Sempre di corsa per recuperare, ecco la ma selezione dei post più belli della settimana del 19 Dicembre dal mondo expat. Come sempre, in ordine di uscita:
“Virgawards: personal edition” del blog “Virgianiamanda” dall’Australia
L’autrice fa un bilancio di cosa sente di avere imparato nel 2016. Un anno che l’ha vista cambiare ripetutamente rotta e che l’ha lasciata ancora con un presente ed un futuro poco definito. Dice però che, dopo tanto pensare e rimuginare, ha imparato anche a perdonarsi. Scrive:
“Però ad un certo punto bisogna fare pace con se stessi. Guardarsi a fondo e riuscire ad accettarsi. Ad accettare che la vita non è una linea retta precisa. Che le cose potevano essere fatte meglio, più in fretta, ma che in fondo non è importante. Non ci sono traguardi. Bisogna solo volersi bene: essere amici, madri di se stessi e accettarsi.”
“La valigia” del blog “AnUpsideDowmMum” dall’Australia
L’autrice ritorna in Italia per le vacanze dopo tanto tempo. Ci racconta che non riesce quasi a mettere niente in valigia perché è certa che lì ritroverà tutto quello che le è veramente mancato e non ha quindi bisogno di portarsi niente. Non si riferisce ovviamente solo a degli abiti, ma a qualcosa di molto più importante. Scrive:
“E’ come se mi aspettassi una fiumana di emozioni e vorrei essere quasi inerme, spoglia di fronte ad esse; vorrei lasciami sommergere da tutto, dagli abbracci, dai sorrisi, dalle lacrime; vorrei che tutto questo mi si attaccasse addosso, che mi entrasse nelle vene per portarmelo nel cuore e nell’anima per i prossimi mesi in cui sarò nuovamente “oltre Oceano”.”
“Casa dolce Hjem” del blog “I norvegiani” dalla Norvegia
L’autrice ci riporta una lettera che ha ricevuto da un suo conoscente norvegese che vive in Italia. Lui la scrive proprio mentre sta correndo di nuovo verso la sua madre patria per le vacanze natalizie. In essa racconta che ormai lui sente davvero di avere due casa, una in Norvegia ed una in Italia. Diverse, ma per lui ormai ugualmente importanti. Scrive:
“E facendo questo me ne sono reso conto che ormai ho il cuore diviso fra cucine diverse, diversi modi di comunicare, di parlare, di scrivere, di pensare e di stare al mondo. Fra due case, cioè.
C’è chi mi ha detto che sarà anche grazie a me, grazie a come sono fatto io, alla mia curiosità, se le persone che incontro in Italia mi aprono le loro porte ed i loro cuori con la voglia di farmi sentire a casa. Quindi siate curiosi.”
“Il profumo dei gelsomini” del blog “From another point of view” dall’Australia
È tornata l’estate nel Western Australia e, con essa, anche la fioritura dei gelsomini. Il loro profumo la riportano con la mente all’anno prima in cui ne aveva donato un mazzo ad un’amica che stava morendo. Un’amica che era stata importante. Scrive:
“Perchè certe amicizie sono così, sono speciali, oltre il tempo e lo spazio.
Quest’anno, amica mia, ti regalo il profumo dei gelsomini che tanto amavi.
Che possa essere intenso come quello che arriva a me in questo momento.”
“Io non ho paura (nemmeno oggi, a Berlino)” del blog “Lettere da Berlino” dalla Germania
L’autrice ci racconta come si sente dopo l’attentato nella sua Berlino, dicendoci che non vuole vivere in un clima di terrore, ma sceglie invece di non avere paura e di godersi al meglio la vita. Scrive:
“Non ho paura perché altrimenti finirei di vivere. Non ho paura perché è esattamente ciò che i terroristi vogliono incutere. E io non gliela do vinta.
C’è chi mi ha accusato di freddezza, ma non ha capito che si tratta di autodifesa. Io non sono rimasta a terra a Breitscheidplatz, ho la possibilità di vivere, diversamente da quelli che non ce l’hanno fatta, e questa possibilità voglio sfruttarla al meglio. E non ho paura.”
Per oggi ho finito, buona lettura!!