ti fa la spesa!!! Che meraviglia… Tutto il nostro lavoro non va perduto❤️❤️
Immagino che poi ci sarà il dispiacere perché non sono più piccoli, ma che meraviglia vedere loro prendersi cura di noi!
Bello sfogo, ogni tanto ci vuole!!! A tutte capita, expat o no, mamme o no, mogli o no…… basta lasciarsi andare un po`e sapere che domani è un altro giorno 🙂 Un abbraccio
Hai ragione..ogni tanto ci vuole e dopo si sta meglio. Tenere tutto dentro peggiora solo le cose…
Momenti cosi capitano anche a me…mio marito mi lascia scappare in mare a tenere la testa sott’acqua per un po’…prendendo le retini di casa fino a che un’ora dopo torno come nuova
Ciao e benvenuta! Bhe mi sembra un rimedio bellissimo! E bravo tuo marito. .. Immagino tu stia vicino al mare. Poi vengo a vedere dove!
quote “Momenti in cui, anche se hai male alla gola, devi continuare a ripetere le stesse cose allo sfinimento a tuo figlio senza il minimo risultato.”
in questi casi una sculacciata e’ il miglior rimedio contro la sordita’.
Purtroppo quando si è molto stanchi ogni tanto scappa anche quella. Però ti posso garantire che nel nostro caso non è risolutiva. Lo ferma sì in quel momento, ma lo getta nella disperazione assoluta. E comunque non è un deterrente per tornare a comportarsi così.