Per la rubrica “Mercati dal mondo” oggi partiamo da Pattaya per poi volare fino a Porto in Portogallo!
Il “Thepprasit Night Market” è un mercato serale che si svolge sulla Thepprasit Road, a pochi passi dalla Sukhumwit Road, solo il venerdì, sabato e domenica dalle 17 alle 22 circa. Si tiene in una zona piuttosto estesa che comprende tre aree ed ospita centinaia di piccole bancarelle che vendono un po’ di tutto: dalle calzature alle borse, dai vestiti agli occhiali, dai giocattoli alla bigiotteria.
Molte cose sono di dubbio gusto però con un po’ di tempo e pazienza si possono trovare articoli interessanti a prezzi bassi. In particolare sono carine le tante t.shirt stampate in vendita a 200 Baht ( 5 euro circa ). Nella parte posteriore della prima zona venendo dalla Sukhumwit c’è anche un piccolo reparto dedicato alla vendita di animali. Al centro di questa stessa zona c’è anche la parte che ritengo essere più interessante: il “Food market”.
Più di ogni altra cosa, passeggiare fra le file dei piccoli banchi vuol dire immergersi nella cultura Thailandese, tanta è l’importanza del cibo per questo popolo, tanta la quantità di cibo che preferiscono mangiare per strada piuttosto che a casa o al ristorante.
E’ perdersi ad osservare il colore degli ingredienti, allineati con cura meticolosa.
E’ incantarsi a guardare il ritmo delle donne che pestano gli ingredienti nel mortaio.
E’ conoscere i cibi più insoliti e particolari che di solito non si possono trovare nei ristoranti.
E’ uno spaccato di autentica cultura Thai.
Spesso noi occidentali, me compresa, abbiamo timore di acquistare cibo per strada, temendo per la nostra salute. Chi ha il coraggio di avventurarsi però è concorde nel dire che, quasi sempre, quello acquistato per strada è il cibo più delizioso che si possa assaggiare e quindi un peccato non cedere alla tentazione di mangiarlo. Viene naturale pensare che lo “Street food” nasca e si diffonda particolarmente in Oriente, mentre il luogo d’origine non è così definito. E’ certo per esempio che piccoli pesci fritti erano venduti per strada nella Grecia antica e che negli scavi di Pompei sono stati trovati numerosi venditori di cibo ambulanti. Nell’antica Roma se ne cibava tutta la parte di popolazione troppo povera per avere una cucina nella propria casa. Le stesse patatine fritte nascono probabilmente come cibo da strada nella Parigi dell’Ottocento. Semplicemente in Occidente abbiamo un po’ perso questa tradizione e ci limitiamo a consumare per strada un panino, una crèpe, uno zucchero filato o qualche dolcetto. La FAO stima invece che nel mondo 2,5 miliardi di persone consumano i loro pasti per strada, soprattutto in Asia, America Latina ed Africa. Qui in Thailandia non è un fenomeno legato solo alle persone meno abbienti. E’ normale infatti vedere davanti ai banchetti del cibo anche uomini in giacca e cravatta. Spesso i lavoratori sono pendolari e quindi per loro è normale mangiare fuori casa, farlo per strada gli permette di risparmiare denaro ed anche tempo. Lo “Street food” è indubbiamente più economico e, soprattutto, veloce. I venditori infatti preparano con cura a casa tutti gli ingredienti in modo da avere tutto pronto quando il cliente gli fa l’ordinazione.
Non rimarrà così altro da fare che cucinare il piatto. In anticipo quindi lavano e sbucciano le verdure, le tagliano già a pezzetti o strisce, le preparano divise in piccoli vassoi o sacchetti di plastica. Tagliano i pezzi di carne, preparano polpettine, puliscono il pesce. Quasi sempre ne fanno spiedini misti che costituiscono uno dei più tipici cibo da strada. Ne esistono di tantissimi tipi diversi e, a parte i classici spiedini di pollo in salsa satay, non è possibile trovarli nei ristoranti.
Così come i tanti snack avvolti nelle foglie di banano.
Sono tutte preparazioni che si trovano solo per strada. I thailandesi amano comunque acquistare fuori ogni tipo di pietanza , da portare a casa rigorosamente in sacchettini di plastica trasparente dove vengono messe anche le zuppe, o da consumare a fianco del chioschetto in piccoli tavoli e sedie di plastica. Scelgono fra i tanti ingredienti esposti in fila sui banchi e compongono così un loro piatto di gusto personale che il venditore cuoce rapidamente nel wok.
Oltre a colazione, pranzo e cena, i Thailandesi mangiano volentieri durante tutto il giorno un bel quantitativo di snack, ancora più comodi da mangiare per strada. Può essere una frittellina, un dolcetto al cocco, un piccolo panino con il ripieno, un fagottino di riso e tanti altri bocconcini. Nel mercato della Thepprasit, come in ogni food market che si rispetti, c’è anche il reparto frutta.
Molti banchi la puliscono e la tagliano in modo che sia anche quella già pronta da mangiare. Arrivano perfino a metterla dentro ai bicchieri in vari tipi di assortimento. Ognuno può scegliere il bicchiere che vuole e farselo frullare al momento.
Insomma ce n’è per tutti i gusti! Anche per chi ama sperimentare cose non molto gradite a noi occidentali. Per chi vuole infatti, un bel banco di insetti pronti da mangiare non manca mai…
Le cavallette vanno per la maggiore, ma anche gli scarafaggi che qui hanno dimensioni ragguardevoli. Io al solo pensiero rabbrividisco…
Dopo aver mangiato di tutto, saliamo su un aereo diretti a Porto in Portogallo. Carla, una carissima amica di Bologna, mi ha inviato le foto di un mercatino della città che le è piaciuto particolarmente, il mercato di Bolhao.
Anche lì, fra i tanti banchi alimentari, si può scegliere qualche stuzzichino a base dello stesso pesce che è in vendita in piccoli locali molto caratteristici all’interno del mercato. Come mi scrive Carla “una poesia per l’anima ed il palato”.
Al prossimo mercato dal mondo allora! Chiunque voglia mandarmi una o più foto sul suo mercato preferito, qualche riga, un post intero, nuovo o vecchio, sarò felice di postarlo!
4 thoughts on “Il “Thepprasit Night Market” di Pattaya ed un pizzico di Portogallo”
Mamma mia, adoro il cibo di strada, credo che m’ingozzerei, altroché!
Sono bellissime queste preparazioni, oltre che sicuramente buonissime -cavallette a parte- e poi questi non ingrassano anche mangiando in continuazione, hanno una cucina salutare!
Anche nel Sud Italia è molto diffusa questa pratica (penso a Napoli o Palermo), una goduria per i sensi, dalla vista all’olfatto!
Per quello che mangiano dovrebbero essere tutti obesi!! Quello che sorprende di più è che mangiano in continuazione ed a tutte le ore come se non ci fosse un domani!
è vero! in effetti siamo spesso malfidenti quando guardiamo tutto il cibo esposto in bella mostra 🙂 però a volte non sappiamo davvero cosa ci perdiamo!!
Benvenuta! Anche a me capita sempre di pensare un po’ troppo all’igiene, in realtà se vedi cuocere il cibo, ci sono già tante sicurezze in più!