Qui in Italia, nonostante tutti gli sforzi fatti per sistemare le cose il più possibile, mi sento ancora un po’ frastornata. Certo è che le cose non stanno andando proprio come immaginavo. Tutti, genitori e nonni, stiamo facendo il possibile per far funzionare di nuovo bene le cose, ma di normalità ancora purtroppo non si può parlare. Ce n’è solo a sprazzi qua e là, piccoli momenti di serenità in cui riusciamo a lasciare fuori tutto il resto.
E lo percepite anche sulle pagine di questo blog dove avrei tanto da scrivere, ma dove riesco a passare sempre meno. Ed anche solo questo mi manca molto.
So che prima o poi tutto si risolverà perché grazie al cielo è tutto risolvibile, so che piano piano ogni tassello sarà al suo posto, ma inizia ad essere tanto tempo che sono sotto pressione e non vedo sinceramente l’ora che arrivi un po’ di tranquillità. Vorrei aver modo di godermi di più quello che c’è di positivo nell’essere tornati in Italia, ma pare che io debba ancora aspettare. Oggi piove ed il cielo è di un grigio che più grigio non si può. Di essere un po’ meteoropatica l’ho sempre saputo, ma dopo 3 anni di caldo e sole in Thailandia, temo di esserlo diventata ancora di più! Anche se tante cose mi sono mancate, l’autunno in primis (perché in Thai le stagioni sono solo due, secca ed umida), con i suoi colori, l’aria più frizzante, il piacere di avvolgersi in una coperta, il camino acceso, l’odore delle bucce dei mandarini sul fuoco, le caldarroste.
Non credo mi manchi la Thailandia, ma penso mi manchi la routine tranquilla che ormai avevamo stabilito lì. I bimbi sereni, la scuola affidabile, la casa a posto, i weekend liberi da incombenze e solo per noi. Stiamo lavorando per ricostruire tutto con energia, spero presto di raccoglierne i frutti.
Intanto oggi per Amiche di Fuso traccio, a distanza di tre mesi esatti dal nostro ritorno definitivo, un bilancio su quella che è stata la nostra esperienza in Thailandia, esperienza che riesco a vedere ora con un maggior distacco e quindi una certa lucidità.