Incredibilmente, nonostante i bimbi siano a casa da scuola per le vacanze di fine trimestre, riesco a segnalarvi lo stesso la mia selezione dei post più belli della scorsa settimana dai “Blog Italiani nel Mondo”. Questo grazie anche ai tanti expat che sono in movimento per rientrare in Italia per Pasqua o per una piccola vacanza ed hanno quindi scritto poco riducendo il tempo che dedico a leggerli. Per fortuna avevo dimenticato di farvi la segnalazione di un post bellissimo la scorsa settimana, altrimenti la selezione di oggi sarebbe stata piuttosto scarna! Ecco i post che più mi sono piaciuti, come sempre in ordine di uscita:
♣ “C’era una volta” del blog “Amiche di fuso” dal mondo
Un post bellissimo e commovente che non può non toccare le corde di chi si trova a vivere all’estero. L’autrice ha conosciuto la storia di un’italiana immigrata in Australia durante una visita al Museo dell’Immigrazione di Melbourne, sua città d’adozione, ed ha avuto subito la sensazione che la donna che era dietro a quelle fotografie ed a quelle parole, fosse una persona speciale. Si è data da fare per trovarla e chiederle un’intervista. Ne è nato un bellissimo racconto frutto dell’incontro di una donna che narra con passione ad una propria connazionale la sua storia e un’ascoltatrice emozionata che accoglie le sue parole come un dono ed un insegnamento. Perché in fondo è bello sapere che qualcuno prima di te, quando le difficoltà erano ancora maggiori, ce l’ha fatta a realizzare quello che è il tuo stesso sogno. Ed è ancora più bello se davanti a te ti trovi una persona ugualmente entusiasta della vita per la quale ha lottato, ma che ancora, dopo tanti anni, conserva gelosamente i ricordi legati alla sua patria ed alla sua famiglia. Scrive:
“Non a caso, la prima lettera ricevuta dai genitori la conserva come fosse un cimelio e posso garantirvi che non sembra aver visto passare un solo giorno.
Vorrei potervela far toccare perché racconta una storia antica e bella. Due fogli di carta velina scritti avanti e indietro, per economizzare la spesa di quell’invio, con l’inchiostro blu e la bella scrittura che si confonde e mischia in quel fiume di parole necessarie e tanto attese.”
♣ “A trip down memory lane” del blog “Baby at the city” dal Texas
Per l’autrice e la sua famiglia sono gli ultimi giorni prima di rientrare in Italia perché il loro periodo di espatrio sta per finire. Le sue sono parole già malinconiche per un’esperienza che, nonostante le difficoltà iniziali, li ha visti crescere tanto come persone singole e, soprattutto, come famiglia. Scrive:
“Abbiamo sfidato la solitudine, che, a tratti, è stata inevitabile. Abbiamo imparato a stare con noi stessi e tra di noi, bastandoci come se fossimo la migliore compagnia del mondo e, anzi, imparando che siamo più che abbastanza.”
♣ “Il concerto di Primavera” del blog “Valeriascrive” dagli StatiUniti
Un post brevissimo che ci trasmette con poche frasi il disagio e la tristezza che assalgono quando gli occhi di un bambino non possono essere pieni di spensieratezza. Scrive:
“E oggi sono andata ad ascoltare il concerto di primavera a scuola di mia figlia. Lei era la seconda da destra, indossava un vestitino rosso, e aveva gli occhi pieni dell’innocenza e della leggerezza e delle spensieratezza che un bambino merita di avere”
♣ “Morire di cultura” del blog “La tana africana” dalla Costa d’Avorio
L’autrice scrive questo post dopo la strage di studenti cristiani in Kenia e non può far a meno di pensare che quei ragazzi condividevano lo stesso approccio alla cultura con quelli che sono i compagni di scuola dei suoi figli. Perché appartenenti entrambi ad una generazione africana che cerca di emanciparsi proprio studiando e che capiscono per questo il grande valore di ciò che in Occidente è dato ormai per scontato. Scrive:
“Io li vedo, quei ragazzi, tutti i giorni.
Li vedo avere rispetto per quello che viene loro offerto, un rispetto che viene anche dal ricordare che magari il nonno non sapeva scrivere il suo nome, e ne soffriva.
Li vedo essere orgogliosi di far parte di una scuola.
Li vedo pensare ad un libro di scuola come a due ali per poter scegliere, un domani, la propria rotta.”
♣ “Il mio compleanno. Un pretesto per tornare” del blog “Il frutto della passione” dal Brasile
Un post di grande sincerità da parte di un’autrice che ci ha sempre aperto il suo cuore raccontandoci non solo il suo bellissimo percorso di madre, ma anche le sue paure, le sue mancanze ed i suoi pensieri più intimi. E che lo fa ancora una volta, nonostante le sue siano anche confidenze scomode da mettere nero su bianco. In tutto ciò che sta imparando a conoscere di sé stessa c’è una sola certezza. Scrive:
“Mio figlio, la mia ancora di salvezza. La mia unica certezza, in un mare molto spesso mosso. Non quello della mia città, che giace calmo a mio dispetto e che mi cura l’anima, ogni giorno. Il sale della mia vita che, insieme al sole, rendono la mia vita un po’ più leggera. Abitare in un posto dove è sempre vacanza, fa questo effetto ed io sono grata a questa città, per tutta la luce che quotidianamente riflette in me, per il calore che non manca un solo giorno dell’anno.”
Per oggi ho finito, buona lettura!