Con oggi recupero tutto l’arretrato e, da lunedì riprenderò con il solito appuntamento settimanale dei post più belli dai “Blog italiani nel Mondo”. Ecco la mia personale selezione come sempre in ordine di uscita:
♣ “Remember this moment” del blog “Non si sa mai” dal Texas
Un piccolo post in cui l’autrice pensa ad una persona cara appena scomparsa. Una scritta su di una cornice ed un ricordo emerso dal passato le fanno scrivere questo:
“Ecco, ho pensato che anche le persone sono come le storie e solo se smetti di raccontarle e di ricordarle, muoiono.”
♣ “Ritorno in patria definitivo” del blog “Donne che emigrano all’estero” dal mondo
L’autrice expat in Marocco per lavoro, trova il coraggio di seguire la voce dentro di lei che cerca di farle capire che lei lì non ci sta bene, nonostante i tanti vantaggi. Così, pur senza alcuna prospettiva concreta, decide di tornare in Italia. Scrive:
“Il giorno prima di lasciare il Marocco, provai l’ebbrezza del cosiddetto “pianto di gioia”; è una sensazione strana: ti chiedi perchè piangi quando non c’è niente da piangere, eppure le lacrime scendono e il cuore batte. Sono atterrata a Malpensa con un senso di leggerezza mai provato prima.”
♣ “Cosa butti? Cosa tieni? Cosa speri?” del blog “Virginiamanda” in transito dalla Svezia a (?)
Un post un po’ diverso in conclusione al 2015 in cui l’autrice fa sia un bilancio dell’anno passato, sia un elenco non di buoni propositi, ma di speranze. Scrive:
“Spero che la distanza a cui verrà sottoposta la nostra relazione non ne muti l’essenza. Sono orgogliosa di noi, di quello che abbiamo raggiunto, della pace e senso di pienezza che proviamo quando stiamo assieme. Sono orgogliosa di come ci siamo smussati a vicenda il carattere per fare posto all’altra persona, di come ci guardiamo e di come ci sosteniamo. Non voglio che tanti giorni lontani ci rendano troppo tristi o troppo distanti anche con il cuore.”
♣ “2016” del blog “The greatest gift” dal Texas
Un piccolo post per salutare il nuovo anno nella casa di proprietà a Varsavia che ha dovuto lasciare per trasferirsi in Texas. Un breve periodo durante le vacanze natalizie che le ha fatto ritrovare il calore di casa. Scrive:
“Dentro vedo i libri, i mobili, tutto cio’ che avevamo lasciato dietro di noi, in scatoloni e magazzini, e’ tornato in questa casa. Solo le pareti spoglie provano che esiste un altro posto di cui abbiamo le chiavi, dove i nostri quadri, posters e foto sono stati la radice che ci siamo portati dietro per ricreare un po’ del nostro mondo.”
♣ “La tecnologia delle lontananze (e la poesia delle piccole cose)” del blog “Elena Torresani” da Londra
L’autrice riflette su quanto sia cambiata la comunicazione per gli espatriati di adesso rispetto ai primi emigranti. Su quanto la tecnologia abbia accorciato le distanze e di quanto la nostra generazione riesca a capirne il valore perché ha vissuto anche i tempi in cui ancora non c’era. Non si vuole dimenticare di questo valore dandogli una sua poesia. Scrive:
“Di fatto ognuno di noi ha però la responsabilità della poesia delle cose che vive.
Adoro indugiare sul valore di ciò che è “facile” (azioni ma anche sentimenti) per non lasciarle passare come se niente fosse, ricordandomi che sono un tesoro a volte inestimabile dove si annida il senso di una vita intera.”
♣ “Astrobimbe” ancora del blog “The greatest gift” dal Texas
Un piccolo post tenerissimo in cui due sorelline insonni cercano la stellina sulla quale si trova il nonno che se ne è volato via da poco:
“B. Mamma, il Sole torna sempre ogni mattino?
Si bimba, torna ogni mattino a illuminare la Terra
B. Ma il nonno non torna piu’ sulla Terra.
No amore
A. Quando arriva il Sole, il nonno va a dormire.”
Per oggi ho finito, buona lettura!
2 thoughts on “Top post dal mondo expat #28.12.15 e #4.1.16”
Questo post potrei averlo scritto io. Sono sempre stata un insicura, convinta di non piacere al mondo, con mille paranoie, ma l espatrio prima e l arrivo dei figli poi mi hanno aiutato a credere in me stessa. Ora me ne frego di cio che la gente pensa di me e faccio cio che credo giusto o che mi piace e fa star bene.
Ciao e benvenuta qui!
Scusa se rispondo solo ora, ma il tuo commento era finito nella cartella spam.
Anche a me l’espatrio ha fatto crescere veramente tanto, così come i figli!