A sei mesi esatti dal trasferimento, domani torniamo in Italia per le vacanze estive ed è, inevitabilmente, tempo di fare un piccolo bilancio. Questo nostro paese di accoglienza ci ha messo alla prova, più volte e duramente, sbattendoci contro alcuni dei suoi problemi. Qui in Thailandia un cane randagio ha assalito mio figlio mordendolo, qui io e mio figlio abbiamo contratto la Dengue, contemporaneamente ed in forma pesante. Qui ho atteso sempre lo stesso figlio fuori dalla porta di una sala operatoria, per un intervento semplice, ma pur sempre in anestesia totale. Siamo stati costretti dalla necessaria tempestività d’intervento, a fidarci ed affidarci nelle mani di dottori thailandesi in un ospedale thailandese. Abbiamo messo la salute di nostro figlio nelle loro mani. Ci siamo fidati perché non potevamo fare diversamente e devo dire che alla fine è andato tutto bene. Quello che la Thailandia ci ha fatto subire con i suoi soliti problemi mal gestiti, è stato poi compensato dalla validità delle strutture ospedaliere e dal valore di medici professionali.
La Thailandia è conosciuta in tutto il mondo come la terra dei sorrisi ed è vero, sorrisi ne abbiamo avuti tanti. E quelli che noti di più sono quelli non dovuti, non quelli di commessi e camerieri, ma quelli che non ti aspetti. Quelli delle persone sconosciute che incroci semplicemente per strada e che non fanno mai mancare un sorriso a Diego, quelli di tutti i giardinieri che interrompono il loro lavoro per venire a dargli una carezza, Questo popolo ha un amore immenso per i bambini e questo è sicuramente un valore aggiunto. Di contro, soprattutto nelle città turistiche come Pattaya, c’è sempre chi prova a fregarti e a spillarti più soldi del dovuto. E’ brutto dover stare sempre con gli occhi ben aperti e non potersi mai fidare del tutto. E’ brutto sentirsi trattati come stranieri di cui approfittarsi. Ovviamente non tutti i thailandesi sono così, ma c’è una certa scaltrezza diffusa che mai ho colto per esempio in Cina. Probabilmente è una conseguenza del turismo che, qui a Pattaya, non è certo di buon livello. E’ un luogo di forti contrasti: strutture lussuose e sfarzose convivono con la spazzatura ammassata in ogni angolo, persone pudiche e riservate che non si fanno nessuna effusione in pubblico coesistono con le tante prostitute dentro e davanti a quasi tutti i bar. E’ vero Pattaya è una città con tanti problemi, ma piano piano sto imparando a cercare di viverne sole le cose più positive perché per carattere sono per fortuna molto adattabile. Se mi chiedono cosa amo di più di Pattaya non ho nessun dubbio: i suoi meravigliosi tramonti. In questi sei mesi ce ne ha regalati tanti: radiosi, struggenti, tempestosi, ma sempre unici, mai banali.
Per quanto riguarda la mia vita quotidiana, usciti dal periodo problematico, sono riuscita ad organizzarmi abbastanza bene.
La casa si è rivelata molto funzionale e mi ci trovo proprio bene. Non ho ancora avuto tempo di personalizzarla molto, ma per fortuna era già in sintonia con i miei gusti e l’ho sentita da subito mia.
Ho un’ottima scuola per mio figlio e da settembre voglio impegnarmi per costruire delle relazioni con le altre mamme in modo da aiutare anche lui a coltivare i rapporti con i compagni.
Dal punto di vista sociale si sta creando un piccolo gruppo di ragazze italiane grazie a conoscenze più o meno recenti. Sono tutte belle persone ed è stato piacevole iniziare ad incontrarsi per due chiacchere e un caffè. Al ritorno sicuramente ci adopereremo per farla diventare una consuetudine in modo da sentirci tutte meno sole.
Dopo mille peripezie e telefonate, ho trovato Miss Dee, una ragazza thailandese che gestisce un piccolo gruppo di auto con autista che è sempre disponibile a mandarmi qualcuno anche con solo poche ore di preavviso. Certo non posso decidere all’ultimo minuto di andare da qualche parte però è già qualcosa. Il problema trasporto con bimbo piccolo e passeggino al seguito è quello che sento di più qui non avendo l’auto. I taxi per strada sono rari e i tassisti cercano di spennarti e, se li chiami al telefono, quando scoprono che devi fare una tratta breve, semplicemente riagganciano. Prendere i tuc tuc, furgoni con cassoni che fungono da taxi collettivi con il passeggino è un impresa perché spesso sono stipati e, a volte, per raggiungere un luogo ne devi cambiare vari. Quindi evviva Miss Dee!!Possiedo una bicicletta per i piccoli spostamenti con Diego ed un motorino con cui fare qualche giretto quando posso lasciare i bimbi al papà.
Dopo tante ricerche ho trovato un supermercato al quale posso mandare l’ordine via mail e mi consegna la spesa a casa. Ne ho un altro con ottimi prodotti a portata di motorino e un mercatino della frutta e verdura davanti al mio villaggio. Ho un negozio pieno di prodotti italiani vicino a casa dove acquistare quasi tutto quello di cui ci prende nostalgia, dai salumi calabresi ai pecorini toscani.
Sono solo a lutto perché non vendono più i biscotti del Mulino Bianco ( credo di aver acquistato io tutto l’assortimento e si sono guardati bene dal prenderne altri ) e io se non faccio la zuppa al mattino nel tè con un biscotto “normale” non mi sembra di fare colazione. Gli altri che si trovano qui sono al 90% burro!
Ho una sartina per le piccole riparazioni che ha un banchetto in mezzo al mercatino alimentare.
Ho il mio meccanico di fiducia per i piccoli interventi sulla bicicletta.
Parlando di cose più futili, ma necessarie ad una donna, ho trovato una vera e propria SPA specializzata in depilazione, cara, ma super pulita. Per quanto riguarda il parrucchiere invece devo fare ancora parecchia ricerca… dall’ultimo che ho provato sono uscita con i capelli tendenti all’arancione!
Stasera partiamo e un po’ mi fa strano. Avevamo finalmente preso un po’ di ritmo, allargando le amicizie e scoprendo posti belli dove passare il fine settimana. Carlo Alberto nell’ultimo mese si è sbloccato con l’inglese e ora sarebbe il momento di continuare. E’ come se avessi paura che stando lontani quasi due mesi poi ci sia da ripartire da capo. Soprattutto sono preoccupata della reazione di Carlo Alberto quando, dopo tutto l’affetto e l’amore che raccoglierà in Italia, dovrà ripartire di nuovo. Credo non sarà facile per niente. E poi bisognerà riabituare entrambi al fuso orario italiano e far ambientare di nuovo Diego che probabilmente è troppo piccolo per ricordare la nostra casa dopo 6 mesi. So già che si dormirà poco di notte, ma in fondo anche in sei mesi qua non ha ancora passato una notte senza svegliarsi almeno 2/3 volte. E poi la cosa che meno mi piace è che dovrò stare lontana da Francesco quasi un mese perché lui già la prossima settimana rientra qui e tornerà in Italia solo ai primi di agosto. Per i bimbi non sarà facile non vederlo, soprattutto per Diego, troppo piccolo per capire e così follemente innamorato di suo padre.
Comunque ora voglio cacciare via i dubbi e godermi il presente che arriverà da domani. Tutte le persone che ci vogliono bene ci stanno aspettando, la famiglia, gli amici.
Non vedo l’ora di godermi l’affetto dei nostri familiari.
Non vedo l’ora che i nonni vedano come sono cambiati i bimbi. Non vedo l’ora che li prendano fra le loro braccia. Non vedo l’ora di vedere i loro sguardi pieni d’amore verso i nipoti.
Non vedo l’ora di conoscere la mia nipotina ed il bimbo di una delle mie più care amiche.
Non vedo l’ora di abbracciare le amiche, fare un pieno di chiacchere che probabilmente 7 settimane non saranno sufficienti perché d’estate ognuno ha i suoi programmi.
Non vedo l’ora di essere di nuovo nella nostra casa fra le nostre cose, oggetti e ricordi di una vita.
Non vedo l’ora di sentire il profumo dei miei fiori e di passeggiare fra le mie colline, sia quelle dove abitiamo, sia quelle del mio paese natio.
Non vedo l’ora di vedere tutto pulito intorno a me, senza preoccuparmi in continuazione su dove mettono i piedi i bimbi.
Non vedo l’ora di passeggiare tranquillamente senza preoccuparmi dei cani randagi.
Non vedo l’ora di smettere di agitarmi se vedo una zanzara tigre che sì ci sono anche in Italia, ma almeno non trasmettono la Dengue.
Non vedo l’ora insomma di vivere con un po’ di spensieratezza!
A presto, dall’Italia.
Spero insomma che siano 7 settimane di spensieratezza
10 thoughts on “Bilanci e partenza”
Buone vacanze!!!!
Goditi queste settimane, cerca di essere spensierata e di accumulare energia positiva per quando dovrai ripartire….
Un abbraccio!!!
Grazie tante Laura…
Cercherò di fare del mio meglio! Già questo clima meraviglioso che mi ha accolto con sole e aria fresca è stato un pieno di energia! Che bello poter stare all’aria aperta senza paura della Dengue e senza sudare!!
Ancora una volta mi ritrovo in tantissime cose di cui parli!!
I pensieri riguardo l’imparare a fidarsi di strutture mediche diverse dalle nostre, riguardo la Dengue, presente anche qui.
Il fatto di vivere in un paese dove tutti sorridono!!!!
Col tempo si creano punti di riferimento, luoghi che iniziano ad essere familiari, persone che diventano conoscenti e, se siamo fortunati, amici!!
Purtroppo qui quel bellissimo e gustosissimo negozio di salumi non c’è e i prodotti italiani hanno prezzi altissimi. Anche le donne italiane scarseggiano!!
Mi sembra che in sei mesi abbiate fatto veramente passi da gigante per integrarvi!! Adesso goditi la nostra bellissima Italia e fai un bel pieno di amore!!
Buon viaggio!!
Grazie!! Sarà il clima, sarà che ero lontana da sei mesi, le mie colline non mi sono mai sembrate così belle!! Già fatto un weekend pieno di affetti, parenti e amici! Devo ancora disfare le valigie…
Che avventura! In confronto vivere in Russia e’ una passeggiata! Invidio quei sorrisi che la gente in Thailandia regala per strada.. Dovremmo mettere a confronto le nostre esperienze quest’inverno quando io saro’ immersa nella neve tra gente musona e tu sarai ancora al caldo tra tramonti e sorrisi! Ma il mondo e’ bello perche’ vario!
Effettivamente credo non sia molto facile convivere con i russi… Anche a Pattaya ora sono i turisti in numero maggiore e spesso non è facile conviverci. Ma immagino che anche lì ci saranno un po’ di brave persone, magari ci vuole solo un po’ di tempo per trovarle! Quando tu mi racconterai del tuo freddo inverno russo forse io smetterò di lamentarmi per il caldo!!!
capisco perfettamente quella ‘paura di perdere il ritmo’
l’ho provato di ritorno in vacanza dagli usa e anche adesso
in scala molto più piccol, dopo un week end lungo in Italia. In più il periodo è faticoso.
Vi auguro 7 settimane meravigliose ed un migliore ritorno alla vita prima difficile. un abbraccio
Grazie… Anche se dopo queste prime 48 ore so già che per Carlo Alberto il ritorno sarà durissimo…è stato il ritratto della felicità per tutto il weekend. Sempre energico, sorridente e felice!
Ciao! Mi chiamo Federica e sono capitata qui forse non a caso! Anche io adoro viaggiare, scrivere , fotografare. Ho letto alcuni tuoi post e il tuo profilo! È’ davvero bello e coraggioso ciò’ che fate! Io adoro la Thailandia nonostante tutte le sue contraddizioni . I miei ricordi di Pattaya risalgono a 20 anni fa dove già si intravedeva come sarebbero andate le cose. Mi dispiace che oggi sia meta di tanto turismo ch e poco apprezza i tramonti, il buon cibo e i tanti sorrisi. Un tempo ricordo le grandi mangiate di granchi a poche lire e il loro piacere a cucinarteli…Ti leggero’ con piacere
Ciao! Piacere di conoscerti! Immagino che 20 anni fa a Pattaya ci fosse un’atmosfera ben diversa… Credo la troveresti veramente cambiata! In peggio purtroppo.