Questa settimana mi sono trasferita con i bimbi a casa dei miei genitori nel mio paese natio sulle colline romagnole in modo che anche mio padre si potesse godere un po’ i nipotini. Carlo Alberto è ovviamente di casa, mentre per Diego, che ci ha passato pochissimo tempo quando aveva pochi mesi, è stato l’ennesimo trasferimento in una nuova casa. Trasferimento al quale si è abituato subito, come se ci fosse sempre stato. Ciò credo sia dovuto al fatto che passa tanto tempo all’aperto, cosa a lui molto gradita. Nei giorni scorsi abbiamo avuto l’occasione di passare un pomeriggio in campagna sulle colline vicino al mio paese. Carlo Alberto infatti ha fatto amicizia con la bimba di mio cugino e, affinché potessero trascorrere il pomeriggio insieme, siamo andati con loro alla vecchia casa di campagna dei miei zii. La casa, una splendida dimora in sasso, si trova in cima ad una collina da cui si gode una vista strepitosa di tutta la valle.
Quei luoghi hanno risvegliato in me tanti ricordi.
C’è una foto nel mio primo album di bambina in cui, io piccolissima, sono stesa sul grande prato davanti alla casa durante una delle scampagnate domenicali. Poi ricordo le corse, già più grande, con mio fratello ed i cugini, le piccole spedizioni nei campi per scoprire posti segreti, i bellissimi pranzi dentro a quella casa antica e freschissima, le merende seduti sul prato. Mi è piaciuto molto l’idea di fotografare i miei figli giocare e correre su quello stesso prato all’ombra della grande casa e degli alberi monumentali.
E’ stato un po’ come tornare indietro nel tempo e legare quei momenti a quelli di oggi con il filo sottile della memoria. In seguito quella stessa casa ha accolto me ed il mio grande gruppo di amici intorno ai 15 anni per tante delle nostre gite. Gli amici più grandi, già patentati caricavano noi ragazzine sulle loro auto. Altri arrivavano in moto. Giornate intere da passare all’aria aperta, senza adulti presenti, passeggiando, mangiando ed oziando su quello stesso prato. Era da tantissimo tempo, sicuramente non meno di 15 anni, che non andavo alla casa degli zii. E quanti ricordi ha risvegliato questo pomeriggio! Anche i bimbi si sono divertiti ripercorrendo, senza saperlo, i nostri passi: le corse intorno alla casa, le incursioni all’interno e la passeggiata fino alla vecchia sorgente per bere l’acqua freddissima.
Inoltre hanno potuto vedere come ci si occupa dei cavalli, Mio cugino infatti ne possiede due che vivono nella stalla nei pressi della casa. Si sono divertiti a dargli il fieno ed a preparare il “pastone” con acqua e fieno polverizzato.
Poi Carlo Alberto e la figlia di mio cugino, adorata dai cavalli, sono entrati nel recinto dello stallone Arabo, dove hanno giocato a farsi rincorrere da lui seguiti dallo sguardo estasiato di Diego.
Verso l’ora di cena ci siamo riavviati verso casa scendendo piano con l’auto sulla strada di ghiaia godendoci gli scorci fra la vegetazione sullo splendido panorama della vallata.
Impossibile trattenersi dallo scendere dall’auto per scattare qualche foto…
5 thoughts on “Pomeriggio in campagna in mezzo ai ricordi”
ma che bellezza!!
anche questo ripercorrere i tuoi passi da bambina e ragazza.
Mi piacciono molto le foto dei bimbi delicate e comnunque potenti
Un pochetto di invidia, ma di quella sana 🙂
E’ piaciuto molto anche a me ripercorrere i miei passi…
Ma che bel post…malinconico forse, ma molto bello! E che foto stupende! L’Emilia Romagna non è solo discoteche e spiagge affollate… Io avevo una zia a Meldola, è morta l’anno scorso… Leggere il tuo post mi ha portato un po’ indietro nel tempo, quando andavo a trovarla da bambina e per me che vivevo a Milano era bellissimo stare in campagna, raccogliere le ciliege o le albicocche con lei, stare all’aperto insomma…
Sai che anch’io avevo una zia che abitava a Meldola in campagna? Ora è morta da tanti anni, ma ricordo la felicità che provavo quando andavamo a trovarla un paio di volte all’anno. Anche perché al momento della partenza mi regalava sempre uno fra gli ultimi coniglietti nati. Peccato che dopo qualche mese, quando erano ben ingrossati,
misteriosamentesparivano…ah ah ah !!! 😉