Oggi bimbo mio compi 4 anni e, come è ormai una tradizione da quando esiste questo spazio mio, scrivo per te e tuo fratello. Perché un giorno possiate leggere quali erano i miei pensieri per voi.
E’ stato un piacere anche per me, stamattina, rileggere le parole che ti ho dedicato negli ultimi compleanni. Ci sono stati i due anni di te ed i tre anni fra dolcezza, entusiasmo e determinazione. Oggi il titolo sarà solo “4 anni” perché è così difficile in questo momento aggiungere altro. La parola che mi viene naturale sarebbe preoccupazione, ma non voglio metterla accanto ai tuoi 4 anni perché vorrei che in questa ricorrenza ci fosse anche altro fra noi. Non solo la preoccupazione che stanno vivendo la tua mamma ed il tuo papà per te.
Stiamo facendo tutto ciò che ci è possibile per farti amare questa tua nuova vita in Italia, una vita che tu non vuoi riconoscere come tua e che non accetti. Perché non vuoi abbandonare la tua vita in Thailandia così spensierata e felice. E lo fai trattenendo l’unica cosa che hai il potere di trattenere. Hai deciso che non andrai più in bagno, che non farai più uscire nulla da te perché hai già dovuto perdere tanto. Ti è rimasta la tua famiglia, ma hai perso la tua casa, la tua scuola, la tua maestra ed il tuo migliore amico Pete. Hai deciso che non vuoi lasciare andare altro.
Sono passati esattamente 4 mesi da quando insieme abbiamo lasciato la Thailandia l’11 di luglio. E tu non migliori, anzi stai peggiorando. O almeno questa è la sensazione della me mamma che fatica a non preoccuparsi della tua rabbia subentrata ultimamente. Anche se lo so che la rabbia è una reazione positiva e significa che forse, ora, stai finalmente reagendo.
Sei arrabbiato con noi perché ti abbiamo portato via la tua vita e nello stesso tempo siamo le persone che più ami al mondo. Ce lo dimostri continuamente con i tuoi abbracci e sorrisi. Come deve essere difficile questa lotta dentro al tuo piccolo cuore.
Vorrei poterti aiutare di più, vorrei riportare la spensieratezza e l’allegria dentro di te. Vorrei che i momenti di gioia e sorrisi, che ancora ci sono, non fossero alternati a momenti di sguardo velato o di lotte interiori per fermare quello che il tuo corpo vuole e deve buttare fuori. Ci sono giorni in cui darei tutto per poter tornare indietro, per ridarti la tua vita di prima.
Io e papà non riusciamo ancora a fartela piacere del tutto questa nuova vita. Nei primi tempi dicevi che l’Italia non era bella, ultimamente ti guardi attorno e dici che è tutto vecchio. Chissà cosa vedono i tuoi occhi di bambino. Certo qualsiasi scuola avessimo scelto non avrebbe potuto competere con quella tua in Thailandia in mezzo al verde ma, come città, Pattaya tutto era tranne che bella e nuova. I tuoi occhi là hanno visto sì grattacieli, ma anche tante baraccopoli, spazzatura per strada, bimbi sporchi e scalzi. Eppure ricordi evidentemente solo il bello ed hai rimosso il brutto. D’altronde non facciamo così anche noi adulti quando ricordiamo con malinconia il passato?
Grazie alla presenza della nonna qui con noi, ultimamente ti ho potuto dedicare più tempo. Ci sono stati piccoli doni pieni di significato. Un mantello uguale a quello che indossavi nei giochi a scuola insieme a Pete per sentirvi dei supereroi. L’hai tanto voluto ed ora lo guardi compiaciuto, ma non hai ancora voluto indossarlo. Sono arrivate foto e video di Pete. Hai subito voluto vederle, ma solo una volta. E’ arrivata una lettera della vostra maestra piena d’amore. Vorrebbe vederti su Skype, ma mi hai detto con fermezza che non vuoi.
Ci siamo ricavati dei momenti solo nostri fatti di giochi, lettura e passeggiate. Ti sto portando a scoprire queste nostre colline sperando di trasmetterti il mio amore per la natura. Sperando che anche per te tutta questa bellezza di colori autunnali sia terapeutica. Ti trasmetti serenità.
Tu ti guardi attorno con sguardo sempre un po’ perplesso, chiedendomi il perché delle cose. D’altronde per te è una cosa nuova anche l’autunno e le foglie che cambiano colore.
Senti freddo ed anche in questo non posso aiutarti. E tu non sai che siamo anche fortunati perché questo è davvero un autunno mite che ci sta regalando giornate bellissime di sole e calore. Non so come prenderai il freddo vero che ti toglie il respiro. Cerco di farti stare fuori il più possibile perché di sicuro anche questo ti manca tanto della Thailandia. Il non poter uscire sempre a giocare all’aria aperta, soprattutto a scuola.
Siamo stati fortunati però almeno in una cosa. Sul nostro cammino è arrivata una maestra giovane, energica e gioiosa che tu adori. Nelle giornate no ti butti con fiducia fra le sue braccia sapendo di dover abbandonare le mie. Ed io non sai quanto sia grata per questo dono.
Il mio impegno per te è di farcela perché troppo spesso negli ultimi tempi, ad ogni tuo peggioramento, ho ceduto alla tentazione di far uscire preoccupazione dai miei occhi insieme alle lacrime. Mi fa sempre più male vederti soffrire, ma lo so che te lo devo di essere forte. Devo essere la tua roccia e ti giuro che sto facendo appello a tutta la mia forza per sorridere invece di piangere. Ci sono stati momenti molto brutti e solo a ripensarci o a parlarne le lacrime mi scendono, ma sto imparando a farle uscire quando tu non ci sei. Per non amplificare la tua di angoscia. Spero che tutti e due abbiamo toccato il fondo e siamo ora pronti per risalire. Ieri abbiamo iniziato un nuovo percorso, insieme, per mano. E continueremo a camminare dritto, voltandoci spesso indietro per farti capire che il tuo passato non è morto. Esiste ancora anche se tu non lo vedi più. Rimarrà per sempre nel tuo cuore anche se noi ora siamo altrove.
La vita va avanti. Tornerà la primavera, tornerà un amico come Pete, tornerà il tuo sguardo sempre felice. Saremo di nuovo felici. Credimi tesoro mio.
12 thoughts on “4 anni”
Amore, tanto e solo amore in questa tua lettera, bellissima. Capisco ogni tuo feeling. Ci sono passata quando abbiamo lasciato Dublino per trasferirci in Francia e Lolo’ aveva poco piu’ di due anni. Lui tratteneva le parole, aveva iniziato a balbettare. Ci sono voluti mesi, c’e’ voluta tanta pazienza, amore, dedizione, tutto quello che ci stai mettendo tu. Anche noi andavamo alla ricerca del bello, delle novita’, spiegandogli tutto, tenendolo sempre per mano. In quegli anni per lui non c’era ancora la scuola, quella e’ subentrata successivamente e non con la maestra dolce e giovane che avete avuto la fortuna d’incontrare voi, ma questa e’ tutta un’altra storia. Noi mamme dobbiamo essere delle rocce, davvero, sempre, nonostante la voglia di piangere ed il dolore che abbiamo dentro. Quel dolore, nonostante non ci facciamo vedere, loro lo sentono, porca miseria se lo sentono. La nostra energia, anche se la nascondiamo, gli passa, sempre, e questo ci frega. Per questo io ho lavorato e sto lavorando molto su di me, con i Mandala, con un po’ di meditazione, ogni tanto con le gocce di Bach (ah ah, le provo tutte!!!) perche’ se io risolvo quello che non va per me, so che aiutero’ anche loro. E’ stato cosi’ in passato, lo e’ tutt’ora. Abbiamo questa responsabilita’ gigantesca nel nostro ruolo di mamme che dobbiamo accettare e affrontare. Ti stimo tantissimo, mi piace leggere le tue parole d’amore e ti auguro di superare questo momento e guardarti presto indietro pensando a quanto e’ stata dura la salita e quanto e’ stato bello farcela. Un abbraccio virtuale ma sincero. Fabiana
Cara Fabiana, scusa il ritardo della mia risposta. Sono d’accordo con tutto quello che scrivi e so che mi puoi capire con la tua sensibilità. Ce la sto mettendo davvero tutta, ma avere entrambi i bimbi in crisi, anche se con esternazioni assai diverse, non mi aiuta. E’ vero quello che dici, loro sentono ed io in questo momento non sono così tanto positiva come vorrei essere. Vedere il piccolo stare male da 4 mesi mi sta scavando una voragine dentro che cerco di chiudere ogni giorno. Giuro che per natale mi regalo l’album dei Mandala! Io adoravo disegnare, ora mi pare di non avere tempo, ma come tu mi insegni il tempo per sé stesse non è mai buttato via e io me ne sto dedicando troppo poco!
un abbraccio sincero anche a te!
Carissima,
anch’io sono una mamma expat, la sensazione che ho avuto leggendo questo post è di grande tristezza, di una mamma che si sente in colpa, non è cosa rara purtroppo, noi donne siamo bravissime in questo. Cambiare vita non è semplice per nessuno, nemmeno per gli animali, figuriamoci per le persone.
Quando si è tristi è facile che qualcuno che ti assecondi, io invece ti dirò tutt’altro, ti dirò che tu dovresti reagire, ridimensionare ma parecchio!
Ci sono madri che in questo momento stanno attraversando l’Europa a piedi, coi loro figli affamati e al freddo, che hanno perso tutto, ma continuano a camminare. Lo so è un punto di vista un po’ forte, ma a volte è più utile uno scossone di una carezza, almeno per me quando mi sento giù.
Sicuramente non è il tuo caso, ma a volte i bambini non disdegnano di far sentire in colpa i genitori, è un modo come un altro di attirare l’attenzione e farcela un po’ pagare. Conosco una bambina di 4 anni, che dopo un trasferimento, ha deciso di ricominciare a farsi la cacca addosso e non c’è verso, è un anno ormai e sua madre non riesce a darsi pace.
La verità è che i figli ci mettono alla prova e crescerli è molto meno romantico del previsto, io ogni volta che sento di aver compreso, devo ricominciare tutto da capo ed è stancante da morire a volte.
Sono certa che tutto si aggiusterà, il tuo bambino ricomincerà a sorridere, intanto inizia a farlo tu, che il sorriso di una mamma vale oro!
Con affetto,
Lara
Ciao Lara! Intanto benvenuta qui e scusa per il ritardo con cui ti rispondo.
Non mi offendo perché anche quello che dici tu è vero. Anch’io ho la netta sensazione, ogni giorno che passa, che più cerco di essere attenta con lui e più lui si crogioli nello stare male. O meglio, sono sicura che il suo dolore e le conseguenze non siano premeditate. Quando lo si guarda stare male questo pensiero non ci sfiora nemmeno, però sicuramente ha capito che noi in questo momento gli stiamo ancora più vicini e forse sente per questo meno il desiderio di stare meglio. E’ un confine sottile che è difficile capire dove inizi e finisca. Ci sto provando ad essere sorridente ed ogni giorno va meglio. Un po’ si fa l’abitudine anche al dolore e quindi ci si angoscia meno. Grazie ancora della tua opinione!
Sento profumo di rinascita nelle tue parole. Forse quest’inverno il tuo bambino non scoprirà solo il freddo, ma anche un caldo speciale che viene dal cuore e che aveva dimenticato
Lo spero proprio! Grazie del bell’augurio ed un abbraccio!
Oh Federica, quanto dispiacere in questo post… Però penso che il commento di Lara sia sensato.
Io in un momento di grande crisi di mia figlia maggiore avevo trovato sollievo (per lei) nel portarla al maneggio e provare ad andare a cavallo. Forse un cucciolo tutto per lui? Pare che gli animali aiutino tanto…
Un abbraccio!
Sto pensando anch’io sai di portarlo a cavallo? In Thai ci andava con la scuola e gli piaceva molto…
L’amore immenso che hai per i tuoi bimbi e’ evidente in ogni tua parola, in ogni tua preoccupazione, in ogni tuo desiderio. Sei una mamma splendida, purtroppo la vita ti ha dato situazioni difficili da gestire, ma stai cercando in tutti i modi di aiutare i tuoi bambini e siamo tutte convinte che questo sia gia’ di immenso aiuto per loro! Noi facciamo il tifo per voi! Un abbraccio!
Grazie Claudia…
un abbraccio grande
Mi dispiace che sia così dura per lui e per voi, e che i nonni non siano abbastanza vicini da poter stare con voi tutti i giorni. Anche per me, pur senza figli, il rientro in Italia è stato faticoso e la serenità sembra sempre un passo più in là. Se mai avrai bisogno di due chiacchiere dal vivo, abitiamo nella stessa grigia città. Un bacio al festeggiato e un abbraccio forte a te.
Grazie Lisa e benvenuta qui!
Da dove arrivavi? Io per fortuna non abito in città, ma in mezzo al verde!