In questi giorni in Thailandia si festeggia il Songkran, il capodanno secondo il loro calendario che si basa sul calendario lunisolare buddhista che ha inizio alla morte del Buddha nel 543 A.C. Per questo non si festeggia l’ingresso nel 2013, ma nel 2556! Spesso al supermercato, quando guardo la scadenza di un prodotto, è questa la data che trovo ed, ancora adesso, un po’ mi disorienta! Il termine Songkran di origine sanscrita, significa passare, entrare in, e si riferisce all’ingresso del sole nella costellazione dell’Ariete, subito dopo l’equinozio di primavera. E’ una delle feste principali in Thailandia e dura diversi giorni, con cadenza leggermente diversa da città a città. In molti luoghi le fabbriche sono chiuse per una settimana per dar modo ai dipendenti di tornare nel paese natio a far visita ai propri anziani. Anche il modo di festeggiare è un po’ diverso da nord a sud, ma ci sono delle cose in comune. Viene chiamato anche festival dell’acqua perché questa è necessaria nei festeggiamenti e costituisce l’elemento purificatore. I Thailandesi per esempio in questo periodo devono pulire a fondo tutta la casa. Tutte le immagini e le statue del Buddha vanno lavate delicatamente. Devono inoltre indossare abiti nuovi in segno di rinnovamento. Nella nostra zona uomini, donne e bambini si sono vestiti con vistose camicie a fiori in colori vivaci. Nel primo giorno di festa la tradizione vuole che si prepari il cibo per i monaci e ci si rechi in visita al Wat, il tempio buddhista.
Qui nuovamente l’acqua ha un ruolo principale perché durante un’apposita cerimonia che culmina con la benedizione ai fedeli, questi lavano le mani dei monaci con una ciotola d’acqua profumata, di solito con fiori di gelsomino. Allo stesso modo i giovani devono lavare gli anziani della famiglia in segno di rispetto e per ricevere la loro benedizione. Nei luoghi di lavoro i dipendenti lavano le mani dei loro superiori, nelle scuole i bambini lavano le mani degli insegnanti.
Lavare le mani con l’acqua significa purificazione e prosperità ed è di buon auspicio per l’anno nuovo. In alcune città, soprattutto al nord, le statue del Buddha vengono portate fuori dai templi e portate in processione. Dopo queste che sono le pratiche tradizionali, si scatena una vera e propria battaglia dell’acqua in cui tutti, bambini e adulti, bagnano tutti. Le strade si riempiono di pick-up con il cassone pieno di gente armata di pistole ad acqua, e secchi con i quali lanciare l’acqua contenuta in grandi bidoni blu a tutti i passanti. Anche lungo la strada ci sono punti di ritrovo, sempre attorno a grandi bidoni pieni d’acqua, dove i Thailandesi stanno fermi per ore per bagnare tutti i passanti e le macchine. Spesso aggiungono ai lanci anche la farina e si sporcano il viso con essa. Nei supermercati si vendono delle buffe pistole ad acqua dotate di riserva a forma di zainetto di plastica. Tutti sembrano divertirsi come pazzi. Un po’ meno i passanti non Thai che si ritrovano tutti bagnati! Per fortuna che il Songkran cade proprio ad Aprile che qui è il mese più caldo dell’anno.