Eccoci al consueto appuntamento del lunedì con la mia rassegna dei post più belli della scorsa settimana dai Blog Italiani nel Mondo. Una rassegna ricca e corposa, come sempre in ordine di uscita:
“Quando i figli diventano grandi” del blog “La casa nella prateria” dalla Francia
È giunto il tempo della prima vacanza senza genitori per i due figli grandi dell’autrice che ci racconta come, ancora una volta, hanno mal previsto quale sarebbe stata la reazione dei due ragazzi così diversi fra loro per carattere. Scrive:
“Ancora una volta, come accade ormai da tredici anni e come accadrà per il resto della nostra vita, i nostri figli ci hanno insegnato che la nostra posizione di genitori non ci rende onniscienti.”
“Quel sentimento che piano, inconsapevolmente, inizierò a chiamare Italia” del blog “Storia di una mamma italiana emigrata all’estero” dalla Germania
L’autrice sta per tornare in Italia per le vacanze nella sua zona d’origine. Quest’anno ad attenderla ci sarà la tristezza di un mare inquinato, che la farà sentire ancora più certa della sua scelta di andarsene altrove. Ma là ci saranno comunque i suoi affetti e quella libertà di parlare nella propria lingua che, altrove, ti mancherà forse per sempre. Scrive:
“Voglio riscoprire quel sentirsi a proprio agio, sganciarmi dallo sforzo interpretativo di ogni parola, capire finalmente senza impegnarmi, prendendomi finalmente parole piene.
Comunicare realmente, spontaneamente.[…]
Nessun paese al mondo, esclusa l’Italia, potrà mai darmi le stesse possibilità d’espressione, di libertà emotiva che quel paese riesce a restituirmi.”
“Storie di una ferrovia” del blog “Au vent mauvais” dalla Francia”
Un bellissimo post in cui l’autrice, pugliese, ci racconta cosa era per lei viaggiare in treno nel suo Salento. Piccoli spaccati della vita del sud che scorre spesso lungo le rotaie. Scrive:
“Prendere il treno nel Salento è una predisposizione dell’anima. Sceglierlo di proposito, poi, negandosi alle mostruose corriere e alle automobili personali, è quasi una filosofia di vita. Perché sul treno è più facile leggere, e c’è più spazio per le gambe, anche se d’estate, nei vecchi vagoni delle Ferrovie Sud Est, le cosce restano incollate sui sedili di pelle e il gancio per fermare la tendina della finestra spesso è rotto e il vento te la fa svolazzare sulla testa. ”
“Andata e ritorno: destinazione casa” del blog “Senza zucchero” dalla Svizzera
Un ritorno di pochi giorni in Italia, nella sua Napoli. Pochi giorni che portano comunque all’autrice quella vena di malinconia che gli expat capiscono bene e che, quando si ha a che fare con una città come Napoli, si carica ancora più di significato. Nonostante sia convinta delle sue scelte. Scrive:
“Quel tempo che è sempre troppo poco e che si riempie di significato anche nei gesti più semplici.
Un ritorno ad una quotidianità passata che nella realtà non lo è più.
Un amico che ti chiede sottovoce perché non torni a vivere in Italia è un tuffo al cuore troppo grande per trovare le parole giuste, per rispondere con razionalità.”
“Momenti” del blog “Mammacongelo” dal Canada
L’autrice è a pochi giorni dal parto della sua bimba e, in questo post molto tenero, ci racconta le sue emozioni del momento. Scrive:
“Ci sono momenti, quando sono da sola, in cui ripenso ad un anno fa, a quella gravidanza andata male, al dolore ed alla tristezza provata in quel periodo. Mi sembrano momenti lontanissimi, temporalmente ed “umoralmente”. Non è più tempo di pensare al passato, ora è il momento di pensare al futuro.
Un futuro a quattro cuori.”
“Il presente in terra straniera” del blog “Migrants for love” dall’Australia
L’autrice ci racconta di una sua amica inglese che, pur essendo realizzata nella sua nuova vita australiana, non riesce a non pensare alla sua Inghilterra ed a vivere troppo in funzione dei suoi ritorni in patria. Ci dice come per lei sia stato invece necessario imparare a viversi il presente dove si trova, senza cedere troppo alla malinconia. Scrive:
“Essere nel presente per me non vuol dire dimenticare quello che ho lasciato, i ricordi sono importanti e continuo a far piani e sognare estati europee ma quando questi pensieri mi impediscono di vivere la mia vita qui in maniera appagante, quando mi bloccano dal fare quello che e’ improntante perché “in Italia sarebbe diverso, meglio, più interessante, più facile…” allora mi fermo un attimo. Prendo qualche minuto per riportare la mia mente nel presente e tutto quello che questo presente mi offre.”
“L’amica della sposa” del blog “50 sfumature di mamma” da Panama
L’amica, con cui l’autrice ha convissuto l’adolescenza, si sposa e lei ci descrive quella che era, ed è ancora nonostante tutto, la loro amicizia e quel periodo passato in simbiosi. Scrive:
“Quell’età meravigliosa in cui tutto ti sembra possibile, in cui la mattina ti svegli con quel nodo allo stomaco perché non sai cosa ti succederà ma sicuramente sarà bellissimo, forse Mariano mi parlerà, andiamo a vedere la partita del Santa Lucia, diamoci un soprannome, inventiamo una canzone, teniamo un diario segreto.”
“Nizza nel cuore” sempre del blog “Migrants for love” dall’Australia
L’autrice ci racconta cos’è per lei Nizza. L’aeroporto più vicino alla sua cittadina italiana d’origine che, nella sua vita expat, è diventato il porto d’arrivo a casa, il luogo dove andava a respirare ossigeno da adolescente per uscire dal provincialismo della sua città, il luogo che le ha aperto la mente. Scrive?
“Nizza e’ nel mio cuore e oggi voglio ricordare tutti i momenti passati per le sue strade, tutte le emozioni vissute, perché a Nizza ho scoperto il mio desiderio di viaggiare, conoscere gente diversa, esplorare il mondo. Perché Nizza e’ stata la mia rampa di lancio e rimarrà sempre il mio punto di arrivo.”
“I only want to see you laughing in the purple rain (Cit.)” del blog “Hopeless Wanderer” dalla Germania
L’autrice è scossa dagli ultimi avvenimenti a Nizza ed in Turchia e riflette su quanto sia necessario sentirsi fortunati nel godere anche delle cose semplici ed andare avanti nel continuare a viverle. Scrive:
“E di questo sono profondamente grata. Di poter ancora camminare, correre, andare a concerti, respirare, amare. Ognuna di queste cose è un regalo prezioso che – anche per chi se lo è visto strappare – intendo coltivare. Insieme alla speranza che un mondo migliore prima o poi sia possibile.”
“In Nuova Zelanda si vive bene” del blog “Donne che emigrano all’estero” dal mondo
Un bel post in cui l’autrice ci racconta perché le piace vivere in Nuova Zelanda, nonostante le problematiche presenti. Perché in fondo ovunque ce ne sono e tutto sta in come ci si predispone al nuove paese ed a cosa si è disposti a vedere davvero. Scrive:
“Io in Nuova Zelanda ci vivo bene, magari non lo dicono tutti, ma che importa, dopotutto ognuno ha il proprio mondo, ognuno vede attraverso le proprie lenti, ognuno vive secondo le proprie aspettative e guarda le stelle vedendo però solo quelle che la propria mente riconosce.”
Per oggi ho finito, buona lettura!
4 thoughts on “Top post dal mondo expat #11.7.16”
Grazie Federica per aver incluso il mio post.
Mi piace moltissimo questa tua rubrica: mi dai sempre tanti spunti di lettura interessanti.
Un abbraccio,
Francesca
Grazie! Mi fa sempre piacer offrire e condividere spunti di riflessione
un abbraccio anche a te!
Bellissimi i post che hai scelto! Mi piace sempre tanto questa tua rubrica
Grazie Drusilla! Ti dirò che ultimamente gli expat sono proprio ispirati. Ci sono sempre tanti bei post!
un abbraccio