Eccomi con una nuova selezione dei post più belli dai Blog Italiani nel Mondo, come sempre in ordine di uscita:
“Di quando i no sono in realtà dei sì” del blog “Amiche di fuso” dal mondo
L’autrice ci racconta di come, la notizia che forse debba licenziarsi da un piccolo impiego per questioni di tasse, l’abbia fatta riflettere sul fatto che spesso accettiamo dei lavori pur non amandoli. E che quindi rinunciarvi non debba in realtà costituire un problema, ma quasi un dono per capire che è meglio rivolgere le nostre energie ad un progetto a cui teniamo davvero e che è il nostro progetto. Scrive:
“Più di tutto c’è la scusa del “potrei fare meglio e di più”, del “non sono ancora brava abbastanza”. La verità è che di fronte a un nuovo progetto il senso di inadeguatezza a volte ci blocca e sotto la mera apparenza del perfezionismo, del confronto, si nasconde la paura. L’insicurezza, il senso di inadeguatezza, la sindrome dell’impostore, chiamiamola come vogliamo.”
“Libere di scegliere” del blog “Bellezza rara” dal Lussemburgo
L’autrice prende spunto da alcune critiche ricevute dal libro “Storie della buonanotte per bambine ribelli” per dirci che non crede che un libro possa influenzare l’educazione di una bimba. È solo un piccolo passo che andrà ad unirsi a tutto ciò che noi genitori cercheremo di trasmetterle. Ma che questo non determinerà come sarà nella sua vita. Perché a questo concorreranno tanti altri elementi che non dipendono da noi. La cosa più importante sarà quindi trasmetterle la consapevolezza che sarà libera di scegliere. Scrive:
“Per questo credo che la libertà sia l’ingrediente fondamentale di una coppia: perché non ho un’idea precisa di cosa voglio che diventino, non so se diventeranno grandi scienziate o se avranno un carretto per vendere gli hot dog per strada (che è l’attuale sogno di Guia), se si sposeranno e faranno cinque figli oppure rimarranno single a vita: io voglio solo che conoscano la vera, profonda libertà, quella libertà che è ancora più libertà se rispetta le libertà degli altri.
In fondo voglio solo che crescano libere di scegliere.”
“La distanza è la verità” del blog “Ma che davvero?” da Londra
L’autrice ci racconta come, la distanza che ha messo fisicamente dalla sua vita italiana, l’abbia aiutata con il tempo a capire meglio il suo passato ed il perché di alcune parti di sé stessa. E su questo è un po’ come se si stesse ricostruendo, piano piano, ma lavorando su tante cose. Scrive:
“Vivo in un posto strano, che probabilmente è anche un cantiere: è incasinato e potenzialmente pericoloso, non ci sono misure di sicurezza, c’è sempre qualche vecchio che ti dice cosa fare, sembra in costruzione da una vita ma in fondo c’è la fervida speranza che ad un certo punto tutto sarà finito e a posto, e sarà bellissimo.”
“Ribellarsi alla gravidanza perfetta” del blog “Donne che emigrano all’estero” dal mondo
L’autrice ci racconta come, la notizia di aspettare un figlio, non sia stata per lei così bella come ci si aspetterebbe. È prevalsa la paura di non poter rinunciare al proprio egoismo ed a essere responsabili di una nuova vita. Parlandone però lei è riuscita a provare l’amore per suo figlio e vuole rassicurare tutte le donne che non sentono un forte istinto materno e dir loro di non sentirsi in colpa perché può succedere. Scrive:
“Con questo mio post, vorrei anche sdoganare l’idea di donna incinta sempre felice e sorridente. La maternità è un grande cambiamento ed è ben lontana dall’essere tutto rose e fiori. Non abbiate timori, non sentitevi giudicate. Ci sono donne con un’indole più incline al diventare madri, altre le cui priorità sono altre. Va benissimo, però parlatene e non tenetevi tutto dentro! ”
“Vacanze a San Francisco” del blog “Living in California: that’s culture shock!” dalla California
L’autrice torna in vacanza a San Francisco per la prima volta dopo averla lasciata per trasferirsi a Los Angeles. Insieme alla gioia di ritrovare i luoghi che ha tanto amato e che l’hanno vista anche diventare mamma, sente però anche una forte malinconia. Che l’aiuta però finalmente a capire che deve voltare pagina fino in fondo. Scrive:
“La ritrovo senza le chiavi che potrebbero restituirmi la mia vita lì dentro… e all’improvviso diventa chiaro che io, a San Francisco, ora sono solo un ospite. Un ospite innamorata, che ha fatto di questa città la sua seconda casa, ma che poi l’ha persa quella casa e ora deve fare i conti con questa amara verità.”
“La gioia per le piccole cose” del blog “50 sfumature di mamma” da Panama
L’autrice ci fa notare che, troppo prese dalle cose da fare e programmare, molto spesso ci dimentichiamo di godere della bellezza delle piccole cose giornaliere che sono nella vita di ognuno di noi. Pensiamo sempre a ciò che deve ancora venire e a ciò che manca e così facendo ci perdiamo quello che rende la nostra vita più meritevole di essere vissuta. Scrive:
“Prendiamoci tutto il bello.
E per prenderlo, basta aprire il cuore. Le piccole cose sono lì, tutte per noi, e nessuno ce le toglierà, nemmeno il dolore più grande.”
Per oggi ho finito, buona lettura!