Il nostro viaggio natalizio in Birmania prevedeva anche una settimana al mare per accontentare marito e bimbi. La scelta è andata alla spiaggia più bella del Myanmar: Ngapali Beach. Si dice che il nome le sia stato dato da un napoletano nostalgico perché la forma a mezzaluna della baia gli ricordava quella della sua amata città.
Se questa ipotesi non è del tutto certa, io invece posso dire senza alcun dubbio che questo luogo rimarrà fra quelli dove siamo stati veramente bene senza se e senza ma, adulti e bambini.
Se siete alla ricerca di una spiaggia attrezzata, con resort di lusso e vita notturna, Ngapali non fa sicuramente per voi. Intanto è raggiungibile solo con un volo interno di circa un’ora da Yangon o con un viaggio massacrante via terra di almeno 10 ore su e giù per le montagne su strade dissestate. In più i resort che vi si affacciano sono solamente una ventina, tutti di piccole dimensioni e solo alcuni direttamente sulla spiaggia. Ciò fa sì che anche in alta stagione la quiete regni sovrana. Si può fare il bagno spesso da soli e fare lunghe passeggiate incontrando solo le venditrici di frutta che camminano con portamento elegante ed i loro vassoi sulla testa.
Oppure i pescatori che lanciano le reti in mare direttamente dal bagnasciuga.
Per la maggior parte del tempo c’è molto silenzio. Il massimo scompiglio è costituito dalla partita di calcio che un gruppo di appassionati ragazzi birmani fanno in una parte della spiaggia alle 5 del pomeriggio e dal rincorrersi dei bambini che non stanno mai però intorno ai lettini, ma sempre a distanza e vicini all’acqua. Proprio per loro Ngapali Beach è il paradiso: acqua calda che diventa profonda lentamente, spiaggia disseminata di scogli lisci in cui arrampicarsi ed andare a caccia di granchi, la bassa marea del mattino che lascia tante pozzanghere d’acqua in cui saltare e guardare i pesci rimasti intrappolati.
Non c’è nessun pericolo e noi eravamo sereni anche se Carlo Alberto non stava sempre davanti al nostro resort. Aveva formato con gli altri bimbi del resort un fantastico gruppetto e già a colazione spariva con loro e spesso lo dovevamo recuperare noi per i pasti e all’ora del tramonto quando continuavano la caccia ai granchi armati di torce!
E’ stata la prima volta, nei suoi 7 anni di vita, in cui ha pianto nel lasciare un luogo e con quanta disperazione! Devo dire comunque che è dispiaciuto a tutta la famiglia andarsene.
La vita a Ngapali Beach è scandita da ritmi semplici e da un clima fantastico. Fresco alla notte per cui si dorme senza aria condizionata e spesso perfino infilandosi sotto al piumino leggero, e caldo e ventilato di giorno, ma senza un briciolo di umidità che permette di stare in spiaggia tranquillamente tutto il giorno anche con i bambini.
La spiaggia regala bei momenti in tutte le ore del giorno. Abbiamo amato le passeggiate e le corse al mattino presto.
Papà facendo footing sulla sabbia lasciata compatta dall’alta marea notturna, Carlo Alberto rincorrendo i piccoli granchi per tutta la spiaggia, io ed il piccolo Diego guardando i pesci nelle pozzanghere e le piccole sculture che creavano i granchietti facendo i buchi nella sabbia per nascondersi. Ci siamo divertiti anche a vedere i fiumi formati dall’acqua ed i disegni creati sulla sabbia dal defluire dell’acqua con la bassa marea. Poi era il tempo dei bagni o di un’escursione. Pranzo leggero in riva al mare a base di pesce fresco appena pescato, ed ancora sole e bagni. Per concludere, una delle magie di Ngapali Beach: i suoi memorabili tramonti.
Da soli sarebbero bastati a giustificare il viaggio. Ogni sera diversi e struggenti. Da vivere fino all’ultimo istante di luce passeggiando e giocando.
Durante il giorno si può optare per una bella passeggiata fino in fondo alla spiaggia, dove ci sono le modeste abitazioni dei pescatori che qui hanno le loro barche. E’ bello passare un po’ di tempo a vederli tornare dal mare con le ceste piene di pescato che vengono poi portate direttamente ai ristoranti sulla spiaggia.
Uno, con pochissimi tavoli, si trova proprio davanti al piccolo villaggio di pescatori. E’ costruito su una manciata di scogli e ci si arriva tramite un pontile di legno i cui scalini sono spesso sommersi dall’acqua. Pranzando lì si ha la sensazione di mangiare in mezzo al mare.
Davanti alle capanne dei pescatori, le donne si occupano di disporre il pesce destinato all’essiccazione su grandi reti turchesi.
Una piccola escursione da non perdere è la visita all’isolotto di fronte alla spiaggia. Piccolo e verde, ha all’estremità una piccola spiaggetta bianchissima con una decina di ombrelloni di bambù dotati di tavolini e sgabelli bassi di legno.
Si va in una casupola a scegliere personalmente fra il pescato del giorno e poi te lo cuociono come vuoi. Noi abbiamo scelto la cottura alla griglia ed era tutto eccezionale. Come ha detto mio marito, il ristorante più buono e bello al mondo!
Mentre si aspetta il pranzo si può fare snorkeling partendo direttamente dal tavolo!
Un’altra escursione che abbiamo fatto è quella alla cittadina più grande della zona, Thandwe, all’apparenza poco più di un villaggio, dove vi troverete immersi in un’atmosfera d’altri tempi. Poche auto e molte strane biciclette che non avevo mai visto, con il seggiolino a fianco per il passeggero, una sorta di sidecar senza motore che sostituisce lì il classico risciò!
Le strade sono poco asfaltate e molto polverose. Le abitazioni in legno, ormai logorate dagli anni, dovevano avere un tempo una loro bellezza con i terrazzini dai parapetti intarsiati e le finestre sfiziose. Non c’è molto da fare. La bellezza del luogo sta proprio nel passeggiare per strada e visitare il mercato più grande della zona che raccoglie tutti i tipi di mercanzia, ma che ha la sua parte più bella nel settore alimentare.
Pochissimi gli Occidentali e quindi grandi sorrisi per noi, ma soprattutto per i miei figli.
In conclusione devo dire che è stata una settimana di mare perfetta grazie, a dire il vero, anche alla scelta del resort più che azzeccata. Niente di lussuoso, ma tutto accogliente e funzionante. La sua perla sicuramente il ristorante con la terrazza sulla spiaggia dove godersi ottimi pasti e aperitivi con tramonti mozzafiato.
E’ vero che Ngapali Beach dall’Italia non è un luogo facilmente raggiungibile, ma non posso fare altro che consigliarlo. D’altronde parte della sua bellezza è proprio di non essere una meta da turismo di massa. Andateci in fretta però perché stanno ampliando il piccolo aeroporto e si parla di istituire un volo diretto da Bangkok che sicuramente cambierà notevolmente le cose.
12 thoughts on “Birmania (Myanmar): bellezza e quiete a Ngapali Beach”
Wow! Non c’è altro da dire!
Hai ragione!!
Grazie per essere passata!
Favolose! Hai superato te stessa. Anche se di spalle, si coglie la sorpresa e l’ammirazione di D. L’esultanza e la felicità di CA.
È vero… per Diego sono state tante prime volte, per CA è stato divertimento di quello sano a giocare per ore solo con un secchiello per i granchi!
Viene proprio voglia di andarci subito… Mamma mia che tramonti spettacolari!!!
Io me ne sono proprio innamorata…
le tue foto sono, come al solito, molto belle..ma stavolta a rapirmi sono le immagini interiori di quel bambino disperato che piange (per la prima volta!) e che non vuole abbandonare il suo piccolo paradiso. E mi sembra di vederli anch’io quei fotogrammi che passano veloci nella sua testa, nel momento in cui inesorabilmente arriva il momento di andare.
E’ stato in effetti brutto anche per noi vederlo piangere con così tanta disperazione…
Aveva trovato un luogo incantevole dove vivere e giocare in libertà e la compagnia giusta. Sarà forse un caso che si sia divertito tanto e senza frustrazioni, ma nessuna delle famiglie presenti usava l’Ipad e telefonini per intrattenere i figli a tavola e tutti i bimbi giocavano felici intorno ai tavoli e giù nella spiaggia 🙂
Scusa la domanda stupida ma cosa si mettono in faccia le donne? Una protezione per il sole?
grazie, stupende foto come al solito!
E’ thanakha, una pasta gialla ottenuta dai rami di un albero, simile al sandalo, usata come prodotto di bellezza da oltre 2000 anni. Per ammorbidire la pelle e proteggerla dal sole e anche proprio come decorazione del viso. La usano tutte le donne ed i bambini.
bellissimo posto, bellissime foto. Vorremmo andarci a Natale. Puoi suggerirci dove soggiornare? Abbiamo anche noi un bambino di 11 anni e siamo sempre alla ricerca di posti dove lui possa stare “comodo”.
Noi siamo stati al Bayview direttamente sulla spiaggia e siamo stati benissimo. Non è il classico mega villaggio di lusso, ma si sta benissimo. C’è tutto quello che serve. Anche noi siamo stati a Natale e la temperatura era perfetta.