Eccoci al primo appuntamento dell’anno con i post più belli dal mondo expat. Ho due settimane da recuperare causa vacanze e lo farò in due appuntamenti vicini. Ecco la prima parte, come sempre in ordine di uscita:
♣ “Far mangiare la rabbia a Enzone” del blog “Riru Mont in Glasgow” dalla Scozia
L’autrice ci parla della rabbia che prima cercava sempre di arginare senza reagire negativamente e che invece, ora, le esce d’impeto senza tanti ragionamenti facendola accendere immediatamente. Dopo però cerca di interpretarla e darle un senso. Scrive:
“Cerco sempre dopo, quando la rabbia mi ha spopolata, di darle valore e non farla essere solo un corto circuito tra cervello e cuore, non voglio che sia brutta come il suo suono che morde e abbaia senza ragione, se deve invadermi che almeno sia giusta o abbia una spiegazione.”
♣ “La trappola dell’espatrio” del blog “Donne che emigrano all’estero” dal mondo
Una cara amica dell’autrice, expat come lei, vola a trovare un’amica che si trova ad affrontare una grave malattia. Questo la fa tornare con la mente a quando, qualche anno prima, ricevette la notizia che suo padre era morto mentre lei era lontana ed a quanto si fosse sentita inutile nel sorreggere la madre. Scrive:
“Questo è il lato più duro dell’essere Expat, per quanto mi riguarda, l’impossibilità di stare vicino alle persone care nei momenti di bisogno, è un prezzo molto caro da pagare, l’unica consolazione adesso è che non ci sono più distanze con nonno Giovanni perché lui è sempre lì con noi, tra una torta di cioccolato e l’altra, sempre pronto a fare l’occhiolino ai nipoti quando giocano a pinella.”
♣ “Il 30 sera” del blog “Bellezza rara” dal Lussemburgo
L’autrice ci racconta di come in gioventù per lei sia stata sempre più divertente e colma d’attesa la notte del 30 anziché del 31. E di come, ad inizio anno, compilasse le liste di buoni propositi. Ci racconta che ora ha imparato a non farne più e così, in questo ultimo post dell’anno vuole solo ringraziare per quello che ha avuto durante l’anno ed anche per i ricordi del passato. Scrive:
“Io questa sera non andrò a ballare da nessuna parte ma addormentandomi, un po’ penserò a quella ragazza infreddolita di fronte al Black Sun di Sestriere. E forse dirò grazie anche per tutto il divertimento che la vita mi ha regalato. Per le risate, per i baci, ma anche per gli errori e le lacrime. Perché avere dei ricordi che possono tornarti in mente senza graffiarti il cuore è una grandissima fortuna.”
♣ “Tromsø, la magica notte artica” del blog “Su al nord…dalle alpi ai fiordi” dalla Norvegia
Un post poetico su questa terra dai ritmi così diversi da quelli a cui siamo abituati fra giorno e notte. Dove ora le ore di luce sono pochissime dopo aver occupato in estate quasi tutte le 24 ore. Eppure anche questo periodo buio ha la sua magia. Scrive l’autrice:
“I locali mi dicono che il ritorno del buio è accolto con gioia quanto l’emergere della luce a primavera: il corpo assorbe le diverse energie e le dosa nel tempo. È un equilibrio strano, difficile da capire per chi vive sempre la netta separazione tra giorno e notte. Eppure, in questi giorni di notte la poesia della natura è intensa e struggente.”
♣ “A me stessa” del blog “L’angolo di me stessa” dalla Francia
L’autrice, ad un mese dalla nascita del suo terzo figlio, si trova a riflettere su quanto sia cambiata nell’affrontare questa terza maternità e pensa alla sé stessa di qualche anno prima. Non può far a meno di pensare a quanto abbia perduto dei primi anni da mamma nel cercare di essere perfetta. Scrive:
“Guardo il Francese, ripenso alle mie gravidanze, ai miei primi anni con la Belva e il Vitellino e vorrei tanto poter tornare indietro con il bagaglio di esperienza che ho ora. Mi godo ora ogni secondo, rammaricandomi di molti secondi persi in passato a lottare con la perfezione mia e degli altri.
Per oggi ho finito, ci ritroviamo a breve con una seconda selezione. Buona lettura!