Eccoci al consueto appuntamento con i post più belli della scorsa settimana dai Blog Italiani nel mondo, come sempre in ordine di uscita:
“Tempo di trasferirci: la gestione delle emozioni” del blog “Amiche di fuso” dal mondo
L’autrice, prossima ad un nuovo trasferimento in Svizzera con la sua famiglia, ci racconta le emozioni del momento e quanto sita capendo che è importante farle uscire fuori, sia per lei che per i bimbi. Scrive:
“Non è mai troppo tardi (o troppo presto, nel caso dei bambini) per imparare a dar spazio alle proprie emozioni, anche quelle che ci spaventano un po’ (che poi la verità è che la sottoscritta è una superemotiva eh, però forse per progettermi/ci mi stavo trattenendo un po’ troppo) … proprio perché voglio che i miei bambini siano i primi a vivere le proprie emozioni senza sentirsi sbagliati o in colpa, per poi affrontare con entusiasmo anche la gioia per la nuova avventura che li aspetta…”
“Bruxelles” del blog “viaggio 922” dalla Francia
Dopo gli attentati di Bruxelles, l’autrice ci parla di come, quando ci viveva, questa città non le piacesse e non riuscisse a sentirla casa. Solo negli anni a seguire, tornandoci spesso per lavoro, si è sempre sentita accolta al meglio come se Bruxelles cercasse di farsi vedere sotto la luce migliore dopo la lontananza da essa. Scrive:
“Allora è difficile far capire agli altri cosa ci sia a Bruxelles che ci tiene legati ad essa per sempre, nonostante sia disorganizzata, incasinata e senza una vera identità, perché non lo sappiamo nemmeno noi. Sappiamo solo che, nonostante tutto, lei sarà sempre pronta a mettercela davvero tutta per farci sentire a casa.”
“Greta ed i suoi 4 anni in Australia” dal blog “Donne che emigrano all’estero” dal mondo
L’autrice ci racconta che per lei è arrivato il momento di rientrare dopo 4 anni in Australia e traccia un bilancio che è assolutamente positivo perché le tante esperienze fatte le hanno aperto mentalmente nuovi orizzonti. Scrive:
“Tra qualche mese lascero’ l’Australia, Bondi Beach in particolare, perche’ il momento per partire di nuovo e’ arrivato e con me portero’ il bagaglio piu’ pieno e pesante di sempre: le mie esperienze. Ho decisamente raggiunto l’obiettivo che avevo fissato prima di partire, imparando cose nuove e aprendo la mia mente a nuovi modi di pensare.”
“Domande e pensieri di una expat” del blog “Donne che emigrano all’estero” dal mondo
Un post in cui l’autrice racconta che, nonostante sia expat da 8 anni e grazie a questo sia veramente cresciuta come persona, continui a vivere come in uno stato di sospensione dove non mancano mai dubbi sul futuro. Il pensiero va soprattutto alla figlia. Scrive:
“Poi ancora mi chiedo se è in questa città che voglio continuare ad educarla e vederla un giorno farsi adulta.
Mi chiedo se come madre expat sarò abbastanza brava a trasmetterle le mie radici, la cultura e la storia di un paese che non leggerà o apprenderà sui libri di scuola.”
“La pazienza indiana” dal blog “Donne che emigrano all’estero” dal mondo
L’autrice ci racconta che la cosa più importante che ha imparato vivendo in India, è esercitare l’arte della pazienza, una virtù indispensabile in quel difficile paese. Non solo per poter riuscire a vivere lì, ma anche per capire meglio sé stessa. Scrive:
“Ma ciò che ho imparato maggiormente sulla pazienza è che ti insegna ad ascoltare: il tuo io in primis e poi anche gli altri. Perché guardarsi dentro e sviscerare ogni possibile sfaccettatura di quello che portiamo con noi, nel nostro cuore, nella nostra anima, richiede forza e coraggio ma queste due caratteristiche non sono sufficienti se non si ha la pazienza di farlo con i tempi giusti, nel modo giusto, di rialzarsi ancora e ancora dalle infinite cadute in cui incapperemo. ”
“Il barattolo della gratitudine” del blog “Riciclattoli” dalla Svizzera
L’autrice ci parla di un piccolo esercizio quotidiano che ha iniziato a fare ora che sta vivendo i difficili inizi di un nuovo espatrio: riempire un barattolo con foglietti con descritte le cose positive della giornata. Un esercizio molto utile anche per sviluppare la gratitudine nei propri figli. Scrive:
“Riempire il barattolo è un gesto semplice ma ti permette di riflettere su quello che hai, più che su quello che ti manca, sui tuoi traguardi, piccoli e grandi e ti ricorda quanto è importante dare a tutto questo il giusto valore, per te stesso, prima di tutto.”
“Quei chilometri che ci dividono” del blog “My social travel” dalla Germania
L’autrice riflette sui chilometri che l’hanno divisa, già durante l’Erasmus che fece in Spagna ed ora nel suo espatrio in Germania, dalla famiglia e dagli amici. Chilometri che fanno male, ma che in fondo ci aiutano anche a capire ciò che è importante. Scrive:
“A volte è difficile, sopratutto all’inizio, ma quello che fanno, questi chilometri, è renderci più forti. Ci fanno capire quali sono le cose essenziali della nostra vita, eliminare il superfluo. E ci fanno sentire molto più vicini alle persone che ci stanno davvero a cuore.”
“2×4 fa più di 96” del blog “Riru Mont in Glasgow” dalla Scozia
L’autrice ci racconta al suo modo scherzoso e poetico insieme cosa è per lei ogni ritorno in patria: un tornare da persone molto amate e che la fanno sentire amata. Scrive:
“Tornare sarebbe solo arrivare senza nessuno ad aspettare, invece io torno sempre, ho la fortuna di amici resistenti e di una mamma che chiede ancora cosa vuoi che ti prepari.”
“Sostiene Pereira” del blog “Au vent Mauvais” da Parigi
L’autrice ci racconta di un viaggio di fine estate in Portogallo a cui non aveva avuto ancora modo di pensare risucchiata da una nuova vita a Parigi. Ora, la lettura di Tabucchi, le fa provare malinconia per la poesia che l’ha avvolto. Così come poesia sono le parole dell’autrice. Scrive:
“Il Portogallo è stato una parentesi irreale tra una partenza e l’altra, venti giorni di viaggi, treni regionali, azulejos, sardine, oceano, luna blu, fado, fiumi, porto. Tornata a casa, non ho nemmeno fatto in tempo a svuotare le valigie, a soffiare via la sabbia dai libri, a segnare sulla guida cosa avevo scoperto. Di capire cosa avessi perso e cosa avessi finalmente guadagnato. Un nuovo decollo, una nuova vita improvvisa si faceva già largo senza chiedere il permesso.”
“How I met my brother” del blog “Alice e la bestia” dalla Francia
L’autrice ci rivela che la mamma biologica del suo bimbo ha avuto un fratellino che, questa volta, rimarrà con sua madre. E io trovo bellissimo che stia facendo di tutto perché il suo bimbo sappia di avere un fratello e che il suo pensiero vada anche alla sua vera mamma. Scrive:
“Pensa che sara’ bello per la mamma biologica poterli vedere assieme, questi suoi figlioli, uno biondo e uno bruno.
Pensa che per lei sara’ bello e dolce e triste vedere questa sorta di sliding doors, questo mondo che avrebbe potuto essere dello Gnomo e che purtroppo ha perso, sebbene ne tenga ancora per fortuna un pezzetto stretto stretto nella mano (l’ha perso per poi trovare altro, certo, per poi trovare lei e il Grinta, certo, ma era ed e’ comunque, per lui, una perdita enorme).”
Per oggi ho finito, buona lettura!
Immagine presa da qui
4 thoughts on “Top post dal mondo expat #11.4.16”
Ora ho aperto dieci schede per leggere tutti questi articoli 😀 ce la farò 🙂 grazie per i preziosi suggerimenti!
Questa settimana la rassegna era in effetti corposa! 🙂
Grazie a te per essere passata!
Che bello essere in questa lista. Un grande abbraccio xx
Se tu scrivessi di più ci saresti molto spesso! Un abbraccio grande anche a te