Eccomi al consueto appuntamento del lunedì con i post più belli della scorsa settimana dai Blog Italiani nel Mondo. Come sempre in ordine di uscita.
“La stagione della resilienza” del blog “Flying Swallow” da Londra
L’autrice sente di aver imparato, giorno dopo giorno, il significato di “resilienza” e prova a spiegarci cosa è per lei e come è avvenuto il processo per arrivarvi. Scrive:
“È questa per me la resilienza.
Non soltanto adattarsi in maniera positiva a qualsivoglia evento ci capiti, ma imparare ad accettare anche quello che non possiamo cambiare.E non è vero che col tempo queste cose ci cambieranno solo perché avremmo imparato a conviverci.
Scompariranno, cosí, all’improvviso, in un giorno di primavera.”
“Trovare le parole” del blog “Living in San Francisco: that’s culture shock!” dalla California
L’autrice vive a San Francisco da 4 anni ed anche ora che è arrivata ad avere una vera e propria routine che le riempie la giornata come avverrebbe ovunque, ancora adesso sente la magia di questa città che la fa scendere al volo dall’auto ad immortalare in una foto uno scorcio visto tante volte, ma che non finisce mai di stupire. Scrive:
“Il tempo di uno sguardo e di uno scatto per fermare quell’attimo in cui, al calar della sera, la mia città si illumina davanti ai miei occhi… E poi rientro nell’auto, ripartiamo e sorrido ancora ripensando a quello che ho visto e che è rimasto indelebile nella mente. Perché la vita scivola via in fretta ed io ho paura di dimenticare tutto quello che in questi anni mi ha accompagnata.”
“Verso la strada di casa” del blog “Madre in Italy” dal mondo
L’autrice sta lasciando l’Australia per tornare a casa, nonostante Melbourne sia stata un’esperienza bellissima per lei, nonostante non abbia cessato di amarla. Sente però che non è dove voleva continuare a stare, nonostante stia tornando in quell’Italia che aveva lasciato e che è sempre meno casa. Scrive:
“Andare via da un posto che ti ha dato così tanto è un po’ come rompere una relazione di quelle serie, quei bellissimi amori che dopo un po’ diventano una routine che adori follemente ma non ti fanno più vibrare lo stomaco.
Sai che prima o poi dovrai dire basta anche se lo guardi ancora dormire prima che spunti l’alba.”
“La dolcezza dell’aria” del blog “Mal di testa dell’immigrata” dall’Inghilterra
Un post molto bello in cui l’autrice ci racconta che ormai sente che quella in Inghilterra è quella che lei chiama casa, dove è felice di vivere. Eppure tornare nella sua Livorno in vacanza le dà sempre così tanto da pensare perché riveste per lei ancora troppo significato. Non può infatti fare a meno di provare una nostalgia struggente per i suoi luoghi. Forse però ha capito che sarà sempre così e che deve accettarlo. Scrive:
“E boh, non è che questi sentimenti mi abbiano fatto arrivare a qualche illuminazione. A qualche ricetta per l’emigrazione perfetta e felice. Perché probabilmente non c’è questa ricetta. C’è solo la ricetta della ricerca dell’equilibrio giorno per giorno. Il lusso che mi è concesso di vivere una vita scelta e goduta.”
“Di fronte al dolore” del blog “Un’alessandrina in America” dagli USA
L’autrice ci racconta di una sua studentessa a cui sta morendo la madre e di come in America si sia restii a stabilire un contatto fisico fra le persone, mentre lei, cercando di riflettere su come aiutare la ragazza, la prima cosa che si sente che farà è proprio quella di abbracciarla. Scrive:
“Ecco perche` abbraccero` la mia studentessa: non serviranno molte parole.
Di fronte al dolore non servono le parole, ma i gesti sono importanti.”
“Le vite che vedo” del blog “Ma che davvero?” da Londra
L’autrice pensa ed immagina le vite di alcune persone che vede sui social network, fatte di foto che sanno di serenità, immagini di piccoli momenti felici, quieti, pieni. Che rappresentano vite che sembrano così diverse dalla sua fatta di alti e bassi ed inquietudini. Si dice allora che sì, forse ci sono dei fortunati che sanno vivere la vita con serenità. Scrive:
“Si può essere sereni. Si può vivere una vita che si sente propria. Si possono avere amici che ti vogliono realmente bene e che stimi, e fare delle cose con loro. Si può vivere la giornata come una sequenza di momenti, belli e meno belli, facili e meno facili, e affrontarli con lo stesso sorriso e la stessa calma.”
“Cinque” del blog “Valeria scrive” dagli USA
Un piccolo post scritto in occasione dei 5 anni della figlia. Una riflessione sullo sconvolgimento che è diventare madre che all’inizio è difficile da capire, ma guardandolo da più lontano se ne comprende il carico ed il portento. Scrive:
“”Quando e’ nata mia figlia ero depressa, piangevo tutto il giorno. Poi e’ successo che mi sono rassegnata”.
Quella frase mi fece orrore, la rassegnazione ha il sapore amaro della sconfitta e io volevo amare mia figlia, io la amavo.
Impiegai un po’ a capire: dovevo rassegnarmi a sentire il mio cuore battere fuori di me, che vuol dire rassegnarsi all’ immensita’ del sentimento.”
“Non mi perdo mai perché non so dove sto andando” del blog “Trent’anni e qualcosa” dalla Spagna
L’autrice ci racconta di come si senta ora che ha deciso di compiere un cambiamento che non sa dove la porterà. Lo paragona ad un sentiero di cui vede con chiarezza solo un tratto, mentre il resto è tutto da immaginare. Scrive:
“Così mi sento in questo periodo in cui la parola stabilità, di nuovo, va a farsi benedire.
Sto scegliendo un sentiero che, sono onesta, non so dove mi porterà. Vedo il cammino delineato come al solito per i primi metri, ma poi le fronde degli alberi si fanno più fitte e non c’è altro che verde.
Per oggi ho finito, buona lettura!
4 thoughts on “Top post dal mondo expat #4.4.16”
Grazie, è bello sapere di condividere certi pensieri e certe emozioni con altre persone.
Credo che chi ha provato l’espatrio ti possa capire molto bene!
Grazie cara, vediamo se riusciamo a trovare il sentiero 😉
Te lo auguro!!!