Sono giorni che corro e corro. In cui mi sembra di non andare da nessuna parte.
Giorni in cui mi sembra di non avere una meta precisa. O meglio, una meta che sia giusta per me.
Giorni in cui la mia lista delle cose da fare in agenda è sempre più lunga.
Sono giorni, che in realtà sono mesi.
Mesi che più mi sembra di essere diventata organizzata e più il tempo sembra non bastare mai per fare tutto.
Mesi che appena chiudo una cosa impegnativa, ce n’è subito pronta un’altra. Succede poi che, anche le cose che dovrebbero essere piacevoli, come organizzare un viaggio, diventano invece solo una cosa in più da fare.
Mesi in cui mi sembra di avere quattro ruote al posto delle gambe dal tanto tempo che passo in auto. Perché la nostra routine famigliare negli ultimi mesi è cambiata un po’.
Giorni in cui capisco il detto “Figli piccoli problemi piccoli, figli grandi problemi grandi”. O forse è solo che quando ti occupi di loro a tempo pieno, ogni anno sei sempre un po’ più sfinita.
Perché siamo entrati nel mondo delle medie e per quanto tutti mi dicessero che sarebbe stata dura, non pensavo così.
Mesi in cui mi sembra che la mia vita ruoti tutta intorno a loro e poco intorno a me. Ma sono consapevole che è spesso il destino di noi genitori.
Allora diciamo che forse ci sono periodi in cui pesa di più. In cui si vorrebbe tornare ad avere uno scopo più concreto, più centrato su sé stessi.
Poi magari un piccolo progetto ti viene anche in mente, ma ti accorgi che per quanto tu stia cercando di organizzarti, il tempo da dedicargli non viene mai fuori. Forse perché si fa l’errore di far venire prima tutto il resto. Ed è già passato più di un anno da quando lo avevi pensato.
Poi ti chiedi chi te lo fa fare di mettere altra carne al fuoco quando la tua vita è già così di corsa. Ma forse sono io che sono fatta così ed avrei bisogno di nuovi stimoli. Vedi persone intorno a te che vanno avanti, nel senso che progrediscono sulle loro strade, professionali e non. E a te sembra di essere ferma al palo a guardarti intorno.
Poi ci sono giorni come oggi in cui c’è il sole. Ed ormai è assodato, io con il sole vedo tutto sotto una luce diversa.
E così mi dico che non è vero che non sto andando da nessuna parte. In quest’ultimo anno, come non mai, mi sono dedicata alla mia salute. Controlli, attività fisica, yoga e cura nell’alimentazione. E chi lo fa sa quanto tempo richieda questo.
Quindi mi devo focalizzare su questo. È vero, parte della mia vita la sto passando a fare cose che mi danno poca soddisfazione, ma ho ricavato una parte di tempo importante da dedicare alla mia salute.
Ed anche che con quello che faccio contribuisco al percorso di mio marito.
E poi lo so che a noi mamme sembra spesso di impazzire. Ma con il nostro tempo stiamo contribuendo in prima persona, e forse più di chiunque altro, a crescere i nostri figli. E forse già questo è un grandissimo scopo.
Dovrei ricordarmene di più. Che anche quando mi sembra di girare solo in tondo, in realtà sto mandando avanti un progetto di vita che è comunque meraviglioso.
I mie figli. La mia famiglia.
In copertina un momento del nostro percorso a cui torno sempre volentieri con il pensiero: la vacanza in Myanmar quattro anni fa. Un’esperienza meravigliosa per tutti.
12 thoughts on “Sono giorni in cui mi sembra di non andare da nessuna parte”
Cara. Ti sento tanto vicina in questo momento. Sto riflettendo anch’io sul valore del nostro essere donne e nel dovere (che spesso non ci siamo mai scelte ma per gli altri è stato naturale assegnarcelo) del tenere sempre in piedi tutto anche per gli altri.
Mi chiedo (senza nessuna malizia né impertinenza, sia chiaro) se ci siamo fatte del male da sole nel voler “pretendere” l’indipendenza economica e lavorativa, quando il 110% del nostro tempo e delle nostre energie è comunque dedicato alla famiglia. Guardo con ammirazione e un po’ di apprensione a quelle che lavorano a tempo pieno e hanno una famiglia. Io impazzisco anche solo così.
Detto questo, tu sei in gamba e lo sai. Ma hai mai dei momenti unicamente per te? Per esempio yoga, è una lezione a cui vai o fai da sola? Perché se hai dei momenti per te già stabiliti nel tran tran familiare, allora li potresti allungare un po’. Per esempio l’ora di yoga farla diventare tre ore in cui stai fuori casa e non rispondi a nessuno. Però devono essere tempi precisi, che non ti fai mangiare da nessuna incombenza, costi quello che costi. Fosse anche solo per fare una passeggiata per mettere in ordine i pensieri, ossigenarti e dare fiato al nuovo progetto.
Un abbraccio!
Ciao! Come ti dicevo ieri, anch’io mi sono ritrovata nel tuo post. Con modalità diverse certo, ma entrambe abbiamo accantonato una parte di noi stesse a favore del progetto famiglia. Sì, ho degli spazi solo per me da circa un anno ed è stata già una grande conquista. Avrei potuto anche prima, ma davo sempre la precedenza ad altro per un senso del dovere che in realtà mi sono appiccicata da sola. Poi ho capito che quegli spazi li dovevo scrivere in agenda e considerarli inamovibili e, magicamente, lo spazio è saltato fuori. Spesso credo siamo proprio noi stesse a crearci tutta una serie di paletti mentali che ci fanno sentire imprigionate. Come impegno per il 2019 vogliamo abbattterne un po’? Un abbraccio grande!
Anch’io sto passando un periodo un po’così così. Sono arrivata alla conclusione che non tutti possono trasformare il blog in un lavoro e non solo perché manca la volontà. A volte bisogna anche avere le circostanze familiari e lavorative giuste. Da una parte questa consapevolezza mi dà molta tristezza, dall’altra mi ha aiutato a prendere tutto con meno ansia. Comunque, legandomi al tuo discorso anche la mia mamma a suo tempo ha deciso di dedicarsi a tempo pieno x diversi anni alla famiglia e come figlia devo dire che l’ho apprezzato molto. Sono certa che anche i tuoi figli avranno un giorno dei ricordi bellissimi della cura che hai avuto x loro. : *
Ciao e benvenuta qui! Anch’io per lungo tempo ho dedicato tanto spazio al blog per poi rendermi conto, come dici tu, che mi dava ansia non pubblicare tutte le settimane. Alla fine da piacere era diventato dovere senza però trasformarsi in qualcosa di troppo soddisfacente. Ho imparato anch’io dopo qualche anno a prendermela con più calma, ma questo ha comportato che negli ultimi 6 mesi ho scritto pochissimo e devo dire che mi è mancato perché per me scrivere è anche terapeutico. È sempre difficile trovare il giusto equilibrio…
Per quanto riguarda i figli, spero anch’io che un giorno lo apprezzeranno. Per ora, sono sincera, non me lo danno tanto a vedere… Buona giornata!
Ultimamente mi ritrovo anche io nel tuo pensiero. Non ho famiglia e non ho figli ma ho un lavoro che mi prende quasi tutto il tempo ed è difficile dare spazio alla mia passione per cercare di renderla più di una sola passione. A volte penso anche io che metto al primo posto sempre gli altri. Il lavoro, gli amici, i parenti. Sono giorni che davvero mi sembra di non andare avanti, saranno le feste di Natale, non so ma quest’anno Dicembre mi pesa parecchio!
Ciao e benvenuta qui! Capisco come ti senti perché il contrasto fra ciò che si vorrebbe e ciò che si deve da’ sempre un certo senso di oppressione… Dicembre poi in tal senso non aiuta perché sono sempre così tanti gli impegni che si accavallano che alla fine genera stress. Credo che il segreto sia proprio saper dire qualche no, pensare di più a noi stesse e cercare di godersi il piacere delle piccole cose e i ritmi lenti. Chi ci riesce, perché non è assolutamente facile, sta sicuramente meglio. Buona giornata!
Non sono mamma..ma da papà ci sono giornate,mesate ed annate che mi sembra di non riuscire a fare ciò che vorrei…poi mi accorgo che quello che faccio a volte mi basta e a volte no…ma il progettare e i nuovi stimoli mi fanno sentire vivo…
Non sono riuscita a commentare nessun blog vediamo se funziona con il tuo.
Qui sei riuscita! Anch’io oggi ho avuto non poche difficoltà. Tuo blog compreso
Grazie comunque di essere passata!
Federica ho letto un post pieno d’amore e anche se può far male a volte rendersi conto del tempo per se stessi che è poco, ho visto che tu questo amore non lo stai perdendo ! Ed e importantissimo ! la frase che dice che stai contribuendo al cammino di tuo marito è bellissimoa; perché a volte ci soffermiamo solo sul percorso dei nostri figli invece tu e tante altre mamme che si occupano dei figli a tempo pieno, contribuite effettivamente all’ avanzamento della carriera dei vostri mariti e non è poco! Coraggio!
Ancora non so cosa voglia dire veramente essere mamma, ma so che prendersi cura di se stesse e’ il primo requisito per poter aiutare i nostri cari, quindi se in questo periodo sei anche “solo” riuscita a fare questo, mi sembra gia’ una conquista!
Per anni, dopo l’arrivo dei figli, ho provato sensazioni simili alle tue: mi sembrava di non concludere niente, sentivo che mi mancava tempo per me, i miei progetti (nebulosisssssssssimi) sempre all’ultimo posto e (per forza!) fermi…
Quando ho trovato equilibrio e soddisfazione nella mia condizione di mamma e moglie, si è presentata un’offerta lavorativa
Per fortuna mi lascia sufficiente tempo per la mia famiglia, per me ormai irrinunciabile, ma non riesco a prendermi cura della mia salute (sport e alimentazione) come vorrei. In compenso questa nuova condizione mi ha dato la lucidità per mettere a fuoco i miei obiettivi.
Coraggio! Tutto non si può fare, ma essere consapevoli di quanto facciamo per gli altri, ma anche di quanto abbiamo bisogno di fare per noi, sia fondamentale.