Ieri è iniziato un nuovo anno di asilo per il piccolo di casa.
Ero molto in ansia per questo nuovo inizio perché l’estate dal punto di vista del suo equilibrio non è andata molto bene ed abbiamo fatto qualche passo indietro. Ogni volta ci arrovelliamo a cercare di capire il perché. Qualche motivo si trova sempre perché è impossibile essere sempre perfetti ed impeccabili come genitori. Forse la verità è solo che il suo equilibrio è così precario che la cura migliore è sempre la routine.
Chi lo segue dice che il tornare all’asilo sarebbe stato un momento importante perché finché non fosse tornato avrebbe temuto di non trovare tutto ciò che aveva lasciato a giugno. Come era successo l’anno prima. Quando, nonostante fossimo ormai in un altro continente ed avessimo cercato di prepararlo ed essere sinceri con lui, varcando la porta del nuovo asilo, si aspettava di ritrovare il suo inseparabile amico Pete rimasto in Thailandia. L’amico che, incredibilmente considerando la sua età e l’anno passato da che non si vedono, continua ad essere nel suo cuore e spesso nei suoi discorsi.
Io ero comunque preoccupata perché durante le vacanze lui è sempre stato appiccicato o a me o a suo padre e temevo il momento del distacco.
Ieri, quando siamo stati di nuovo davanti all’asilo, sembrava tranquillo anche se nei giorni precedenti mi aveva chiesto tante volte quando iniziava pur sapendolo benissimo. Il modo che lui adotta quando c’è qualche avvenimento imminente che lo preoccupa: chiedere in continuazione la tempistica.
Quando siamo arrivati è sembrato contento che l’aula fosse la stessa per poi però bloccarsi sulla porta. Ha iniziato ad abbracciarmi a ripetizione stretta stretta come fa quando gli costa lasciarmi andare. Abbiamo individuato il suo ammichetto preferito intento a disegnare, ma non è riuscito a fare un passo avanti. Allora ho chiamato io il bimbo che si è subito avvicinato facendogli veder un gioco ed invitandolo ad entrare. E senza nemmeno salutarmi è andato.
Mentre scambiavo due chiacchiere con la sua maestra mi sono girata a guardarlo. Aveva preso con le mani la testa dell’amico facendo in modo che le loro fronti si strisciassero delicatamente. Uno dei modi di salutarsi di chi si vuole molto bene in Oriente. Intanto lo guardava negli occhi con una dolcezza infinita. Probabilmente per dimostrargli tutto il suo affetto. Quell’affetto di cui lui stesso ha tanto bisogno. Aveva necessità di capire che l’amico gli voleva ancora bene.
E così, invece che lui, sono stata io ad uscire con gli occhi lucidi.
Quando lo sono andata a prendere dopo tre ore era felice ed euforico e non potevo ricevere regalo più bello.
Siamo andati a fare la spesa ed ha avuto il permesso di comprare quello che voleva per pranzo per festeggiare il suo primo giorno. Ha optato per un picnic a terra davanti alla TV a base di tigelle, parmigiano, patatine e gelato. Non del tutto sano e ottimale, ma a me bastava continuare a vederlo felice.
Ha voluto poi chiamare il papà per raccontargli tutto ed in macchina abbiamo ricordato tutti i nomi dei compagni, evidenziando chi ancora non era rientrato. Ho sentito la sua gioia nel sapere tutti i nomi dei compagni e nel non aver avuto nessuna sorpresa. L’unica differenza è stata la presenza di tre bimbi nuovi. Lui conosce già i nomi e mi ha chiesto: “Forse mamma vengono dalla Thailandia e da una scuola inglese! Proprio come me l’anno scorso.”
Ora non sei più tu il nuovo. Hai ritrovato quello che hai lasciato e forse era vero che finché non lo vedevi non riuscivi a fidarti.
Che sia allora un anno migliore tesoro mio. Noi continueremo a starti accanto con tutto il nostro amore.
8 thoughts on “Buon nuovo inizio…”
Buon anno a tutti voi. Sono felice che il primo giorno sia andato così bene. Mi sono commossa.
Grazie di cuore!
Anche il secondo è andato bene. Ora vediamo quando inizierà a pieno ritmo…
Ottimo! Avanti così! È il grande? Tutto bene? È meno geloso ora crescendo?
Il grande diciamo bene perché non ha ancora ripreso la scuola 🙂
Lo scorso anno non è stato facile nemmeno per lui dal punto di vista di inserimento sociale nella classe. Speriamo quest’anno vada meglio anche per lui.
Discorso gelosia pare eterno…
Bene, sono contenta per D.
Chissà… magari questa difficile esperienza che ha avuto l’anno scorso, farà di lui un bambino particolarmente attento e comprensivo con chi si trova in difficoltà
È probabile… Anche perché è già un bimbo molto sensibile e dolce di suo…
Sono davvero contenta per te e per il tuo bambino. Vedrai che andrà sempre meglio, i bambini hanno delle risorse incredibili e tu sei una madre eccezionale!! buon anno a tutti voi!!
Grazie di cuore! E buon nuovo anno anche a te ed i tuoi bimbi!