A volte ci si dimentica di prendersi per mano.
Anche se si sta continuando a percorrere il cammino che si è scelto ed iniziato insieme.
Anche se ne si è ancora convinti e non si prenderebbe mai in considerazione di interromperlo quel cammino.
Eppure a volte ci si dimentica di prendersi per mano. Di scegliersi ogni giorno. Di guardarsi negli occhi.
Presi dal lavoro, dai mille impegni quotidiani, dalla routine. E dai figli che assorbono tutto il tempo che abbiamo a disposizione. Che lo pretendono.
Ci si dimentica che sarebbe tutto più facile facendo qualche passo per mano. Come quando ci si era incontrati da poco e quel cammino comune non era ancora stato progettato. Forse nemmeno pensato.
Quando c’era tanta emozione in quello sfiorarsi di mani.
Quelle stesse mani che si sono strette il giorno che abbiamo deciso che da quel giorno saremmo stati noi, mai più soli.
Che si sono strette ancora più forte quando siamo diventati famiglia. Con il nostro piccolo fra le braccia. Lontani migliaia di chilometri da tutti, ma insieme. Noi tre che poi siamo diventati quattro.
Gli ultimi due anni sono stati difficili per riadattarsi alla vita italiana, soprattutto per i bimbi, e non è stato facile ricordarsi di prenderci per mano. Pur viaggiando sempre a fianco sullo stesso cammino.
Poi è venuto un sabato di sole. Una camminata nelle colline che ormai sentiamo nostre pur non essendoci nati. Con il gruppo del catechismo. I bimbi che corrono avanti insieme agli amici e noi che possiamo parlare sereni senza troppe comunicazioni di servizio. Che ormai nel quotidiano c’è quasi spazio solo per quelle.
Una messa in cima alla collina su un altare improvvisato. Seduti a terra e circondati solo dai suoni della natura. Mi è venuta in mente un’altra giornata di sole dove ci siamo scambiati le nostre promesse nuziali.
E poi il ritorno. Con le nostre ombre riflesse sul grano che si tengono per mano.
E mi è sembrato tutto così più bello. Tutto così più facile.
E allora me lo voglio ricordare. Che non ci si deve dimenticare di tenersi per mano. Mai.
4 thoughts on “A volte ci si dimentica di prendersi per mano”
Che meraviglia. Questo post e’ da ricordare nei momenti difficili.
Che tra l’altro pensavo, il Teodolindo ed io seguiamo le coppie di fidanzati che si preparano al matrimonio nella nostra parrocchia, e questo testo sarebbe bello condividerlo con loro… Se solo fosse in francese o in inglese. Che dici? Posso provare a tradurlo e farglielo leggere?
Ciao! In effetti l’ho voluto scrivere proprio per ricordarmene nei momenti difficili.
Se ti va di tradurlo tu volentieri. Io non ho un inglese abbastanza buono per tradurre le emozioni.
Ciao Mamma in Oriente. Conosco tuo marito dai tempi dell’Università
grazie per quel che hai scritto qui … ora vado a casa e prendo mia moglie per mano.
Guarderemo il tramonto insieme. Scrosteremo i nostri figli dal balcone, e ci godremo un momento d’amore noi due insieme.
Per poi amare ancora di più tutta la nostra famiglia: mia moglie, mio figlio, mia figlia (nata in Cina … quindi in Oriente), il cane e il gatto. E il papà (cioè io :-))
Concordo con te: la vita insieme è difficile a volte. Dura, si può essere anche dura. Ma quando ti ricordi di “prenderti per mano”, riscopri la tenerezza dell’amore
Ciao e benvenuto qui! Contenta di averti ispirato allora!E non posso che essere d’accordo su tutto quello che hai scritto. Anche il nostro primogenito è nato in Cina! Ti saluto mio marito allora!