Eccoci ad un nuovo appuntamento con la mia selezione dei post più belli dal mondo expat della settimana del 6 Febbraio. Come sempre in ordine di uscita:
“Tornerò mai a Milano?” del blog “Diario dal Mondo” dall’Australia
L’autrice prova a rispondere ai tanti, in Italia, che le chiedono se tornerà mai a Milano. Come ci spiega, tutte le sue scelte degli ultimi 5 anni, tendono alla costruzione di una nuova vita in Australia che comprende difficilmente un ritorno a Milano. D’altronde, lei già quando ci viveva, desiderava una vita altrove. Scrive:
“Avevo voglia di esplorare. Il mondo mi aveva spalancato le sue porte e io non vedevo l’ora di perdermi tra i suoi meandri. Milano, in questo senso, è sempre stata la mia palla al piede. A Milano ho trascorso i momenti che non potevo trascorrere altrove. Con il cuore a migliaia di chilometri, la testa persa in mille viaggi, e i piedi ancorati tra quelle vie così famigliari. A Milano ho aspettato (im)pazientemente che il futuro mi si rivelasse. E poi da Milano sono partita per andarmelo a prendere quel futuro.”
“Il senso di inadeguatezza delle mamme” del blog “50 sfumature di mamma” da Panama
L’autrice ci racconta come, dopo aver provato ad essere mamma in modo diverso, da lavoratrice, single o full time, ed essersi spesso sentita inadeguata in ognuna delle situazioni, ha capito che non è importante quanto faccia ed in che modo. L’importante è l’amore per le sue figlie che viene prima di tutto. Scrive:
“Ho deciso di smettere di sentirmi inadeguata, perché non lo sono. Perché non è il lavoro che faccio a qualificarmi, non è quanto guadagno, non è se e come pulisco, non sono i lavoretti, le torte, non è se riesco ad accompagnarle o meno a danza, non è se ho scelto di avere una carriera o di dedicarmi alla casa e alla famiglia 24/24h. A qualificarmi è il mio amore per loro e sapete come questo mi – ci – qualifica? Mamma.”
“Amici o dintorni” del blog “Valeria scrive” dagli USA
L’autrice ci parla di alcune “amiche” che ha lì a Los Angeles e si rende conto di come sia difficile chiamarle tali. Lo sono e non lo sono perché si frequentano ogni tanto condividendo anche confidenze e problemi, ma poi magari non si sentono per mesi, anche anni. Le sembra che lì il concetto di amicizia sia così effimero e non può fare a meno di pensare che se vivi nel luogo dove sei cresciuta le amicizie siano diverse. Scrive:
“Poi nei social vedo foto di miei coetanei che stanno invecchiando con gli amici di sempre e io li invidio. Invidio il senso di appartenenza al luogo e alle persone. Penso a me che qui mi sento di passaggio e di passaggio non sono. Eppure qui è tutto momentaneo, non ci riesci nemmeno quando cerchi di garantire un po’ di durata, di sostanza, di senso. Esiste finché c’é poi saluti a casa.”
“Grigio: come il cielo sopra Utrecht, come la maglietta di Th” del blog “Donne che emigrano all’estero” dal mondo
Un bellissimo post in cui l’autrice ci racconta come sia riuscita, non solo ad ambientarsi nella grigia Utrecht, ma addirittura ad amarla. E a sentirsi molto felice lì. Vuole dire a tutti di non avere paura di andarsene, che crescere vuol dire anche affrontare tutte le proprie paure. Scrive:
“Se parti per l’estero e metti in dubbio la tua felicità o addirittura te stessa, cerca di avere fiducia nella parte più interna di te, quella parte che ti bisbiglia che puoi farcela, ovunque sia il tuo cammino. Non avere paura: il modo lo troverai semplicemente andando.”
“Growth Mindset ed il potere dell’errore” del blog “Mamma far and Away” dall’Inghilterra
In una società sempre più competitiva, a partire dalla scuola e dalla famiglia stessa, che non ammette gli sbagli e premia chi non ne fa mai, l’autrice ci parla del potere che riveste invece l’errore. Di quanto sia importante sbagliare per i nostri bimbi e imparare partendo proprio dagli errori. Scrive:
“Dobbiamo essere consapevoli che gli errori fanno parte della nostra esistenza e se molliamo dopo averli commessi, allora non andremo da nessuna parte.
Sono gli errori i componenti piu’ importanti ed essenziali del nostro continuo processo d’apprendimento e sono loro che ci aiutano a dare il meglio la volta successiva.”
“Adesso non siamo più noi” del blog “Elenatorresani” dall’Inghilterra
Un bellissimo post in cui l’autrice si rattrista perché le vie e le piazze della sua città d’origine, piene di ricordi ad ogni angolo, sono popolate da visi che lei non conosce. Si rende conto che è un po’ colpa sua e di chi come lei se ne andato altrove, smettendo di riempire le vie di ricordi. Non c’è in realtà un colpevole per questo, ma non può mancare la nostalgia. Scrive:
“La scenografia della nostra vita cambia completamente, e allora mi rendo conto che siamo noi ad avere tradito la città. L’abbiamo lasciata vuota dei nostri racconti, e lo spazio che noi abbiamo abbandonato là fuori è stato riempito da altri: quelli che cercano ancora angoli in cui baciarsi e sedie su cui aspettare l’alba prima di tornare a casa!”
Per oggi ho finito, buona lettura!
One thought on “Top Post dal mondo expat #6.2.17”
Grazie per la menzione! Xx