Luglio è iniziato con il secondo weekend al mare della stagione. L’occasione era un evento al circuito di Misano a cui papà doveva partecipare per lavoro ed è stato bello vivere una giornata con i rombi dei motori a fare da colonna sonora. Tante le attrazioni piacevoli per i bambini, diversi amici cari da rivedere, un caldo terribile, una grande grigliata, piadina con la salsiccia da mangiare sul prato, un concerto dei Liftiba che ci ha fatto scoprire che il piccolo di casa ama il rock!
Una passeggiata in spiaggia al tramonto. Una cenetta con i piedi nella sabbia solo noi quattro. In una Riccione da cui mancavo da tanti anni. Una Riccione che mi ha visto tutti i weekend estivi per qualche anno in un periodo della mia vita di grande solitudine. Cercata e voluta in fondo.
La mietitura del grano nelle colline intorno a casa. Con i campi a righe giallo più chiaro e giallo più intenso. Le rotoballe che ai tempi della mia infanzia non c’erano, ma la voglia di salirci era la stessa che hanno nell’oggi i miei figli. Sulle grandi cataste di balle a parallelepipedo allora, su queste enormi e solitarie ora.
Una poesia per gli occhi e per il cuore. Con San Luca laggiù a farci da sentinella.
Un sabato di libertà per papà a vedere un Bruce Springsteen che lo riporta ragazzo. Un clima insolitamente fresco per un luglio inoltrato e la voglia di fare qualcosa con i bimbi. Come obiettivo far scoprire la nostra città d’adozione al piccolo di casa che non la conosce.
Un giro in trenino per il centro storico e poi su su su a vedere la bella Bologna dall’alto della torre degli Asinelli. La prima volta per tutti e tre. Bellissimo per tutti e tre.
Un raro momento di fratellanza che mi scalda il cuore mentre se ne stanno seduti su una finestra lassù. Conversando fitto fitto. Senza vertigini. A sognare di poter lanciarsi giù senza farsi male e a chiedersi come potrebbe essere.
Una settimana di fatica per preparare tutto. Con loro a casa che si annoiano ed io che annaspo fra giardino, casa e valigie. Poi si parte per la Calabria dei nonni senza papà. Primo volo nell’ultimo anno. L’anno più immobile per noi tre.
E poi è mare, bagni infiniti, cibo, granite con la panna, colori mediterranei, grandi ulivi dal tronco contorto e languidi tramonti su una costa rivolta ad est. Con il cielo che si colora di tinte soffuse, lontane dai clamori dei tramonti più scenografici.
Senso di pace e tranquillità. Papà che ci manca, soprattutto al piccolo.
Dopo 10 giorni lui arriva e la vacanza cambia ritmo e si veste di nuovi significati.
La voglia di scoprire di più una terra, la Locride, famosa quasi solo per fatti brutti.
Piccoli borghi da scoprire ed amare. Una giornata sull’Aspromonte a respirare aria fresca per dimenticare per qualche ora la calura opprimente. Un pranzo di quelli che non dimentichi alla svelta ed una bellissima passeggiata con le persone care nel bosco di abeti.
Questo il mio luglio da ricordare in parole. Ricordandovi che potete seguirmi anche sul mio account Instagram vi lascio alle immagini.
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2 thoughts on “#myInstagram/July”
ah ma daaai i Litfiba! Haha andai a vederli tipo 20 anni fa al Palaeur e non si poteva respirare da quante canne ci fossero dentro! Comunque me lo ricordo ancora Piero Pelù, a quei tempi era proprio mitico 😀
Piacciono tanto anche a me le distese dei campi di grano…quel giallo intenso mette davvero pace.
Bellissimo questo luglio, insomma dovrò andare a cercarti anche su instagram… 😉
Io non ho mai amato molto il genere 🙂
Eh sì…vieni a cercarmi. Io ti avevo cercato, ma senza trovarti!