Agosto è stato tempo di vacanze, finalmente noi 4 tutti insieme.
Al sud, in un itinerario che ha toccato Calabria, Sicilia e Sardegna, tre regioni splendide che fotografare veniva naturale.
Prima c’è sta la Calabria, circondati e inondati dall’affetto della famiglia. Paesaggi già noti da ritrovare ed altri sconosciuti da andare a scoprire.
Caulonia, un borgo antico pieno di fascino, nelle cui stradine perdersi per finire in piazzetta a mangiare il gelato ed aspettare il tramonto.
L’Aspromonte, per sfuggire alla calura sfinente e respirare aria fresca. Una montagna bellissima nota più per la cronaca nera che per i suoi boschi verdi ed i paesaggi mozzafiato.
Poi la traversata in auto, lo Stretto e la Sicilia con la sua costa meravigliosa. Una sosta lunga a Palermo per riabbracciare un caro amico conosciuto in Cina. Una granita ed una passeggiata nella zona del porto. Palermo che anche se già conosciuta trasuda sempre fascino e storia.
La salita a bordo del traghetto. Un tramonto struggente e l’euforia dei bimbi per la loro prima notte su una nave che è anche la prima per me.
Lo sbarco in una Cagliari mai vista prima, che ci si presenta al meglio anche all’alba, pulita e silenziosa. La scoperta di vicoli, chiese e scorci meravigliosi. La gentilezza e la voglia di parlare dei cagliaritani che chissà perché immaginavamo chiusi e riservati.
E poi dritti verso Chia ed il Sud Ovest della Sardegna, una terra che percepiamo subito essere meravigliosa.
E poi sono giorni di spiagge bellissime. Forse troppo piene, ma l’acqua cristallina e fresca ce ne fa dimenticare. Sono giorni di tanti bagni, giochi sulla sabbia e sole.
Sono anche giorni di febbre alta, di guardie mediche e di una corsa al pronto soccorso. Ma ormai le modalità zen e bicchiere mezzo pieno sono state attivate e si cerca di godersi quello che si può. Diventano così giorni di libri, da leggere a letto accanto al malato di turno. Ed è bellissimo anche così.
Questa la ricorderò soprattutto come un’estate di lunghi bagni e nuotate in un’acqua che non ha nulla da invidiare alle mete tropicali. E le tante cene a bordo piscina nel nostro residence. Pochi tavoli ed un gestore che ci accoglie come in famiglia. Perché a noi di andare a cenare nei ristoranti migliori è interessato solo fino ad un certo punto. Meglio godere di intimità, silenzio ed atmosfera anche mangiando sempre le stesse cose.
E poi ricorderò il piacere di rivivere l’alba che non mi capitava da tempo. Solo io mentre tutti dormono.
La spiaggia tutta per me, il rumore del mare e colori da togliere il fiato
Questo il mio agosto da ricordare in parole. Ricordandovi che potete seguirmi anche sul mio account Instagram vi lascio alle immagini.
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