Abbastanza in ritardo rispetto a quanto programmato, causa ennesima tonsillite del piccolo di casa, inauguro la nuova rubrica all’interno del progetto “Blog Italiani nel mondo”. Si tratta di una mia personalissima selezione di quanto di più bello, emozionante o interessante ho letto in settimana nei blog degli italiani all’estero, per l’appunto i “TOP Post dal mondo expat.
Parliamo di argomenti molto diversi l’uno dall’altro, ma tutti legati in qualche modo all’espatrio. Sono 5 articoli molto belli e non voglio certo stilarne una classifica. Li elenco quindi in semplice ordine di data di pubblicazione.
“A ognuno il suo” di Mimma del blog “Mamme nel deserto”
E’ un post che sembra parlare di un modo di festeggiare o meglio non festeggiare S.Valentino, ma in realtà è un post che parla di una cosa molto meno futile. E’ un post che parla di “integrazione”. Ognuno di noi espatriati ha sempre una scelta davanti: vivere il nuovo paese come transito, rimanendo sempre un po’ sospesi, cercando di frequentare i connazionali o altri espatriati come noi, oppure vivere davvero una nuova vita cercando di amare il luogo dove siamo, cercando di tirare fuori il meglio anche quando è difficile trovarlo, cercando di addentrarsi nella nuova cultura, di capirla, cercando contatti diretti con le persone.
Non è sempre facile, soprattutto quando il paese ospitante ha una storia, una religione e una cultura completamente diversa dalla nostra. Ma quando ci si riesce, mettendosi anche un po’ in gioco, si scopre quanto spesso noi italiani siamo ben accetti. Si vivono esperienze e momenti speciali che differenziano la nostra vita in terre straniere dal semplice viaggiare. Un po’ come diceva Proust “Il vero viaggio di scoperta non è scoprire nuove terre, ma avere nuovi occhi”. Ecco io credo che la vera integrazione sia proprio avere nuovi occhi, eliminare il pregiudizio dalle nostre menti, guardare con curiosità al prossimo ed abbattere le barriere fra culture diverse. Riporto un passo del post di Mimma, ma leggete tutto l’articolo che merita:
“Ogni giorno, anche quando sono lì per lì per mollare, ecco che tu, cara Kuwait mi mandi un segnale forte e chiaro, che tutto può succedere, che sta a me buttarmi nella mischia, che da parte tua le porte sono aperte, basta mettersi seriamente in gioco.”
“Sul ponte sventola bandiera bianca” di Drusilla del blog “Mamme nel deserto”
In questo articolo si parla di malinconia e di un momento di sconforto. Chi è lontano dalla propria terra sa che questi momenti ciclicamente ci sono sempre. Ci sono perché si è lontani dai propri cari, dai propri amici e da tutto il mondo dove si è vissuti prima dell’espatrio. E’ inutile opporcisi, la malinconia arriva, bisogna accettarla con la consapevolezza che, se sappiamo reagire, così come è arrivata se ne andrà. Viene anche a chi sta in paesi simili all’Italia come cultura, a maggior ragione viene a chi, come Mimma e Drusilla, sta in un’area dove la vita è completamente diversa dalla nostra. Fra l’altro fra i commenti al post ce n’è stato uno piuttosto pesante in cui si diceva a Drusilla che aveva un bel coraggio a lamentarsi quando se ne poteva stare lì a non far nulla mantenuta dal marito quando in Italia c’è chi deve lavorare duramente tutto il giorno. Ora, è indubbio che chi deve correre tutto il giorno fra casa e lavoro non abbia vita facile, ma credo che nessuno si possa permettere di giudicare una situazione senza conoscerla. Chi è sempre rimasto al sicuro degli affetti e nel proprio ambiente che ne sa di cosa vuol dire reinventarsi ogni volta in una nuova vita ed in un nuovo mondo? Che ne sa di cosa vuol dire affrontare usi e costumi diversi dai propri, parlare in una lingua che non è la tua, dovertela saper cavare davanti agli imprevisti più disparati. Cercare di mostrarti sempre forte anche quando vorresti piangere, per non destabilizzare i tuoi figli, per essere di supporto ad un marito che avrà pochissimo tempo da dedicare alla famiglia e un lavoro difficile. Si chiedono queste persone che si permettono di giudicare perché le aziende, anche in un momento di forte crisi come questo, offrono molti benefit a chi acconsente ad espatriare con le famiglie in Medio e Estremo Oriente? La riposta è semplicemente perché è difficile trovare famiglie disposte a farlo. Perché non tutte ne hanno il coraggio. E se è vero che è quasi sempre il marito a lavorare e guadagnare è altrettanto vero che dietro ha sempre una moglie forte che si fa carico della stabilità familiare e di ricreare un ambiente sereno per tutti.
“Sistemi scolastici e genitori agitati” del blog “I Cerruti in India”
Giulietta, madre di tre ragazze ed expat da molti anni e in paesi diversi, affronta il tema delle differenze fra i vari sistemi scolastici. Inevitabile preoccuparsi e sentirsi in colpa nel far subire ai propri figli cambiamenti continui, non solo di casa, città, amici, ma anche di sistema educativo. E’ vero che spesso all’estero si dà meno importanza alla forma, non si danno tanti compiti, non ci si intestardisce sulla grafia, non si studiano le basi del latino, tutte cose molto importanti per noi italiani. E’ altrettanto vero però che molti sistemi esteri danno più attenzione all’individualità del bambino, gli propongono materie più innovative e lo abitua maggiormente ad aprire la mente. Ed alla fine non sono importanti solo le materie classiche ed i programmi completi. Con curiosità ogni studente avrà tempo nel corso del percorso scolastico per approfondire. Giulietta scrive: “una cosa però che veramente mi sta a cuore è che vivano in una scuola aperta e tollerante, che dà spazio ai ragazzi e alle loro diverse personalità, che se proprio non si avvicina all’utopia della scuola che si adatta ai bambini, non ne sia troppo lontana, che insegni loro a vivere in mezzo agli altri e ad apprezzarne culture e provenienze diverse…” Come madre non posso che essere d’accordo.
“Il segreto dell’infanzia” del blog “Vortoj Vortoj Vortoj”
E’ un bellissimo post che racconta di un’esperienza lavorativa accanto ai bambini in un asilo Montessoriano a Seattle. Parla del modello educativo approntato dall’educatrice italiana che è spesso molto criticata e che trova invece molte applicazioni all’estero. Ma soprattutto parla dell’unicità del mondo dei bambini, di quanto sanno sorprenderti ed affascinarti. E di quanto abbiamo da imparare da loro. Anch’io credo che sia fortunato chi può lavorare immerso nel magico mondo dei bambini e non posso che ritrovarmi con la bellissima conclusione dell’articolo:
“Qualcuno me l’ha detto, qualcun altro lo pensa: con tre lauree vuoi fare la maestra d’asilo? Se solo sapessero che i bambini oltre ad essere il futuro sono anche la parte migliore dell’umanità. Ma loro non sanno, ed è meglio così perché mi fa sentire ancora più fortunata.”
“Cadute, paure e vittorie” di Valentina del blog “The Greatest Gift”
Un altro post bellissimo dove si incrociano destini diversi e meravigliose figure femminili. Donne che soffrono per la salute dei propri figli piccoli e per la salvezza di quelli ormai uomini, donne che lottano contro il destino e contro una storia ingiusta, donne che inseguono un sogno di vittoria danzando come angeli sul ghiaccio. Donne che cadono, ma sanno sempre rialzarsi più forti di prima. Un post corale scritto con grande sensibilità. Questo il passaggio secondo me più bello :
“io sono felice perché ogni giorno ci sono donne che affrontano difficoltà così come nello stesso giorno ci sono donne che vincono le proprie difficoltà, e non importa di che tipo siano perché non ci sono difficoltà di serie a e di serie b: ho sempre creduto che non solo fa bene confidarsi quando si attraversa un momento difficile, ma fa bene anche essere felici quando le altre ce la fanno.”
Con oggi abbiamo finito. Spero che vi prendiate il tempo per leggere tutti e 5 gli articoli perché sono veramente belli.
Avevo detto che non avrei postato nella mia pagina principale del blog, gli articoli scritti per la sezione “Blog Italiani nel mondo”, ma questi articoli sono così speciali che credo possano interessare anche a chi non vive all’estero.
p.s. : credo che ognuno di noi sia felice che vengano condivisi i propri post linkandone ovviamente la fonte, ma se qualcuno degli interessati non fosse d’accordo sul fatto che ho riportato anche alcuni brevi passaggi degli articoli me lo può dire senza alcun problema e io li rimuoverò subito. Li ho voluti mettere per condividerne il più possibile la bellezza e perché stimolassero ad andare a leggere il post intero.
10 thoughts on “TOP Post dal mondo expat #17.2.14”
Grazie mille per la doppia segnalazione. Cara scrivi sempre benissimo….e le tue considerazioni così pacate e così vere raggiungono sempre il nocciolo della questione vera. Questa tua nuova rubrica la trovo una grande idea.
Un abbraccio fortissimo
Mimma
Grazie a voi Mimma che con la vostra carica, allegria e voglia di fare siete un esempio di come andrebbe affrontato un espatrio.
Un abbraccio forte a tutte e due
grazie di cuore Fede, è un post che ho scritto con poco tempo a disposizione e così tante cose da dire che temevo di esser stata inutilmente prolissa….sono contenta che sia piaciuto a te e a molte altre donne in giro per il mondo!
No Vale, sei riuscita a legare tante cose importanti con un modo di scrivere così delicato e sensibile, come forse solo una madre provata può fare.
Mi è piaciuto veramente molto.
Un abbraccio
Ma grazie davvero moltissimo! Sto vivendo un momento così bello e particolare che mi riesce difficile esprimere come mi sento, ma sono contenta che qualcuno è riuscito a coglierlo e ad apprezzare! Grazie!
Secondo me invece sei riuscita bene a trasmettere tutto il tuo stupore davanti al mondo dei bambini e quell’entusiasmo che solo le professioni che suscitano in noi passione ci possono far provare.
Che bella idea questo riconoscimento ai vari blog di noi expat. Ti devo confessare che in certi momenti se non avessi avuto il supporto dei blog che parlano delle difficolta’ che si incontrano vivendo da expat non so come avrei fatto. Per varie circostanze non sono piu’ molto in contatto con le amicizie italiane, questo e’ il primo prezzo da pagare quando si lascia la comfort zone e la solita vita!
Condividere anche se solo in via virtuale le proprie sensazioni aiuta certamente molto, quindi grazie a tutte le bloggers, anche se non sono mamma le problematiche ci sono lo stesso. Ciao
Ciao Serena e benvenuta! Non hai lasciato l’indirizzo del tuo blog e non ho identificato chi sei. Se ti va segnalamelo. E’ vero, condividere le proprie esperienze e problematiche, fa sempre bene e, come dici tu, fa sentire meno sole. Non importa che non ci si conosca di persona, ci si sente comunque vicine. Sicuramente avere dei bimbi complica le cose, ma è anche vero che normalmente le mamme sono più impegnate da subito e pagano meno delle non mamme lo scotto di non avere amicizie e conoscenze nella prima fase. A presto!
Scusa Serena, ho realizzato ora chi sei! Pensavo ad una Serena che avesse un blog e non mi veniva in mente nessuno! Dovresti aprirne uno anche te…dall’Australia scrivono veramente in poche!
Si in effetti da come ho scritto sembrava che pure io avessi un blog e invece per ora mi diletto soltanto con la lettura di quelli delle tante donne expat; ho pensato di aprirne uno ma penso che sarei incostante, un po’ imbranata con la parte tecnica e poi temo che finirei per avere un blog un po’ schizzofrenico ma ti ringrazio del suggerimento ( e della fiducia!) , ci pensero’ ! Nel frattempo continuero’ a leggerti, mi trasmetti una calma incredibile, fortunati i tuoi bimbi, sei proprio una mamma stupenda! Ciao