E’ lunedì, giorno della consueta selezione dei post che più mi sono piaciuti dai Blog Italiani nel Mondo. Eccoli come sempre in ordine di uscita:
♣ “Cosa avrei detto a me stesso 20 anni fa” del blog “The Queen Father” da Londra
L’autore immagina di parlare al se stesso di venti anni prima ed il messaggio, che più sente importante trasmettere, è di non cercare per forza di mantenere amici che non capiscono la tua scelta di volere una famiglia nonostante la tua omosessualità. Non è amicizia vera quella in cui non riesci ad accettare fino in fondo le scelte di un altro ed esserne felice per lui, nonostante quello sia assolutamente e senza dubbio quello che lo rende felice. Inutile cercare di mantenere l’amicizia nella speranza che prima o poi capiscano continuandoti a vederti contento. E’ energia sprecata che è meglio impiegare in altro. Scrive:
“Tu continui a far del tuo meglio ogni giorno, e ti illudi che la felicità della tua famiglia possa parlare da sola a queste persone, ma purtroppo non basta, perché quello che loro continuano a vedere è solo un pallido tentativo di imitare la famiglia vera.
Quella loro.”
♣ “Parlando di felicità” dal blog “La scatola di cartone” da Londra
L’autrice si ferma in un giorno qualunque a pensare veramente a quelli che sono i suoi sogni per il futuro e si rende all’improvviso conto che non sta affatto andando in quella direzione. Inutile raccontarsi scuse, trovare giustificazioni e rimandare certe decisioni, è ora di rendersi conto che per i sogni bisogna certo camminare molto, ma la strada per raggiungerli deve essere il più possibile quella giusta. Scrive:
“Nel corso della mia vita non voglio conquistare il mondo, mi basta una casa con un rettangolo di terra in cui piantare un albero di limoni. Se possibile mi piacerebbe avere una barchetta, anche a remi, per andare a largo e vedere il mondo da un’altra prospettiva, una volta ogni tanto. Vorrei vivere vicino al mare e giocare a fare i castelli di sabbia con eventuali figli. Tutto il resto è nebbia.”
♣ “Tra la fine e il principio” del blog “La Tana Africana” dalla Costa d’Avorio
Per l’autrice e la sua famiglia è arrivato il giorno dell’addio alla Costa d’Avorio ed il ritorno in Italia. In questo bellissimo post ci racconta le sue ultime sensazioni nel lasciare il paese che li ha accolti per 4 anni e che tanto l’ha fatta cambiare, in meglio. Scrive:
“Questo posto del mondo, un posto che non ho scelto, un posto che mi è capitato tra capo e collo in un caldo giorno di fine luglio di quattro anni fa, mi ha dato tanto, ma ha voluto il suo prezzo. A volte caro, a volte meno. Ma è un prezzo che sono sempre stata contenta di pagare, certa che da questa esperienza ne sarebbe venuto qualcosa di buono. Ne sono venute tante, di cose buone.”
♣ “Finito” del blog “Sogno Australiano” dall’Australia
Per l’autrice si chiude per il momento il “sogno australiano” e la permanenza a Melbourne, la città che sente essere il suo posto nel mondo. E’ sull’aereo che la porterà per una vacanza a Bali, prima di ripartire per la nuova destinazione in Scozia. In questo post ci racconta le sue emozioni e sentimenti mescolandoli al ricordo degli ultimi giorni in Australia, i posti visti, gli amici salutati. E anche le sue lacrime, attese con consapevolezza ed ora arrivate. Scrive:
“E così ho pianto, ma da sola, che fa brutto.
Cercando di fermare le lacrime che rigavano le guance in mezzo a persone che si sono conosciute sull’aereo e si raccontano sorridenti.
Mi sento proprio cretina.”
♣ “Auguri” dal blog “Non pasa nada, mama” dalla Spagna
L’autrice compie gli anni e fa un piccolo bilancio di quelli che sono i suoi pensieri attuali. Un bilancio pieno di consapevolezza anche se spesso in bilico fra la voglia di seguire ancora i sogni e la ricerca della stabilità. Consapevolezza che i desideri possano cambiare con il trascorrere del tempo ed elasticità per saper accoglierli e viverli. Consapevolezza data sicuramente anche dall’avere un figlio da crescere. Scrive:
“A 37 anni sento d’aver perso del tempo. Soprattutto prima di mio figlio. Ho perso occasioni, viaggi, progetti. Non capisco perché li ho persi. Visto che con mio figlio non posso permettermi di perdere tempo. E allora ringrazio che lui sia entrato nella mia vita, forse senza di lui sarei ancora qui a perder tempo.”
♣ “Lezione di yoga, lezione di umiltà” del blog “La casa nella prateria” dalla Francia
L’autrice, insegnante di yoga, ci spiega che una delle cose che ha appreso praticandolo ed insegnandolo ai bambini, è che lo yoga spinge a ridimensionare il proprio ego e ad accettare che come si hanno delle qualità che altri non hanno, ne esistono però altre che siamo noi a non avere. Rinunciando a quell’idea di perfezione che abbiamo spesso quando facciamo le cose e che ci fa male. Scrive:
“Sono l’insegnante, ma sto lavorando per riuscire a praticare una posizione che quasi tutti i miei allievi padroneggiano alla perfezione. Mi tocca mettere da parte l’ego, respirare profondamente e armarmi di pazienza. Anche questa è stata una lezione di vita: la perfezione, che da sempre rincorro, non esiste. Quando mi sono autorizzata a non essere “perfetta” il mio corpo ha smesso di ostacolarmi.”
♣ “Vacanze in Italia” del blog “Living in San Francisco: that’s culture shock!” dalla California
L’autrice è in vacanza in Italia dopo due anni e, per la prima volta, suo figlio nato in America, è con lei. In questo post cerca di mettere ordine nelle emozioni e sensazioni provate nelle prime tre turbinose settimane. Un pieno di impegni e spostamenti, ma soprattutto un pieno di affetto a cui non erano più abituati e che fa riflettere molto:
“Si sovrappongono così le mie due vite: quella italiana e quella californiana e faccio ancora fatica a mettere a fuoco un’immagine… mi fanno male gli occhi.
E mi rendo anche conto di quanto sia solitaria la nostra vita in California, segnata da qualche amicizia che conta sul serio e da diverse conoscenze. E’ essenzialmente una vita a tre la nostra…”
♣ “”Vuoto” cercasi” del blog “La vita a modo mio” dalla Svizzera
L’autrice è al mare e si rende conto che pur nel non fare niente di particolare, anzi proprio in quello, risiede il segreto per stare meglio. Perché questa società ci ha insegnato a riempirci la vita di tante, troppe, attività. Scrive:
“Da anni conosco la soluzione, la pronta risposta a (quasi) tutti i mali: il meraviglioso VUOTO che abbiamo perso per strada in non so quale stadio della presunta evoluzione, perché secondo qualche genio dell’ultima ora, il vuoto era il Male, l’inferno a cui sfuggire a costo della vita.“
Per oggi ho finito, buona lettura!
2 thoughts on “Top Post dal mondo expat #29.6.15”
Grazie! Mi fa piacere essere tua ospite qui oggi! =)
🙂