Ieri hai compiuto 5 anni e non c’è stato tempo per fissare i miei pensieri per te qui, come ogni anno da quando ho aperto questo mio spazio.
È stata una giornata semplice, con noi, tutti i nonni ed una parte di zii e cugini. Tutti insieme per farti sentire l’amore che abbiamo per te.
Abbiamo spento la prima candelina al mattino a colazione, infilata su una semplice crostatina al cioccolato. Il giorno precedente eri a casa malato e non avevo potuto preparare quelle piccole sorprese che avevo in mente. Solo noi quattro ad accendere e soffiare più volte come vuole ormai la tradizione.
Poi a pranzo con tutti gli altri, hai soffiato le candeline su una semplice ciambella che ti ha fatto la nonna. Senza ripieni o creme. L’hai voluta così. Che a te le cose elaborate non piacciono.
Aspettavi questo compleanno da mesi perché nella tua classe sei uno dei più piccoli e non ti andava proprio giù che quasi tutti i tuoi compagni avessero già 5 anni.
Tu che hai una gran fretta di crescere e non lo sai che questi sono gli anni più belli.
O meglio, dovrebbero esserlo. Perché in quest’anno passato di spensieratezza ne hai avuta poca. Tu che eri il ritratto della felicità. Con il viso tutto che si illuminava quando sorridevi.
Darei tutto quello che ho per riaverti com’eri. Stiamo facendo tutto il possibile per dimostrarti quanto ti amiamo. Per ridarti quelle certezze che evidentemente non hai più.
Tu che ci baci e abbracci in continuazione. Me e tuo padre. Che ci ripeti di continuo che ci adori. Che siamo la mamma ed il papà migliori che potresti avere. Che il tuo amore ed il tuo bisogno di noi riesci a trasmettercelo tutto.
Che cerchi di comportarti al meglio per sentirti dire che sei stato bravo. Che hai bisogno di continue rassicurazioni.
Forse il nostro, di amore, non ti arriva? Non lo senti? Eppure è così grande e sconfinato.
Hai detto che ieri è stata una bella giornata, che vorresti tornare a ieri. Ma io, che ricordo bene com’eri un tempo, l’ho visto quello sguardo pensieroso che compariva ogni tanto. Quel non lasciarsi mai andare. Quel voler controllare sempre tutto. Quell’umore ballerino che basta un niente a rendere cupo.
Hai avuto i regali che desideravi e che avevi chiesto. Hai dato come sempre soddisfazione a chi te li ha donati, giocandoci tutto il giorno. Te li ho fatti aprire ad orari diversi così hai avuto tempo di goderteli uno alla volta. Che tu i giochi te li godi proprio.
L’ultimo è stato il nostro. Un regalo semplice che prima di riceverlo, quando mi avevi detto che ti sarebbe piaciuto, non lo avevi considerato come un possibile regalo, ma come un oggetto di casa. Ed invece, quando lo hai visto, ti sei lo stesso emozionato perché hai detto che era grandissimo.
Lo hai voluto subito portare in quella che a poco poco sta diventando la tua camera, separata da quella di tuo fratello.
Un tappeto gigante con disegnate le strade ed i binari per giocarci con le tue amate macchinine ed i tuoi treni.
E da ieri sera, quando abbiamo iniziato a giocarci sopra quasi timidamente e piano piano, da ieri sera, quante ne abbiamo già inventate di storie! Abbiamo aggiunto via via personaggi vari e costruito una prigione per metterci i cattivi. Quando stamattina ti è venuto in mente che ieri avevamo lasciato una storia a metà, ti sei illuminato tutto ed hai voluto subito andare di nuovo sul tuo tappeto a continuare.
Adoro guardarti giocare. Mai impetuoso ed agitato. Sempre concentrato ed intento a muovere treni e personaggi lentamente. Studiandone movimenti e percorsi. In questo non sei cambiato. Oggi, come prima, sei riflessivo anche mentre giochi.
E allora bimbo mio, ti auguro che l’anno che inizia oggi sia un anno pieno di storie. Inventate dalla tua mente bambina ed immaginate su questo tappeto.
Ti auguro di lasciarti andare. Di liberare dentro di te la fantasia, l’immaginazione, la gioia. Che insieme a tutto il nostro amore riescano a sciogliere quei nodi che ancora ti impediscono di essere il bambino che dovresti essere.
Noi ti restiamo vicini vicini. Con tutti noi stessi.
8 thoughts on “5 anni”
Che belli i tuoi auguri e le tue parole e le tue foto. Se posso dire una cosa un po’ banale, si vede che l’occhio dietro l’obiettivo è collegato alla mano che scrive perché entrambi rimandano allo sguardo attento e amorevole che hai per i tuoi bambini. Vi auguro di poter davvero mettere questa difficile transizione alle spalle e che tuo figlio possa ritrovare la spensieratezza!Un grande abbraccio
Grazie Arya <3
Non riesco quasi mai a commentare, ma ti leggo sempre con grande piacere e so che anche tu non stai passando un periodo così brillante. Spero vengano tempi migliori per entrambe...
Quanto amore in questo post! Tanti auguri a lui e a voi! Un abbraccio, Fabiana
Grazie di cuore Fabiana!
beh ma quanto è dolce a dirvi così!
Sì assolutamente dolcissimo, anche se probabilmente anche dietro questo bisogno continuo di dircelo si nascondono dinamiche di insicurezza e paura…
Grazie, mi hai commossa, un augurio di cuore al tuo piccolo da una sconosciuta 🙂
Elisabetta (www.educazioneglobale.com)
Grazie di cuore e benvenuta qui!