Eccomi qua. In tanti mi avete incoraggiato nei commenti al mio ultimo post dalla Thailandia e sui social e scritto privatamente. Qualcuno in questi giorni mi ha chiesto come sto e come mi sento. Sono in Italia da quasi una settimana e non ho avuto ancora molto tempo per pensarci.
Il rientro non è stato come me l’ero immaginato. Avevo bisogno di riposarmi un po’ ed invece sono stata investita da cose da fare e sistemare. Nonostante i genitori di mio marito avessero già fatto miracoli riaprendo casa.
Non ero mai stata via un anno intero e devo dire che la memoria mi ha un po’ abbandonato. Non ricordavo codici, password e il posto di tante cose. Addirittura i primi giorni sbagliavo gli interruttori delle luci. D’altronde ho vissuto più a lungo nella casa in Thailandia che in questa dove vivevo solo da un anno e mezzo quando sono partita. E’ stata una piccola difficoltà anche questa. Riprendere possesso della nostra casa. Cercare di sistemare tante piccole cose che non funzionavano e che ancora non funzionano.
C’è stato ovviamente il bagno d’affetto della famiglia. Il momento più emozionante è stato l’arrivo in aeroporto. Tutti e quattro i nonni schierati fuori dalla porta degli Arrivi. È stato impossibile per me trattenere le lacrime.
In primis la fine della tensione per l’aver viaggiato sola con i bimbi. Due giorni prima il mio stesso volo aveva fatto un atterraggio d’emergenza in India per un messaggio trovato sullo specchio di un bagno che annunciava una bomba a bordo. Per fortuna un falso allarme. Però questo e la scoperta che la Turkish aveva avuto altre allerte nelle settimane precedenti, non mi hanno fatta partire per niente serena.
Arrivata a Bologna mi sono sentita al sicuro e la tensione è scesa. Così come le lacrime nel rivedere la famiglia dopo un anno esatto e, soprattutto percepire la loro gioia ed emozione nel rivedere i bimbi. Un momento toccante ed indimenticabile.
I bimbi hanno reagito molto diversamente: Carlo Alberto felice ed euforico, Diego perplesso e silenzioso. Forse a 3 anni e mezzo un anno senza rientrare è molto e, soprattutto, è tanto il tempo passato in Thai rispetto a quello trascorso in Italia. Si è fatto abbracciare e tenere la mano dal nonno, ma sempre senza sorridere e guardandosi attorno un po’ smarrito. Senza una parola anche nel viaggio verso casa. Ha allungato il collo fuori dal finestrino solo quando gli abbiamo detto che stavamo arrivando a casa. Io credo che non la ricordasse prima di vederla. Troppo nascosta nei meandri della memoria. Non appena però siamo stati dentro al giardino, ha iniziato a guardarsi intorno con sguardo più vivace e l’ha chiaramente riconosciuto. Così come la casa. È bastato vederla per farla riaffiorare dai suoi ricordi. Piano piano sono arrivati i sorrisi e qualche parola ed in breve è tornato ad essere abbastanza normale anche se, per diversi giorni, è stato molto vigile nel controllare sempre dov’ero facendosi prendere da crisi di panico appena uscivo dalla stanza senza dirglielo. Credo che senta il cambiamento e l’assenza del padre. Sta però migliorando e da due giorni va anche a giocare dai nonni insieme al fratello. Vuole però che dormiamo insieme. Anche il grande non ha voluto ancora dormire solo. Ci vorrà qualche giorno.
Diego fa ancora le sue telefonate immaginarie al suo amico Thai Pete e sento che gli racconta alcune cose che fa durante il giorno. In pochi giorni si è molto legato al figlio dei nostri vicini e amici e lo cerca in maniera ossessiva. Credo che abbia il forte bisogno di sostituire il suo compagno di giochi. È bellissimo comunque vederli di nuovo giocare insieme. Così come è emozionante guardarlo che gioca insieme alla cuginetta che è nata mentre vivevamo lontano e che non abbiamo visto crescere.
Per me è iniziata l’odissea della ricerca scuola. Il contatto con la pubblica è stato subito negativo. Già diverse telefonate ed una visita in segreteria ed ancora non si sa se c’è posto per loro nella scuola a due minuti da casa. Una grande comodità e due strutture piuttosto nuove, ma a sentir parlare le persone della pubblica c’è da mettersi le mani nei capelli. Anche perché Carlo Alberto dovrà entrare in terza elementare e recuperare i primi due anni almeno per quanto riguarda la grammatica italiana dato che lui ha iniziato a leggere e scrivere solo in inglese. Quindi avrebbe bisogno di più attenzioni e capisco che una maestra con anche 26 bimbi da seguire, è dura che gliela possa dare. Poi ci sono le private, scomodissime per me e quasi tutte piene. Al momento nessuna mi ha confermato di avere posto. Ho trovato posto in una bilingue ancora più scomoda e piuttosto costosa. C’è anche una scuola Internazionale, ma è ancora più lontana e cara. Ho trovato anche una scuola Steirneniana di cui non so molto e sono comunque in attesa di sapere se hanno posto. Diciamo che brancolo nel buio e nell’indecisione sul da farsi. Questa, al momento, è la mia preoccupazione maggiore. Il braccio che continuo a poter usare al 50% è per ora dimenticato. Spero di trovare il tempo di farmi vedere da uno specialista.
Non ho finito nemmeno di mettere a posto le cose in valigia. Resa vivibile la casa, ho preferito dedicarmi un poco al mio giardino che mi aiuta a distendere la mente. Solo al mattino presto e alla sera perché il sole in questi giorni è implacabile. Anche se io sono abituata a ben altra umidità e non mi infastidisce più di tanto. È bellissimo tornare ad occuparmi delle mie piante. Solo chi ama il giardinaggio può capire.
Ho principalmente potato. Adoro mettere ordine tra i rami perché intanto si mettono un po’ in ordine anche i pensieri.
Tornando alla domanda iniziale, non so ancora come sto. Alla Thailandia non sto pensando. Mi manca in questo momento solo avere una casa ed una vita già organizzata. Mi pesa riprendere in mano tutto quando vorrei solo pensare un po’ a rilassarmi. Vorrei giocare con i bimbi in giardino e vorrei vedere tutte le mie amiche che non ho ancora potuto vedere. Nemmeno una purtroppo a parte i nostri vicini. Non ho visto ancora nemmeno mio fratello e la sua famiglia.
Vorrei andare a correre sulle strade qui in collina visto che negli ultimi 15 giorni in Thai ho iniziato a correre con costanza e volontà. Vorrei perdermi in una libreria e sdraiarmi poi a leggere all’ombra.
Vorrei un po’ di sana spensieratezza estiva, ma mi sa che devo ancora aspettare…
24 thoughts on “Ritorno in Italia: prime sensazioni”
Accidenti Federica, complimenti per aver volato da sola coi piccoli! Sfido io che aneli un po’ di relax, ed è difficile non farsi prendere dalle vertigini di fronte alla montagna di cose da sistemare…Ci vorrà un po’ di tempo, ma piano piano il puzzle si ricomporrà. Capisco quindi che mettere in lista d’attesa il braccio sia mera sopravvivenza, però non lasciarcelo troppo a lungo mi raccomando!
Grazie Arya!
So che hai ragione per il braccio, ma soprattutto la questione scuola mi sta assorbendo parecchio. Insieme ai bimbi che capiscono di essere in una situazione diversa da prima e ancora combattono un po’ con il fuso orario e la mancanza del papà.
Questa settimana cerco almeno di iniziare a trovare uno specialista per il braccio…
un abbraccio
È normale questo spaesamento iniziale, con tutte le cose da fare, la casa da sistemare, i bei da intrattenere…. M vari che presto troverai un nuovo equilibrio! Un abbraccio
Lo spero Claudia!!
un abbraccio grande
Ciao Federica, aspettavo questo tuo post per sapere com’era andata e come ti sentivi. Immagino l’emozione, gli arrivi in aeroporto sono sempre toccanti e ti restano impressi nella mente per sempre!
Per tutti voi e’ un grande cambiamento ed e’ bello leggere come ognuno, a seconda dell’eta’, reagisca diversamente. I bambini si adattano in fretta e vedrai che ti stupiranno. Appena arrivera’ anche il papa’ tornerete alla vostra normalita’, anche se “nuova”!
Non ho mai avuto una casa mia e di mio marito in Italia e non ho mai provato la sensazione di “tornare a casa” anche perche’ i miei genitori hanno traslocato nell’anno in cui io sono partita per dublino per cui non vivono nemmeno piu’ nella casa in cui io ho passato tanti anni della mia vita. Credo sia bello ritrovare le proprie cose e sentirsi al sicuro tra le propria 4 mura ed il tuo giardino.
Per il discorso scuola sai che ti capisco benissimo e spero tu riesca a trovare la soluzione ideale per i tuoi bimbi, soprattutto per il grande!
Ti faccio un immenso in bocca al lupo!
Fabiana
Grazie Fabiana!
Effettivamente rispetto a quando rientravamo dalla Cina, anche per le vacanze,e non avevamo una casa nostra, ora è molto diverso. Anche se è una casa dove abbiamo vissuto di fatto un anno e mezzo, questa è una casa molto amata da noi e quindi sì, il senso di calore è fortissimo ed importante. Avere casa però comporta anche un bel po’ di fatica per rimettere tutto a posto. Ma sicuro sarebbe stato peggio se dovevamo anche trovare casa quindi cerco di non lamentarmi troppo!
Per la scuola aiuto! Situazione assai difficile…
un abbraccio
Federica
Spero che avrai presto modo di prenderti un po’ di tempo per te… te lo meriti. Ti meriti sia di riposare che di darti un pochino di tempo per pensare a come stai!!
Ripongo le mie speranze nelle vacanze…speriamo di riuscire a sistemare un po’ tutto prima di quei giorni in modo da partire con la mente libera…
un abbraccio
Tesoro, purtroppo mi sa che dovrai avere ancora un po’ di pazienza. Immagino quanto sia stata dura organizzare il rientro, tutte le preoccupazioni e le cose da fare, e capisco quanto tu abbia un sano bisogno di poterti rilassare un attimo e non pensare a nulla. Ci vorra’ ancora un pochino di tempo, ma una volta trovata la scuola per i bambini sono sicura che andra’ meglio e potrai finalmente mollare un po’ la tensione…soprattutto perche’ adesso hai finalmente la famiglia vicina e non dovrai piu’ essere quella che tiene tutto sulle proprio spalle. Un abbraccio forte forte
Grazie…
Effettivamente il discorso scuola è quello che più mi sta dando filo da torcere. Presa una decisione per quello i punti salienti saranno evasi. Anche se una certa preoccupazione per la scuola rimarrà anche quando inizierà l’anno scolastico…
Hai ragione comunque, il fatto di sapere che posso chiedere aiuto a qualcuno vuole dire tanto!
un abbraccio forte anche a te
Mamma mia, quante cose da pensare, che brava!
Immagino non sia semplice avere a che fare con tutti questi cambiamenti, vedrai che un po’ alla volta le cose si sistemano, e se riesci, trova cinque minuti per vedere le amiche, un punto di vista diverso e magari una dritta sulla scuola potrebbe uscire proprio da lì!
In bocca al lupo!
Crepi!!
Le amiche….non vedo davvero l’ora! Credo servirebbero notti e notti a parlare per recuperare!! Spero davvero di riuscire
Grazie!
Ti mando forza, coraggio pazienza e tanta fortuna!
Grazie!!!
Forza Federica! Sei un esempio incredibile per tutte le mammine all’estero! Un abbraccio dall’India!
Grazie!
un abbraccio anche a te!
come ti capisco per il giardinaggio, pulisce e riordina la mente! per la casa ci sara` tempo quando tornera` l’inverno ( che quest’anno proverai…). non hai bisogno di correre e fare tutto subito, prenditi degli spazi: ad una certa ora devi dire BASTA e staccare la spina, anche se vedi intorno a te tante cose da fare, e goderti i tuoi bambini o fare qualcosa per te stessa. baci, Claudia
Giovedì arriva finalmente il papà e, anche se lavorerà, magari alla sera potrò ricavarmi un po’ di tempo per me. Con i nonni purtroppo il piccolo ancora non vuole rimanere nel momento della nanna serale e, dato che è il più disorientato, non voglio forzare la mano…
un abbraccio
immagino che sia disorientato e un po’ appiccicoso nei tuoi confronti , visto che e` piccolino e quei nonni sono quasi degli sconosciuti per lui. il bello e` che sara` il primo a dimenticare la vita precedente. spero che il piu` grande si adatti bene e se ha gia` un amichetto , siete sulla strada giusta, in bocca al lupo per la scuola!!!
Grazie Claudia…
rispondo molto in ritardo, ma purtroppo le cose non sono ancora cambiate molto, probabilmente a causa del nostro peregrinare estivo. Da lunedì torniamo a casa e spero che sarà l’inizio di una nuova routine.
Un respiro, sei in Italia, la tua casa. Ti sembrerà tutto così strano, ma sei nel posto dove puoi tirare un respiro in più, lasciarti andare, nonostante tutte le cose da fare. Sei stata forte ad affrontare il volo, ora immagino la scelta della scuola. Anche io sono attratta dalla Staineriana, ma il mio compagno non è d’accordo. Le internazionali costosissime. La pubblica un macello. ma c’è chi mi dice che abbiamo il sistema scolastico migliore…mah. Attendo tuoi riscontri…e foto del tuo giardino! un abbraccio ps: sono tornata a scrivere, sono stata lontana per vari motivi ma sto bene!
Scusa il ritardo della mia risposta!
Ancora non sono riuscita a prenderlo bene quel respiro a parte in una piccola porzione di vacanze! Vivo un po’ in apnea, ma spero di prendere presto una bella boccata.
Il tuo quadro sulle scuole non fa una piega. Ti saprò dire…
un abbraccio
Fede!! Sono rimasta in dietro di una vita…
Non deve essere affatto facile rientrare, dopo tanto tempo. Pensa che capita anche a me di dimenticare codici, password e anche l’uso di oggetti semplici che ho usato per una vita.
È una vera e propria nuova partenza ed io ti faccio il mio più grande e sincero in bocca al lupo!!
Ti abbraccio con affetto.
Grazie di cuore Eva…