Eccoci al consueto appuntamento del lunedì con la mia selezione dei post più belli della scorsa settimana dai Blog Italiani nel Mondo, come sempre in ordine di uscita:
♣ “Un salto nel buio” dal blog “Madre in Italy” dal mondo
Un bel post in cui l’autrice ci racconta che si accinge a tornare in Italia dopo 5 anni di Australia. Un espatrio che è stato difficile e bellissimo insieme e che, soprattutto, l’ha fatta profondamente cambiare. Il timore più grande ora è forse quello di non riuscire più a ritrovarsi bene a vivere in Italia e di non essere capita da chi fuori non ci ha mai vissuto. Scrive:
“Vorrei poter dire di appartenere ad un posto in modo tale da poter creare dei legami profondi, non potete immaginare quante persone abbia dovuto salutare nel corso di questi anni, all’inizio era davvero difficile per me, ora invece, anche se sembra davvero brutto a dirlo, mi ci sono abituata.
Non mi aspetto che le persone in Italia capiscano tutto questo; tutto questo non lo puoi capire se non lo hai provato, se non hai messo un po’ di sogni in una valigia e sei partito in cerca di te stesso e di una vita migliore.”
♣ “Rete [a cheesy post]” del blog “Kinnamomon” da Londra
L’autrice ha una giornata un po’ storta e si trova a lanciarne un piccolo segnale su Facebook, ricevendo in cambio messaggi ed affetto da ogni parte del mondo. Riflette allora sulla vita da expat che ti toglie tanto, ma trova altri canali per supplire alle mancanze. Scrive:
“Mi piace credere che vivo all’estero non solo per costruire una carriera, e creare nuova conoscenza, ma anche per essere parte di un rete di affetti che si moltiplica, non si divide mai. E che una giornata difficile possa essere una dimostrazione di amore intercontinentale.”
♣ “Saltellare in punta di piedi” del blog “Donne che emigrano all’estero” dal Mondo
L’autrice ci racconta di come un breve viaggio l’abbia aiutata in un momento molto pesante e difficile. Di quelli dove sembrava impossibile e fuori luogo prendersi qualche giorno per sé stessa. Ed invece proprio questo le ha dato nuove energie e prospettive. Scrive:
“In questi giorni mi sono ricordata di una cosa molto importante: a volte, il miglior modo per mettere a fuoco problemi e preoccupazioni, la miglior maniera per arrivare a risolverli è prendersi una pausa. Fermarsi, chiudere gli occhi e respirare. Guardarsi da fuori per mettere a fuoco cosa ci fa star male e cosa possiamo sistemare. Ognuno con le proprie tempistiche e i propri metodi. A piccoli passi, a volte persino provando a saltellare, ma rimanendo sempre in movimento. Perché – è vero – le battute d’arresto esistono ma quella che non deve mancare mai – proprio mai – è la voglia di andare avanti.”
♣ “Il peso della distanza” dal blog “Diario dal Mondo” dall’Australia
L’autrice ci spiega quanto a volte sia difficile, nonostante sia una vita che è stata scelta da lei, vivere all’estero lontani dagli affetti importanti. Sebbene sia felice di essere in Australia e gli aspetti positivi siano maggiori di quelli negativi, spesso è comunque difficile essere quella che non c’è mai. Scrive:
“Come un vetro opaco, la lontananza sfuma e sfoca tutto. Noi siamo quelli che le notizie le sappiamo sempre dopo, quelli che mancano a occasioni importanti, quelli che ‘ti avrei invitato, ma tanto sapevo che non saresti venuta’, quelli che ‘ti avrei chiamato per dirtelo, ma col fuso da te era notte’, quelli che si sentono fuori da tutto e lontani da tutti, indipendentemente dalla distanza fisica. Perché la distanza fisica alla lunga porta a quella emotiva.”
♣ “In questo istante” del blog “Bellezza rara” dal Lussemburgo
L’autrice ci racconta che ha avuto un attimo di malinconia per la trentenne spensierata che era stata, ma subito dopo si è chiesta se a quel tempo lo avesse apprezzato o avesse più gli occhi volti verso il futuro. E allora si dice che piuttosto che rimpiangere il passato è molto meglio che impieghi il suo tempo a vivere il presente, in modo da non avere rimpianti in futuro. Scrive:
“Fra qualche anno mi mancherà questo momento che sto vivendo ora, e allora oggi non ho tempo per quella Valentina ferma in un bar di Trinidad a disinfettarsi un taglio con il rum perché in nessun negozio ha trovato l’acqua ossigenata. Non ho tempo per quelle sue risate. Per quelle sue bellissime risate.
Ne ho di meravigliose da vivere ora, adesso, qua. Risate piccine e grandi. Risate che sono tutta la mia vita in questo istante.”
♣ “Ho salutato un’amica” del blog “Un’Alessandrina in America” dagli Stati Uniti
L’autrice ci racconta del saluto ad un’amica, expat come lei, che ritorna a casa in Italia con la sua famiglia. Ricorda quando l’ha conosciuta e come ha seguito la crescita dall’essere due giovani sposi a diventare una famiglia con due bimbi. E di come si senta legata a lei nonostante d’ora in avanti sarà molto difficile vedersi. Scrive:
“Le amicizie all’estero sono diverse, sono inscindibili..anche se la vita molte volte le porta a prendere strade diverse.
Buon viaggio amica mia e grazie.”
♣ “Traguardi” del blog “La scatola di cartone” da Londra
L’autrice ci racconta che in questo periodo sente che sta vivendo come in un film, non perché stia facendo cose eccezionali, ma perché si sente appagata da come si sta svolgendo la sua vita. È orgogliosa del proprio lavoro e della sua vita londinese e questo non la fa soffermare su quelle che, a fianco della soddisfazione per altro, diventano solo piccole cose. Scrive:
“Chi guarderà da fuori non vedrà i pezzi di nastro adesivo a sorreggere qualcosa, le scatole a fare volume, le notti scomode su un materasso da cambiare, la mancanza di voglia a cucinare il pranzo per quel giorno, ma il tutto troverà, alla fine, un’armonia che inevitabnilmente creerà ammirazione o invidia, ma il mio compito non è quello di scegliere se voglio essere ammirata o odiata, ma quello di vivere la mia vita come il mio film personale, come quella storia che un giorno sarò felice di raccontare.”
♣ “Il passato in due città” del blog “Trent’anni e qualcosa” dalla Spagna
L’autrice ci racconta di una passeggiata nella città italiana dove oltre a ricordi felici ne ha di molto dolorosi. Sempre più, a distanza di tempo, riesce a godersi i primi, ma si rende conto che il proprio amore per Barcellona, città che ha scelto nella sua nuova vita, è dato anche dal fatto di non avere ricordi tristi lì. Scrive:
“Identifico momenti felici e me li tengo stretti, prima che arrivi a colpire il doloretto allo sterno che mi lascia silenziosa.
Ho mal di Barcellona, lo devo ammettere. Mi manca la città che ho eletto casa mia, dove il passato è poco e quello che c’è non punge fra le costole.”
Per oggi ho finito, buona lettura!
2 thoughts on “Top post dal mondo expat #15.2.16”
Mi piace moltissimo il tuo modo di riassumere i nostri post 🙂 grazie!
Grazie a te!