Eccoci all’appuntamento con la mia selezione dei post più belli della scorsa settimana dai Blog Italiani nel mondo. È una rassegna di articoli particolarmente ricca, eccoli come sempre in ordine di uscita:
“Emigrata 100% made in Italy” del blog “Donne che emigrano all’estero” dal mondo
L’autrice, che vive da 4 anni in Australia, ci dice di essersi resa conto che, nonostante si senta perfettamente integrata nel suo nuovo paese, lei rimarrà comunque principalmente italiana perché è cresciuta con valori e parametri diversi dagli australiani che le faranno considerare le cose da un diverso punto di vista che difficilmente potrà cambiare. Scrive:
“Sono consapevole del fatto che le differenze tra me e “loro” si noteranno sempre perché sono cresciuta in una cultura diversa ma sono anche grata del fatto che gli australiani che ho incontrato fino ad oggi mi abbiano sempre fatto sentire apprezzata e rispettata. Da emigrata mi sento di dire ora come non mai che l’integrazione avviene solo in presenza di tre ingredienti di fondamentale importanza: il reciproco rispetto, la curiosità verso l’altro e l’apertura mentale.”
“I nonni che amano via Skype e ci aspettano negli aeroporti” del blog “The italian wife” dalla Spagna
L’autrice, all’estero da tanti anni, ci racconta come per lei ci siano sempre stati i sensi di colpa per aver lasciato la sua famiglia in Italia. Sensi di colpa che sono aumentati da quando è diventata mamma e sente di sottrarre ai nonni anche i nipoti. Scrive:
“Poi i miei genitori sono diventati nonni, e a quel punto qualcosa è cambiato. La mia paura non è più stata quella di non esserci quando se ne andranno, ma quella che loro non ci sarebbero stati mentre mia figlia veniva al mondo, quando sorrideva per la prima volta o diceva la prima parola, quando iniziava a gattonare, camminare, correre, schiantarsi negli alberi col monopattino. La mia paura è stata quella che mia figlia non li vedesse abbastanza da sapere che quelli erano i suoi nonni.”
“Cari mamma e papà, grazie” del blog “Amiche di fuso” dal mondo
L’autrice ringrazia i suoi genitori perché, come ci racconta, non l’hanno mai fatta sentire in colpa per il suo trasferimento all’estero. Lasciarli è stato difficile lo stesso, ma sicuramente meno di quanto avrebbe potuto esserlo con la loro disapprovazione. Scrive:
“Quella sera di poco più di tre anni fa cercavo di incastrare tutte le mie cose nelle due valigie e mi asciugavo le lacrime nella manica appena sfioravano la guancia per non farle trasparire: vedere gli occhi arrossati dei miei genitori mi toglieva il fiato e non volevo crollare davanti a loro per non far crollare tutti.”
“Razzismi” del blog “Alice e la bestia”
Un post duro e toccante per riflettere sul privilegio di essere nati bianchi perché troppo spesso non ci si rende conto o non si vuole vedere, quanto sia più facile la nostra vita solo grazie al colore della nostra pelle. In Italia come in America. Scrive:
“L’unica cosa buona, del white privilege, e’ che una volta che scopri di averlo, una volta che ti rendi conto dell’incredibile fortuna sfacciata ti e’ toccata per nascita, puoi usarlo.
Ed e’ un po’ come un ombrello, non tanto grande eh, ma ci puoi di sicuro riparare dalla pioggia chi ti passa accanto.”
“Ad agosto torniamo in Italia per le vacanze…” del blog “Una mamma italiana emigrata all’estero” dalla Germania
Ad agosto l’autrice e la sua famiglia faranno la loro prima vacanza estiva in Italia dopo che sono espatriati per la Germania. Non può fare a meno di chiedersi se, dopo, per i suoi bimbi sarà facile ripartire. La prima volta c’era il loro papà ad aspettarli in Germania e questo era sufficiente a farli sentire felici nel partire. Dopo le vacanze loro sapranno bene cosa ritroveranno là e cosa lasceranno in Italia. Scrive
“Ho fiducia nell’amore di quelle persone, dei vostri nonni, degli zii, di quegli amici preziosi….
so che sono capaci di conservare quell’amore per voi e spero che crescendo, tutto ciò vi regali la certezza di avere un altro luogo oltre al nostro in cui trovare conforto, protezione, affetto, bellezza, che questa certezza vi renda liberi e sereni di vivere in ogni posto del mondo sapendo che ci siamo noi e loro ai quali tornare…”
“Amarsi bene” del blog “Bellezza rara” dal Lussemburgo
Un bel post in cui l’autrice ci dice cosa le aveva già insegnato il suo parroco da ragazzina sul capire quale fosse il ragazzo giusto da amare: non quello che ti fa tribolare ed arrabbiare rendendoti peggiore, ma quello che ti rende migliore di quello che sei. Ha dovuto però sperimentarlo sulla propria pelle prima di capire che aveva ragione. Scrive:
“Amarsi bene, amarsi bene non è per niente facile, non lo è mai stato per me, che ho sempre adorato le montagne russe dei rapporti, e poi, quando ho incontrato l’uomo con il quale sono davvero felice, ho capito che si vive molto meglio senza quel rotolare giù per diventare minuscola, schiacciata sul divano. E ho capito che non c’è confronto: è molto più divertente una strada dritta e lunga verso l’orizzonte di un ottovolante che ti riporta sempre allo stesso punto.”
“La vita è così: una serie infinita di calcoli in cui non esistono risultati perfetti” del blog “Flying Swallow” da Londra
L’autrice riflette sul passato e sui passi fatti finora. Passi che non sempre l’hanno portata dove pensava o ai quali è stato necessario aggiungerne tanti altri. Passi al quale è difficile dare un nome più appropriato perché è impossibile catalogarli in momenti o punti di crescita. Scrive:
“Perché la vita è così: una serie infinita di calcoli in cui non esistono risultati perfetti. Una serie infinita di tappe in cui ciascuna sarà come un ponte per l’altra. Quella in cui non ti sentirai forse mai arrivato abbastanza, fin quando non ti volti e contando i passi che ti separano da dove sei a dove hai cominciato, capisci l’unica cosa che conta: ne è valsa la pena. ”
“Per Sara, e per tutte le altre” del blog “Donne che emigrano all’estero” dal mondo
L’autrice ci racconta il punto di vista di una donna che è stata più fortunata di Sara e di tutte le altre che hanno perso la vita per mano del loro compagno. È il suo punto di vista che ce l’ha fatta ad uscire da un rapporto d’amore malato. Raccontandolo, vuole infondere coraggio ad ogni donna e dire loro che chiunque può provare a farcela. Scrive:
“Ce la puoi fare perche’ sei forte.
E la forza ce l’hai dentro di te.
Non te lo meriti quello che vivi, perche’ la vita e’ bella, credimi.
Io non sono wonderwoman e ce l’ho fatta.
Ce la puoi fare anche tu.”
“Benvenuta al mondo, NF [la nascita]” del blog “Il frutto della passione” dal Brasile
Il post che tutti noi, che seguiamo da anni l’autrice ed il suo blog, aspettavamo: quello della nascita della sua bambina! Che arriva dopo un lungo percorso fatto di tante emozioni e di lacrime e dolore. L’autrice, come sempre, riesce a trasmetterci le sue sensazioni ed i suoi pensieri. Scrive:
“Come era accaduto la prima volta in cui sono diventata mamma, è colpo di fulmine e per la seconda volta nella mia vita mi ritrovo faccia a faccia con quel tipo di amore incontenibile che solo un figlio è in grado di far provare, un tipo di passione che non ha sesso, colore o definizione, ma che è naturale come non sempre lo sono le vie che ti portano a provarla ed inevitabile, come l’amore per qualcosa che sappiamo essere al di sopra della nostra stessa esistenza.”
“Sì… Viaggiare…Con un ritmo di vita fluente nel cuore” del blog “Deliri e pensieri di una mamma all’estero” da Londra
Davvero un bel post in cui l’autrice ci parla dei grandi viaggi che hanno cambiato sua vita. Il primo, che l’ha portata a vivere all’estero, cambiando il corso della sua vita, dandole tanto, ma anche togliendole molto nella sfera degli affetti. Il secondo, che l’ha vista lavorare volontaria in Africa e le ha ridato fiducia nella bontà di esseri umani al servizio dei bisognosi; il terzo che ha intrapreso diventando mamma. Scrive:
“Il terzo viaggio. Il piu’ significativo ed emozionante: il tragitto dall’ospedale a casa, dopo la nascita dei miei bambini.
Il mondo inizia e finisce in quel groviglio di copertine. Le mie speranze, il mio futuro e la mia vita. Tutto ha un senso e capisco il mio esistere su questa terra. Non importa chi ero e che cosa ho fatto. Sono rinata con l’arrivo dei miei figli. La mia vita comincia adesso. Ora che mi trovo tra le braccia il miracolo piu’ prezioso dell’universo. Questo e’ il mio viaggio preferito: l’avventura di essere mamma di tre bambini.”
Per oggi ho finito, buona lettura!
2 thoughts on “Top post dal mondo expat #30.5.16”
Ciao mi chiamo Valentina e sono una tris mamma Italiana expat in Svizzera, girovagando mi sono imbattuta nel vostro blog..!!
lo trovo bello ed interessante.
Mi piacerebbe far parte del vostro gruppo !!
Grazie
valentina
Ciao Valentina e benvenuta qui! Io ho scoperto il tuo blog da poco e quindi ti leggo già!
A presto!