In questo post ho raccolto gli articoli più belli dell’intero mese di agosto perché si sa che in estate gli espatriati sono impegnati a viversi le vacanze il più possibile e scrivono meno! Ecco gli articoli, come sempre in ordine di uscita:
“Ogni volta” del blog “Giappone Mon Amour” dal Giappone
In questo post molto bello, l’autrice ci racconta di quando ha iniziato a desiderare di diventare madre, certa che sarebbe successo al più presto. Invece prima c’è stata l’attesa, la sofferenza che aumentava con il passare dei mesi ed una continua altalena emotiva. Scrive:
“Ho imparato tanto in questi anni. Ed in quei primi mesi che la speranza è una cosa che cresce col tempo, come un amore che se non corrisposto alla lunga si tramuta in odio, perchè è intollerabile provare qualcosa di tanto grande, rivolgersi un’unica domanda e non potergli mai dare una risposta.”
“Montagne russe” del blog “Bellezza rara” dal Lussemburgo
L’autrice è al mare ed osserva una coppia di ragazzi che passa tutto il giorno piangendo abbracciati perché l’indomani lui dovrà ripartire. Osserva anche il giorno dopo lei, triste e con lo sguardo nel vuoto, ma basta ancora un giorno e già la rivede ridere. Scrive:
“Ma la bellezza di quell’età che è fatta di montagne russe percorse a occhi chiusi sta proprio lì, nel piangere, disperarsi, vedere il mondo che finisce e poi scoppiare a ridere per caso, tuffarsi in acqua e riemergere felici.”
“L’effetto Instagram dell’espatrio” del blog “Sir Koala Londinese” da Londra
L’autrice si rivolge a chi sta per espatriare o è già alle prese con le prime difficoltà. Si raccomanda di non credere ciecamente a chi racconta e fa vedere solo il bello di un espatrio come in una bacheca Instagram. Quelli possono essere solo dettagli di una situazione ben più complicata che si preferisce tenere nascosta. E poi quello che per alcuni può essere facile per altri può non esserlo altrettanto. Perché ognuno ha avuto una vita diversa dall’altro prima di partire. Scrive:
“Il punto focale che si perde di vista, è che ognuno quando espatria è fine a se stesso, viene da un determinato background, ha la sua vita, i suoi pensieri, bisogni, modi di pensare, modi di affrontare le cose, e soprattutto una serie di circostanze personali.”
“Quartiere tipico americano- alba- interno cucina-luce artificiale-utilizzo comparsa cane- scena 1- serie 34 esima” del blog “Migola” dagli Stati Uniti
Tutto si svolge come una mattina qualunque nella cucina dell’autrice al mattino presto. Tutto così semplice e perfetto. Come un giorno qualsiasi dei 34 anni di vita insieme a suo marito. Scrive:
“C’è il suo sorriso immancabile nonostante l’ora o la stanchezza o entrambe. Indipendentemente dalla meteo, dai problemi, dai malesseri. Alza gli occhi e mi sorride.
Sei bella questa mattina.
Esattamente così. Perfettamente così.”
“give me nights of solitude, red wine just a glass or two” del blog “Such an amount of worse for you” dalla Svezia
L’autrice ci racconta delle sue vacanze italiane e di come sempre si senta un po’ “sparpagliata” dopo quando deve rientrare in Svezia. Scrive:
“Tornare in Toscana è sempre un po’ surreale, d’altra parte, per altre ragioni. Ci sono le persone e ci sono i luoghi, e tutto quello che sta in mezzo, quello che le persone fanno dei luoghi. Tutto mi é familiare eppure alieno, tutto mi fa bene e mi fa male insieme. Tutto è bello eppure maledetto, perché l’ho perso, in un certo senso. Però si cerca di prendere il bello, che è tanto, perché come dice lei vivere in più mondi è privilegio e condanna.”
Per oggi ho finito, buona lettura!