Ecco una nuova selezione dei post più belli dai Blog Italiani nel Mondo, oggi particolarmente bella!
Come sempre in ordine di uscita:
“Effetti collaterali” del blog “Diario dal mondo” dall’Australia
Un articolo molto interessante in cui l’autrice mette nero su bianco gli effetti collaterali e difficili del vivere a migliaia di chilometri di distanza dalla propria famiglia d’origine. Come non esserci mai quando invece dovremmo proprio esserci. Scrive:
“E così le visite sono rare, e la lontananza dalla famiglia e dagli amici comporta non esserci nelle gioie e nei dolori; non poter vedere crescere fratelli, nipoti, cugini; perdersi eventi importanti nella vita di amiche di una vita… Significa essere quella “che non c’è mai”, quella che manca sempre nelle foto, quella che vive momenti imperdibili attraverso le foto degli altri…”
“Non Plus” del blog “Virginiamanda” dall’Australia
L’autrice ci racconta che ha vissuto un momento in cui si è sentita esattamente dentro al film di Amélie, ma è stato solo un istante. Perché lei è cambiata e cresciuta e ha superato quella fase in cui si immedesimava in quel personaggio e si sentiva come lei. Scrive che ha imparato tanto altro come:
“Che l’autunno non mi porta per forza malinconia, che nella vita ad un certo punto si cresce e semplicemente, si iniziano a scendere e salire scale tutti i giorni, a passare dietro il tizio delle previsioni del tempo, a tornare a casa tardi, a trovare il proprio posto nel mondo senza che questo significhi averlo per forza trovato geograficamente.”
“Ode alle prime volte” del blog “Amiche di fuso” dal mondo
Un post molto bello in cui l’autrice ci racconta di come, nonostante la fatica che comporta ogni volta cambiare città, nazione e vita, ciò la stia anche facendo crescere molto come persona. Costringendola sempre a nuove sfide lontano dalla sua confort zone. Senza mai quel punto di arrivo che la farebbe sentire annoiata e senza stimoli come accade a persone in patria che hanno già raggiunto un certo status e si sentono privi di energia e nuova carica. Scrive:
“Allora ringrazio in cuor mio l’espatrio che ci regala nuove sfide da affrontare insieme, la capacità di guardare avanti con progettualità e flessibilità, di reinventarsi e crescere di continuo. Nonostante la fatica, che quest’anno nel mio caso si fa parecchio sentire, sono grata di questa opportunità: e non parlo tanto di opportunità lavorative ed economiche (anzi), ma la grande palestra di vita che mi ha dato modo negli anni di mettermi sempre in gioco e continuare a crescere come persona, insieme ai miei figli e alla mia famiglia, ma anche da sola, come donna e come essere umano. Che mi ha regalato una grande visione laterale delle cose.”
“Amicizie che attraversano vite” del blog “I Cerruti in India si trasferiscono negli States” dalla California
Il diploma della figlia ed una lettera ricevuta dall’amico del padre che non c’è più, portano malinconia mista a gioia all’autrice. Non solo perché il genitore non può essere accanto a loro, ma perché pensa con tristezza agli amici che rimangono quando i loro affetti se ne vanno via per sempre. Scrive:
“La vita è così… adesso sorrido, rido, guardo su e mi dico che forse, magari, quel gruppo di ex bambini ed ex ragazzi, sono li, seduti e guardano giù e si godono noi e la nostra giornata di graduation qui a Los altos California, e magari ripensano allegramente ai loro balli dei 18 anni, alle emozioni della maturità, alla vita vissuta quaggiù, il cui senso è rinchiuso proprio in un nipote che diventa gande che stringe tra le mani un suo primo diploma e che vive oltre 60 anni dopo le stesse emozioni che hanno vissuto loro, con amici che spero rimarranno per la vita, anche se sparpagliati da una parte all´altra del mondo!”
“Futuro? Ho davvero smesso di pensarci?” del blog “Donne che emigrano all’estero” dal mondo
L’autrice ci racconta il suo percorso di vita che l’ha portata a fare una vita da formica a Londra. Lavorando tanto e, diversamente da quanto avveniva in Italia, riuscendo a raggiungere tanti traguardi grazie alla sua operosità. Poi si è resa conto che tutto quel lavoro, pur dandole grandi soddisfazioni, non le facevano godere la vita. E così un nuovo trasferimento in Spagna con una cultura completamente diversa che fa del gustarsi il momento un punto di forza. E così lei è cambiata e ha capito che serve a poco ottenere quel che si vuole se nel frattempo non si vive. Perché la vita è labile e non si sa per quanto ancora potremmo goderne. Scrive:
“La costruzione di qualcosa era il mio motivo di vita, mi veniva la pelle d’oca quando a Londra ottenevo quello che volevo, ammetto di aver versato tante lacrime di gioia.
Poi, il mio motivo di vita si è trasformato nel semplice vivere bene e ora sono serena, tranquilla, in pace con me stessa.”
“La vera Olanda, la mia Olanda” del blog “Donne che emigrano all’estero” dal mondo
Un post molto bello, quasi un racconto. Uno spaccato di quello che è l’Olanda in un continuo dualismo fra l’alternativa Amsterdam e la campagna dei dintorni che è, a tutti gli effetti, un altro mondo dalla capitale. Un’Olanda amata dall’autrice che si è sentita accolta. Scrive:
“La mia Olanda è un genere umano, che mi ha teso mani che in Italia non avrei trovato se non quelle di tre persone, mia madre è una di queste, le altre due sanno chi sono.
La mia Olanda è un dado con solo due tentativi.
È un odi et amo dove l’odio è solo quel senso intimo che non mi fa mai sentire a casa da nessuna parte veramente, anche se ad Amsterdam sto bene come sto a Roma, Valencia e New York.”
“L’Europa mi ha salvata” del blog “Amiche di fuso” dal mondo
Un bel post in cui l’autrice ci spiega cosa ha significato per lei essere europea. Essere accolta in Scozia come una cittadina. Libera di studiare ed essere curata gratuitamente. Libera di costruirsi una realtà lavorativa con facilità a livello burocratico. Tutto grazie al sogno Europa che purtroppo sta fallendo. Scrive:
“La Gran Bretagna abbandona questo sogno.
Ed in tanti non capiranno né sapranno mai cosa davvero l’Europa voglia dire né come ci si senta a percorrerne le strade da cittadini.
Non è solo poter volare con la carta di identità, è molto altro.
A me ha cambiato la vita.”
“TGIF” del blog “Sogno Australiano” dalla Scozia
L’autrice ed il marito hanno lavorato sodo in Scozia lavorando tante ore mentre studiavano per compensare delle situazioni di perdita in Italia. Ora hanno potuto lasciare almeno i lavori del weekend e si trovano a godere dei fine settimana in libertà. Una libertà riconquistata con fatica che rende speciali anche le cose più semplici. Perché in fondo è questo il modo in cui vogliono vivere e, se anche non sono ancora arrivati a destinazione, il viaggio è quello giusto. Scrive:
“Usciti dal Luna Park ho avuto uno di quei miei momenti cinema&verita, ho preso mio marito per il viso e gli ho detto grazie per questo, per tutte le scelte non facili e per aver creduto nel progetto, anche piu’ di me.”
Per oggi ho finito, buona lettura!