Oggi ho sperimentato una ricetta più complessa del solito, non per la difficoltà ma per il gran numero di ingredienti impiegati e la procedura più lunga. Dopo aver rimandato più volte, ho deciso che era arrivato il momento di provare anche perché, il Chicken Satay, è in assoluto il mio piatto asiatico preferito.
E’ originario dell’Indonesia ed è proprio lì che io me ne sono innamorata, ma è ormai diffuso in tutto il sud est asiatico, Thailandia compresa. Si tratta di spiedini di carne aromatizzata serviti con una salsa di arachidi. Si possono fare con diversi tipi di carne anche se le più utilizzate sono pollo e maiale. Qui in Thailandia li preparano anche con i gamberetti. Si trovano tante versioni di questa preparazione, ma io ho deciso di farla nel modo più tradizionale e, devo dire con orgoglio, che il risultato è ottimo.
Il procedimento consiste di due fasi principali: la preparazione della marinata dove lasciare immerso il pollo ad insaporirsi e la preparazione della salsa di arachidi. Io, come dicevo, ho voluto fare le cose a regola d’arte e, dato che è uno degli ingredienti per la salsa di arachidi, ho preparato anche la “Red Curry Paste” fatta in casa. E’ una delle paste di curry, in questo caso rossa, che entrano nella preparazione di tante ricette thailandesi. Qui si trovano anche già pronte, o fresche in vendita al mercato o confezionate nella maggior parte dei supermercati. Nel caso non la trovaste in Italia, farla in casa è comunque semplice e può essere preparata una sola volta in quantitativi maggiori e poi conservata in piccole porzioni nel congelatore.
Ma procediamo con ordine e prepariamo per prima cosa la marinata dato che il pollo deve rimanerci immerso da almeno un’ora fino anche a tutta la notte precedente.
Ingredienti per la marinatura:
3 scalogni o cipollotti
2,5 cm di zenzero pelato
4 gambi e radice di coriandolo fresco (se non disponibile sostituite con 1 cucchiaio di coriandolo in polvere)
1 cucchiaio di cumino in polvere
1 cucchiaio di curcuma in polvere
1 cucchiaio di curry
400 ml di latte di cocco
1 cucchiaio di salsa di pesce
4 cucchiai di miele
4 cucchiai di olio di girasole
1 cucchiaino di sale
Se non avete tutte le spezie, potete ometterne qualcuna, il risultato sarà comunque buono.
Procedimento per la marinatura:
Tritare grossolanamente aglio, cipolla, coriandolo e zenzero. Io l’ho fatto prima con il coltello e poi ho usato pesto e mortaio come fanno i thai. Potete velocizzare utilizzando un mixer senza ridurre in polvere.
Vi assicuro però che usare pesto e mortaio costituisce davvero un’esperienza perché sentirete lo sprigionarsi degli odori tipici della cucina Thai che vi riempiranno le narici inebriandovi mentre lavorate…
Unire poi in una ciotola il trito ottenuto a tutti gli altri ingredienti della marinata.
Tagliare 1 Kg di filetti di petto di pollo in strisce lunghe circa 10 cm e larghe 4 spesse circa mezzo centimetro. Mettetele dentro alla marinata e coprite con pellicola trasparente.
Ricetta per la “Red curry paste” fatta in casa
4 peperoncini lunghi rossi essiccati (quelli lunghi circa 10-12 cm che non sono piccanti come i peperoncini piccoli), privati di semi e filamenti e lasciati immersi in acqua calda per 3/4 minuti. Se non li trovate secchi usatene 2 freschi
12 cm di gambo di lemon grass pelata fino alla parte tenera
2,5 cm di galangal pelato (se non lo trovate, eliminatelo perché non è sostituibile)
4 spicchi d’aglio pelati
3 scalogni o cipollotti pelati
3 gambi di coriandolo (o un cucchiaino di coriandolo in polvere)
3 foglie di kaffir lime (vedi qui come sostituirle)
1 cucchiaino di pasta di gamberi (opzionale)
Procedimento:
Inserite tutti gli ingredienti in un mixer e riducete fino ad ottenere una pasta. Se la fate in quantitativi maggiori per conservarla in porzioni in congelatore, sarà più facile ridurla in pasta. Altrimenti aggiungete un po’ d’acqua per aiutarvi.
Procediamo quindi con la preparazione del satay, la salsa di arachidi.
Ingredienti per la salsa di arachidi:
1 cucchiaio di Red curry paste
1 cucchiaio di olio di girasole o arachidi
200 ml di latte di cocco
200 ml di brodo vegetale (se non l’avete va bene anche solo acqua con un pizzico di sale)
1 cucchiaio e mezzo di salsa di soia light 8 (o 1 di salsa di soia scura)
40 gr di zucchero
1 cucchiaio di succo di lime
15 gr di pan grattato
150 gr di arachidi tostate ( se avete quelle già salate usate solo acqua al posto del brodo vegetale )
Procedimento:
Riducete le arachidi quasi in polvere con un mixer.
Mettete a scaldare l’olio in una padella. Aggiungete la Red curry paste e mescolate per 2/3 minuti. Aggiungete il latte di cocco ed il brodo (o acqua) e poi subito tutti gli altri ingredienti, lasciando per ultimi le arachidi ed il pan grattato. Cuocete e mescolate spesso finché la salsa non diventa densa. Per regolarvi, tenete presente che quando ci immergerete lo spiedino prima di mangiarlo, la salsa deve rimanere un po’ attaccata alla carne.
Mentre la salsa si addensa infilate gli spiedini di legno (lasciati prima in ammollo in acqua per 30 minuti così non si bruceranno) nelle strisce di pollo passando sopra e sotto come se cuciste con un ago. La striscia di pollo deve risultare leggermente arricciata.
Riscaldate una griglia e mettete a cuocere gli spiedini girandoli spesso e spennellandoli con la marinata. Devono essere dorati. Cucinati sul barbecue o al camino vengono ancora più buoni.
Serviteli subito ad ogni ospite insieme ad una ciotolina di salsa di noccioline calda in cui andranno immersi prima di mangiarli.
Qui in Thailandia si usano sia come snack che come portata principale.
Non fatevi scoraggiare dalla lunghezza della preparazione: sono buonissimi e, letteralmente, uno tira l’altro!
Insieme ad un riso possono costituire una bella cena Thai per gli amici! Alla prossima ricetta…
Vi riporto qui gli articoli del mio piccolo corso di cucina Thai:
Caratteristiche della cucina Thai
Gli strumenti e gli ingredienti principali e come sostituirli
La presentazione dei piatti e l’intaglio di frutta e verdura
Ricette:
Gamberi con scalogni croccanti e zenzero
Pollo con anacardi e i segreti dello “stir-fried”
Riso saltato con gamberi e il segreto per un buon Thai fried rice