Quando abitavamo a Wuxi in Cina, abbiamo avuto occasione di partecipare al matrimonio di un collega di mio marito. Era la nostra prima volta e Francesco aggiungerebbe, per fortuna, anche l’ultima! La popolazione cinese è ufficialmente atea e non esiste quindi un rito religioso. Inoltre il rito civile non viene svolto in un ufficio preposto, ma si svolge quasi sempre nel ristorante scelto dagli sposi per il banchetto che è normalmente all’interno di un hotel. Il rito, brevissimo, non viene nemmeno ufficiato da un ufficiale di stato, ma da un vero e proprio pseudo show-man che, microfono in mano, funge da presentatore. Il tutto viene organizzato con mesi di anticipo. Passeggiando lungo le vie commerciali in Cina, ci si imbatte spesso in grandi e lussuosi negozi che espongono in vetrina abiti lunghi molto eleganti e spesso assai appariscenti. Si tratta di vere e proprie agenzie specializzate in matrimoni. Per una cifra più che consistente per un cinese, si occupano di tutto ciò che può servire per una perfetta organizzazione: dall’abito agli addobbi, dalla limousine al book fotografico. Quest’ultimo, diversamente da quanto succede in Italia, non viene fatto dopo il matrimonio, ma addirittura qualche mese prima. Il classico tour con fotografo al seguito nei luoghi più suggestivi viene preparato con cura e prevede spesso l’uso di abiti presi a noleggio che poi non verranno affatto indossati durante il matrimonio. Il motivo di tutto questo anticipo è che le foto sono parte essenziale della scenografia del giorno delle nozze. Già fuori dalla hall dell’hotel si è accolti da una gigantografia degli sposi. All’interno della sala preposta poi viene allestito un vero e proprio palco con alle spalle un enorme poster tutto dedicato agli sposi che sono in allegra compagnia, nel nostro caso, addirittura di Hello Kitty e Topolino e Minnie!
No, giuro che non è uno scherzo. I cinesi adorano pupazzetti e personaggi dei cartoni, qualunque sia la loro età anagrafica, quindi perché dover rinunciare ad esserne circondati in un momento così importante??
Ovviamente il tutto è arricchito da una quantità industriale di palloncini rosa e bianchi.
La cerimonia, come dicevo, è veramente breve. Il presentatore, sul palco insieme agli sposi, si agita con passione e grida incitando gli sposi, fortunatamente solo per una decina di minuti. I cinesi gridano in generale, figuratevi cosa può fare un presentatore con un microfono in mano…
Invita i genitori di entrambi sul palco, fa dire qualche parola ad ognuno, fa inginocchiare lo sposo per una promessa alla sposa e in men che non si dica ecco lo scambio degli anelli. Quando è il turno di lei, compare sulla scena una marchingegno spara bolle di sapone, quando è il turno di lui via ad una pioggia di coriandoli!
E al momento del bacio? Dato l’amore dei cinesi per botti e fuochi d’artificio, non potevano certo mancare un po’ di scintille, nonostante il soffitto della sala sia piuttosto basso!
Come ultimo atto gli sposi versano un liquore facendolo traboccare di bicchiere in bicchiere disposti a piramide.
La cerimonia è finita e i camerieri iniziano ad appoggiare le portate sui tavoli ai quali sono seduti gli ospiti fin dall’inizio. Intanto la sposa va a cambiarsi d’abito dato che si usa indossarne almeno tre, di solito un abito bianco in emulazione alla tradizione occidentale, un abito rosso per quella orientale ed un classico qipao cinese con fiori e dragoni. Al pranzo vengono servite quelle più prelibate fra le specialità cinesi e purtroppo, come spesso abbiamo constatato, ciò che è molto prelibato per un cinese, difficilmente lo è per un occidentale! Ecco la nostra tavola imbandita.
Non si nota molto ma, sul primo piatto in basso, c’è una bella tartaruga nella sua interezza! Mai ci alzammo da un banchetto nuziale così leggeri ed affamati! Alla fine del pranzo vengono raccolte fra i tavoli le buste rosse, arrivate in dotazione insieme all’invito, contenenti il regalo per gli sposi in denaro. I soldi sono infatti il regalo di nozze più gradito. In cambio si ricevano le bomboniere: per noi ospiti meno intimi un sacchettino sempre rosso con qualche caramella non meglio identificata, per i parenti un bel piumone per il letto! Non ci volevo credere quando ho visto nella stanza accanto una montagna di confezioni di piumoni che arrivava al soffitto! E’ stato buffo veder andar via gli ospiti con in una mano l’ingombrante piumone e nell’altra il loro sacchetto di plastica con gli avanzi del pranzo. In certe occasioni, ma solo alcune, non si può certo dire che i cinesi non abbiano senso pratico…
5 thoughts on “Un matrimonio cinese”
quando sono stata a Phi Phi la sera ci siamo imbucati involontariamente ad un matrimonio sulla spiaggia e ci siamo accorti di aver visto gli sposi almeno una decina di volte in tutto il giorno in giro per le isolette a fare foto con abiti sempre diversi e tre fotografi.. sicuramente benestanti.. però il matrimonio sulla spiaggia era fantastico! Mi hai strappato un altro ricordo.. pardon!
Cmq.. possiamo sorvolare su Hello Kitty & C. ? ahahah.. e il piumone.. l’avrei apprezzato moltissimo anche io invece delle bomboniere inutili che spesso arrivano!! Mi piacerebbe partecipare ai matrimoni nelle diverse culture per vivere le differenze.. un altro modo per conoscerle meglio.. ma ad uno Thai non hai ancora partecipato? sarei curiosa..
povera tartaruga.. 🙁
Di matrimoni Thai per ora mi è capitato di vederne solo uno per caso in spiaggia…molto suggestivo! Però dai racconti di amici so che anche qui il rito è molto breve anche se più legato alle tradizioni rispetto a questo cinese. In realtà poi la Cina è enorme quindi ci saranno tanti rituali diversi.
Devo ammettere che quella tartaruga ormai mi viene sempre in mente quando penso alla cucina cinese…
la tartaruga mi ha fatto impressione, piacerebbe pure a me una volta partecipare ad un matrimonio arabo. Non ne ho mai visto nessuno. Anche qui si tengono in alberghi. Credo mi metterebbe in gran difficoltà il regalo…
Effettivamente fare un regalo di nozze ad un kuwaitiano non deve essere facile..leggermente oneroso!!
Anche a me come a Greta piacerebbe conoscere usi e costumi inerenti i matrimoni 🙂 probabilmente ad uno australiano ci sarebbe la mia prima sbronza epocale. Why not?