Dopo 7 mesi di Thailandia, finalmente lo scorso weekend siamo andati a visitare Bangkok che dista circa due ore da Pattaya. Capitale della Thailandia dal 1782, metropoli asiatica di circa 10-11 milioni di abitanti, Bangkok ha vinto nel 2013, per il terzo anno consecutivo, il titolo come città più bella del mondo nella classifica redatta dal magazine americano Travel & Leisure. E’ stata inoltre quella con più arrivi internazionali secondo MasterCard e la destinazione considerata migliore per l’Asia da parte degli utenti di Trip Advisor. Devo dire che già da quello che ho visto durante il weekend, credo che definirla la città più bella del mondo non sia troppo distante dalla realtà. Impossibile racchiudere i nostri primi due giorni a Bangkok tutti in un unico post, anche solo per la quantità di foto scattate! Partiamo quindi dal simbolo della città: il complesso del Gran Palazzo Reale che racchiude al suo interno il Wat Phra Kaew, uno dei templi più importanti dell’intera Thailandia.
La storia del complesso così come quella di Bangkok, coincide con la storia della dinastia reale dei Chakri. Fu il primo re dei Chakri, con il nome di Rama I, a fondare Bangkok e a farne la nuova capitale del regno del Siam ed è ancora un re dei Chakry, Rama IX, l’attuale e amatissimo sovrano. Rama I chiamò la nuova capitale con il nome più lungo del mondo facendola entrare per questo nel libro dei guinness dei primati: “Citta’ degli angeli, la grande città, la città della gioia eterna, la città impenetrabile del dio Indra, la magnifica capitale del mondo dotata di gemme preziose, la città felice, che abbonda nel colossale Palazzo Reale, il quale è simile alla casa divina dove regnano gli dei reincarnati, una città benedetta da Indra e costruita per Vishnukam”. I bimbi a scuola, ancora oggi, devono imparare questo lungo nome, ma ufficialmente si usa l’abbreviazione che si può tradurre con “la città degli angeli, la grande città”. Il complesso del Palazzo reale occupa un’area di 2 Km e mezzo ed è tutto circondato da un alto muro bianco. Varcando la porta d’ingresso sembra veramente di essere catapultati nell’antica capitale del Siam: improvvisamente il traffico della metropoli è lontano e passeggiando fra gli antichi palazzi e templi ricchi di colore e gemme preziose, ci si ritrova in un’atmosfera da regno delle fiabe.
La parte più bella è sicuramente quella del tempio Wat Phra Kaew, costituito, come la maggior parte dei templi Thailandesi, da vari edifici: uno o più Both, i santuari dove avvengono le cerimonie e dove vengono custodite le effigi del Buddha, le Vihara, sale di preghiera pubblica, il mondhop, la biblioteca dove vengono conservati i testi sacri e le “Stupa”, costruzioni sacre che si assottigliano andando verso l’alto, simili ad una campana.
Il both principale del Wat Phra Kaew, chiamato anche “Tempio del Buddha di Smeraldo”, ospita la statua del Buddha più venerato di tutta la Thailandia. La statua, alta circa 70 cm, si può ammirare solo da lontano in quanto è posta su di un altare d’oro alto ben 11 metri. La statua non ha nulla di particolare, ma è la sua storia ad averla fatta diventare così venerata. Nel XV secolo era una delle tante statue in gesso del Buddha nella città di Chiang Rai, quando cadendo accidentalmente rivelò un interno luminoso di pietre preziose, probabilmente più quarzo e giada che smeraldo. Spesso infatti le statue preziose venivano coperte di gesso perché non fossero rubate. La statua venne poi effettivamente rubata dagli invasori laotiani e rimase in Laos per due secoli. Nel 1778, quando il re Thailandese Taksin dichiarò guerra al Laos, recuperò la statua e la portò nell’allora capitale Thonburi. La popolazione attribuì alla statua poteri divini. Quando infine la capitale fu spostata a Bangkok, venne costruito il grandioso tempio di Wat Phra Kaew proprio per ospitare e rendere onore al Buddha di Smeraldo. La statua è sempre vestita di abiti preziosi, uno per ognuna delle tre stagioni ( calda, fredda e delle piogge), che vengono cambiati all’inizio della stagione con una cerimonia sontuosa presenziata dal re o dal principe. Il chedi d’oro dietro alla biblioteca, è particolarmente venerato in quanto ospita delle reliquie del Buddha.
In tutto il complesso si respira opulenza per la grande presenza di oro e pietre preziose che decorano i muri interni ed esterni. Nonostante il cielo fosse plumbeo, gli edifici risplendevano luminosi.
I colori sono sapientemente abbinati e la presenza di personaggi fantastici come le coppie di “yaksha”, i giganti mitici e i “kunari”, creature metà uomini metà uccelli, ti fanno sentire in un mondo mitologico e fantastico.
Tutto intorno al tempio gira un porticato con lanterne dalle luci soffuse e pareti interamente affrescate con scene tratte dal “Ramakien”, la versione thailandese dell’indiano “Ramayana”, il poema epico indù nel quale l’eroe Rama sconfigge il male.
Il complesso del Palazzo reale che non è attualmente abitato dal sovrano, ma viene utilizzato solo per ospitare capi di stato in visita o per le cerimonie reali, pur nella sua imponenza, è stata per me la parte meno spettacolare. Gli edifici uniscono lo stile europeo delle facciate ai tetti cuspidati tipici thailandesi.
Fra i vari edifici si trovano le residenze di quasi tutti i re e principi Chakri, la sede della corte di giustizia, la sala dell’incoronazione e delle udienze e il padiglione della vestizione del re.
Per una volta ho benedetto pioggia e nuvole che ci hanno permesso di effettuare la visita al complesso con i bambini senza l’onnipresente caldo soffocante di Bangkok!
Info pratiche:
Wat Phra Kaeo: aperto tutti i giorni 8.30/15.30
Palazzo reale: aperto dal lunedì al sabato: 8.30/12.00 e 13.00/15.30. Chiuso la domenica e durante le festività buddhiste.
Non si può accedere con pantaloni corti, ciabatte e canottiere. Nel caso all’ingresso sono disponibili abiti idonei.
Facilmente raggiungibile con il traghetto, fermata “Tha Chang Ferry Pier”.
3 thoughts on “Bangkok culturale: il Wat Phra Kaew e il Gran Palazzo Reale”
Meravigliosa Bangkok!Proprio oggi guardavo su internet varie foto della Thailandia (e di altri luoghi dell’Asia) e “inciampare” nelle tue è stato come rimanere nel tema della giornata 🙂 Sono bellissime 🙂
Sì, questo primo assaggio di Bangkok mi ha affascinato. Non vedo l’ora di conoscerla meglio…
Wow che meraviglia!