Sono in montagna, per quella che sarà la mia unica settimana di vacanze vere. Avrei voluto postare un saluto qui sul blog prima di partire avvertendo che, probabilmente, sarei stata assente per un po’ di giorni…. Non è stato possibile. Soprattutto nell’ultima settimana prima di partire, non c’è stato tempo per nulla che fosse di normale routine. Solo eventi straordinari ed una miriade di complicazioni a riempire le mie giornate. Se quella dell’anno scorso l’avevo intitolata “L’estate delle cose semplici” questa si sta rivelando quella delle cose difficili. Molte per fortuna risolvibili, alcune su cui lavorare con molta pazienza per migliorarle, altre volute da un volere superiore che, mai come oggi, mi sembra ingiusto.
Dall’arrivo in Italia sono stata sottoposta ad una serie di problemi e brutte notizie.
Fulmini a ciel sereno che il mio spirito pronto alle vacanze ed alla serenità ha recepito come uno schiaffo in pieno viso. Eppure ho reagito. Come accade sempre quando sono sotto forte pressione, la mia mente si è allertata e ha tirato fuori la massima concentrazione. Sono stata investita da una forte energia. In questi momenti posso non mangiare e non dormire, arrivare a dimenticarmene, ma la mia mente si mantiene lucida, concentrata ed attenta. Affronto di petto i problemi, cerco di capirli, raccolgo tutte le informazioni possibili, chiedo, cerco risposte. Ho bisogno di conoscere tutto nei dettagli come se la chiarezza potesse respingere la paura o, almeno, essere un’alleata nell’affrontarla.
Quasi tutto quello che c’era di pratico da affrontare e risolvere è stato affrontato e risolto, nonostante le tante difficoltà che avrebbero messo alla prova la pazienza di chiunque. Non ho mollato.
Ora viene il resto che non dipende da me.
Non so se tutte queste cose da fare siano servite a preservare il mio equilibrio e prima o poi arriverà la botta vera. Non a caso credo che, la prima notte in montagna, fra un risveglio e l’altro dei bambini, insicuri nel loro nuovo letto, sono arrivati i pensieri tristi. Spero di continuare ad avere l’equilibrio per affrontarli.
Intanto, un piccolissimo miracolo è avvenuto: Diego, dopo aver passato un intero giorno a giocare con la cuginetta, alla quale nello stesso giorno si è rivelata la varicella, non è stato contagiato! Sembrava impossibile pensare che non accadesse ed eravamo preparati mentalmente ad annullare la nostra unica settimana di vacanza. Ed invece, eccoci qua.
Voglio prendere questo come un timido segnale che non può andare sempre tutto storto e fare spazio nel mio cuore alla speranza.
Non mi importa se continua a piovere spesso e volentieri. Sono grata per le poche ore di sole che abbiamo già avuto che mi hanno permesso di riempirmi gli occhi di questa natura straordinaria.
I prati perfetti di un verde quasi incredibile per quanto è verde, la miriade dei colori dei fiori selvatici, le alte vette che ci fanno da sentinella durante le passeggiate, la buona compagnia che non fa sentire i chilometri che percorriamo. Ho rimesso in moto i muscoli con passeggiate a piedi ed in bicicletta. Ho scoperto l’emozione di pedalare con tutta la famiglia in mezzo al bosco. Di vedere lo sguardo fiero e felice di Carlo Alberto per aver preso finalmente un po’ di dimestichezza con la bicicletta. Lui che non voleva mai salirci perché si sentiva incapace. Di meravigliarmi per il piccolo Diego che ha camminato i suoi primi 10 chilometri in una passeggiata a nemmeno tre anni.
Sono tenaci e coraggiosi i miei piccoli. Cercherò con tutte le mie forze di continuare ad esserlo anch’io.
Per loro e per dare forza a chi in questo momento ne ha tanto bisogno e conta su di me.
22 thoughts on “Un’estate difficile”
questo post avrei potuto scriverlo io stessa, tranne per il fatto che non sono in montagna.
anch’io ero partita entusiasta e fiduciosa nei confronti di quest’estate, e invece mi ha portato solo brutte notizie, grandi sfide, paure buie e lacrime e pensieri tristi. anch’io ho bisogno di sapere, capire, scoprire per affrontare la meglio. mi sto scoprendo anch’io più forte di quanto credessi. anche a me non importa nulla della pioggia che continua a scendere. anzi quasi mi conforta questo cielo così empatico nei miei confronti. anch’io devo essere forte per qualcuno, che si sta dimostrando una meravigliosa persona. anche a me sembra tutto così ingiusto. e lo è. ma non ‘è altro da fare che esserci, tener duro e andare avanti.
un abbraccio. arriveranno altre estati.
Infatti hai descritto benissimo anche tu quello che c’è nella mia mente…
Un abbraccio forte a te ed alla persona che ne ha bisogno
…solo puntini di sospensione perché le parole non riescono ad esprimere la “solidarietà” che vorrei mostrarti in questo momento…
Grazie Andrea. ..
La tua solidarietà mi arriva comunque.
Niente spam questa volta! Ora sei amico anche del blog!
sii serena vedrai che alla fine tt si risolve guarda il bicchiere sempre pieno dobbiamo essere positive se nò e finita…..rilassati e buona vacanza con i tuoi cari…..
Hai ragione Lolli. …spero che Ale stia un po’ meglio.
Un abbraccio
dolce federica… ti mando un abbraccio perchè le parole non riuscirebbero ad esprimerti a sufficienza la mia solidarietà e vicinanza. sto imparando a conoscerti e mi sto affezionando a te ed alla tua famiglia. tieni duro, tornerà il sereno.
un bacione,
m
Grazie Mara… perdonami che non ho ancora risposto al tuo ultimo messaggio. Sono stati giorni molto pieni. Spero di riuscire a sentirti a voce prima di ripartire per la Thailandia. ..
Riposatevi e divertitevi… che sia davvero una vacanza! 🙂
Grazie!
Cara Federica, non posso che mandarti un grandissimo e fortissimo abbraccio per dimostrarti tutta la mia solidarietà. Sei una donna forte! Applica sempre la teoria del bicchiere mezzo pieno che aiuta ad affrontare meglio ogni situazione. Un abbraccio
Grazie Drusilla! La vostra teoria preferita è proprio quella che sto cercando di applicare!
Un abbraccio
Un abbraccio da quaggiù! Non è stata un’estate facile e tornerai in Thai forse più stanca di quando sei partita, ma in tutto questo ti sei rivelata più che all’altezza della situazione!
Grazie Claudia. Effettivamente non mi sono riposata molto!
Mi spiace sapere che questa estate ti ha messa a dura prova ma mi fa piacere sentire che é stato anche un modo per scoprire risorse insperate. E come si dice: non può piovere per sempre…
Me lo sono ripetuta più volte, nei giorni scorsi, che non può piovere prr sempre!
Grazie di essere passata
Oggi ho letto questa frase che mi ha colpito e te la giro:
Amo le mie cicatrici. Mi ricordano gli errori commessi, le sofferenze provate, le esperienze vissute… ma sopratutto mi rammentano la forza che ho avuto in determinate occasioni. Quella forza che a volte, dimentico di avere…
Vabbè Moly la frase è bella ma al tempo stesso superficiale. Non ce l’ho con te in particolare eh!? Capisco che possa colpire una frase del genere e la sento dire spesso. Ma nonostante il significato simbolico che si dà a questafrase,la ritengo una cosa superficiale da dire, spesso in bocca a chi di cicatrici (quelle vere e nn simboliche) non ne sa niente. Per sua fortuna 😉
Mammainoriente mi dispiace per questo momento complicato. Devo ammettere che nn ho saputo leggere tra le righe, quindi non ho ben capito di cosa si tratti. Forse qualcuno vicino a te non sta bene, forse è qualcos’altro..
La cosa importante è che tu abbia trovato l’energia per affrontarlo in un modo cosi determinato. Semmai dovesse arrivarti la botta di cui parli, sarai in qualche modo protetta dalla consapevolezza di aver fatto tutto il possibile
Grazie… non sei tu che non hai saputo leggere fra le righe…con la tua sensibilità ci saresti riuscita benissimo. . Sono io che sono restia a parlarne perché riguarda una persona a me molto vicina che ancora deve accettare quello che le sta succedendo.
Grazie…Spero che quello che mi preoccupa tardi il più possibile a diventare ferita e cicatrice…
Un abbraccio.
Grazie…lo prendo tutto!