In vacanza? No, lascio la Thailandia per sempre e torno in Italia.
Non è ovviamente una cosa che ho saputo così all’improvviso anche se c’è stata grande indecisione fino all’ultimo, ma non lo potevo dire a causa del lavoro di mio marito. E così, fino a questo momento, solo famiglia e amici più stretti sapevano che sto per tornare non solo per le vacanze.
I pochi che sapevano mi hanno subito chiesto: “Sei felice?”. Io onestamente non so rispondere. O meglio, certo, sono molto felice perché ritrovo tutti gli affetti. E la mia casa ed il mio giardino. Direi che non è poco, anzi è tantissimo.
Nella lista mentale che ho fatto dei pro e dei contro, alla fine di veramente importante, perché al freddo invernale mi posso riabituare, c’è solo la scuola. I miei figli hanno avuto la fortuna di frequentare una scuola internazionale meravigliosa sia per il verde in cui era immersa, sia per l’incredibile clima familiare che ha saputo trasmetterci, sia per il sistema educativo inglese con cui, devo dire, noi ci siamo trovati benissimo. E’ un modello educativo che ha saputo tirare fuori dal mio primogenito, con un temperamento innato abbastanza complicato, tutti i suoi lati più positivi. Era la scuola adatta per lui ed in questi quasi tre anni sono stati rarissimi i giorni in cui mi ha detto che non aveva voglia di andare a scuola. Entrambi i miei figli lì sono stati felici e mi auguro che questi anni scolastici restino nei loro ricordi, anche se so che i bimbi dimenticano in fretta.
Il mio addio alla scuola è stato finora il momento emotivamente più difficile. Sono stata lì qualche giorno fa per la festa di fine anno della Nursery ed ho avuto le lacrime fisse agli occhi perché ero consapevole di godere per l’ultima volta di quell’ambiente così piacevole e dove mi sono sempre sentita a mio agio. In più, proprio quel giorno, ho avuto la sorpresa di vedere il piccolo di casa, che ancora parla poco mescolando italiano e inglese, cantare con il microfono in mano, due canzoni in inglese dall’inizio alla fine. Impossibile non commuoversi.
E’ una scuola che ha aperto la mente anche a me come persona adulta, che mi ha fatto scoprire un nuovo concetto di educazione dove i bambini imparano divertendosi, dove si dà sicuramente meno importanza al punto di vista accademico, ma dove si insegna forse di più a vivere. Soprattutto a convivere con gli altri e a sapersi porre in un certo modo anche in un futuro professionale. Abituandosi fin da subito ad essere indipendenti, ma a saper lavorare in gruppo. A capire che ognuno ha delle eccellenze in un qualche campo e a sentirsi valorizzati per questo e non denigrati per le inevitabili mancanze che ognuno ha. Una scuola dove la competizione è sana e non ci sono mai perdenti.
Ho imparato attraverso l’atteggiamento dei miei figli che razzismo e pregiudizio ci vengono impressi esclusivamente dalla nostra cultura d’appartenenza perché se i bimbi vengono fatti crescere in un ambiente che rispetta ogni credo sia esso religioso che culturale, la loro mente sarà libera da ogni pregiudizio. Per i mie figli il colore della pelle è privo di ogni importanza, non lo notano nemmeno. Spero che questo valore si sia radicato bene dentro di loro e rimanga saldo anche tornando in Italia.
Questa scuola è stata una crescita per loro e per me. Ed il confronto con la pubblica italiana sarà schiacciante. Questa la preoccupazione più grande che ho nel tornare in Italia. Soprattutto per Carlo Alberto che è incapace di stare fermo a lungo. Non oso immaginare come tornerà a casa nervoso dopo essere stato costretto a stare fermo in un banco per ore. Lui che nemmeno sa cosa siano i banchi ed una cattedra.
La Thailandia più in generale mi ha insegnato che può esistere un luogo dove non c’è alcun pregiudizio per chi non è eterosessuale o chi decide di cambiare sesso. Qui tutti possono accedere a qualunque professione, indipendentemente dal loro orientamento e dalle loro scelte. Nessuno viene deriso o additato per questo, anzi non viene nemmeno notato o guardato. In questo è un paese davvero all’avanguardia.
Per il resto devo dire che non so se la Thailandia mi mancherà. Certo è un paese paesaggisticamente meraviglioso e con una cultura tradizionale estremamente affascinante. Amo soprattutto l’impegno che ci mettono per mantenerla anche se è arrivato anche qui benessere e consumismo.
Questo è ciò che mi mancherà e questo è quello che vi ho sempre fatto vedere fra queste pagine. Bellezza dei luoghi e delle usanze e tradizioni. Perché sono una persona che, per fortuna, riesce a trovare il bello ovunque e a soffermarsi principalmente su quello anziché lamentarsi di quello che non va.
Quello che di certo non mi mancherà è la sporcizia onnipresente ovunque, ma soprattutto nelle città. Non mi mancheranno le passeggiate letteralmente in mezzo alla spazzatura anche sui marciapiedi, quando esistenti. Non mi mancherà la puzza di fogna ovunque che con il caldo torrido ti ribalta lo stomaco. Non so quando e se, i Thai si renderanno conto che stanno rovinando un paese bellissimo che diventerà, se non faranno qualcosa, una enorme pattumiera. E non si tratta solo di prendere provvedimenti da parte delle istituzioni. No, si tratta di cambiare la mentalità delle persone e questo non può essere fatto, purtroppo, in poco tempo.
Non mi mancherà il loro provare ad approfittarsi di te persona occidentale facendo sempre un prezzo maggiorato e cercando di fregarti. Questo, per fortuna, avviene solo nei luoghi molto turistici.
Di Pattaya non mi mancheranno le centinaia di go-go bar dove ragazze giovanissime si vendono per pochi soldi. Non mi mancherà vedere tutti gli occidentali, sia giovani che vecchi, frequentarli già alle 10 del mattino con una birra in mano e 30 gradi all’ombra. Non mi mancherà vedere le tante coppie, lui anziano e straniero e lei giovanissima e Thai, che si tengono per mano per strada. Non mi mancheranno quei tanti connazionali (non tutti per fortuna) che rappresentano qui il peggio che c’è in Italia.
E non lascio amici qui, a parte quelli italiani che ritroverò un giorno in Italia e qualche famiglia expat conosciuta tramite la scuola. Solo tanti conoscenti. L’unica persona Thai con la quale sono andata oltre a semplici saluti e convenevoli, è la mia terapista che frequento da mesi causa la mia tendinite eterna. Solo con lei è avvenuto il miracolo di entrare un po’ più in confidenza. I Thai, molto aperti all’apparenza grazie alla loro predisposizione al sorriso, amano in realtà stare fra di loro e non mescolarsi alla comunità expat. Ovviamente rapporti sentimentali di coppia esclusi dove la situazione è molto diversa. Non voglio fare ovviamente di tutta l’erba un fascio. Questa è esclusivamente la mia esperienza di mamma che ha frequentato i Thai prevalentemente nel quotidiano ed a scuola. E credo di essere una persona aperta e disponibile.
Mi mancherà la maestra di Diego, un’indonesiana dolcissima e moderna con un sorriso meraviglioso che ha accompagnato la sua crescita negli ultimi due anni ed ha sempre mantenuto un dialogo apertissimo con me. E che ha pianto con me l’ultimo giorno.
So che mi commuoverò ancora domani quando Diego vedrà per l’ultima volta il suo amichetto del cuore. Inseparabili per due anni. Con il grande non ho mai vissuto un’amicizia così forte, men che meno quando era così piccolo. Diego invece ha un legame fortissimo con questo bimbo. Quando apre gli occhi dopo aver dormito in pulmino, la prima cosa che mi dice è se Pete era o non era a scuola. Me l’ha nominato ogni giorno durante tutte le ultime vacanze dicendo che gli mancava. Ogni cosa nuova che ha mi chiede di poterla portare a farla vedere a Pete. Lo nomina in continuazione nei suoi giochi in solitaria e lo nomina spessissimo anche nel sonno.
Ecco, di fronte a questo vacillo. So che presto ci saranno altri amici, ma in questo momento mi piange il cuore separarli. Ora poi stanno frequentando da due settimane il campo estivo e stanno facendo tante belle esperienze insieme dal mare, al cinema, ai musei e ai tanti giochi. Due settimane in simbiosi e Diego che, appena apre gli occhi al mattino, dice che deve vestirsi per andare da Pete.
Domani sarà l’ultimo giorno che si vedranno, presumibilmente per sempre.
Anche ora che scrivo ho pianto solo quando ho scritto della scuola e di Pete. In definitiva piango solo per quello di bello che sento che sto per togliere ai miei bambini. So che presto ciò verrà in parte compensato dall’avere di nuovo attorno a loro l’affetto di nonni, zii ed amici. Ma al momento fa male lo stesso.
Sento anch’io di aver bisogno per un po’ di una rete attorno di affetto ed aiuto. Forse io sono quella che sono stata messa alla prova di più da questi tre anni in questo luogo che mi ha dato tanti grattacapi di salute, mia e dei miei bimbi.
Rifarei tutto ovviamente. Perché, così come era avvenuto in Cina, questa esperienza mi ha fatto crescere e mi ha fatto capire che sono forte, ancora più di quello che pensavo, ma soprattutto che ho un limite anch’io e che devo imparare a chiedere aiuto e a non fare sempre da sola.
I primi tempi in Italia non saranno riposanti, ma questa volta vorrei proprio farmi coccolare un po’. Voglio godermi la mia mamma che ha affrontato e vinto una dura battaglia proprio in questo anno in cui non ci siamo mai viste.
Voglio parlare per ore e ore con le mie amiche, voglio vedere tutti senza farlo di fretta. Voglio godermi la mia Italia che, con tutti i suoi problemi, è sempre uno dei paesi più belli al mondo.
Stamattina, dopo tanta fatica, tutte le nostre cose sono partite. Sono in una casa semi vuota ora che fa un po’ tristezza. Come diceva Valentina nella nostra chat di Amiche di Fuso qualche giorno fa, la nostra vita expat è peggio di quella degli emigranti di una volta. Loro andavano per restare in un paese straniero. Noi ogni volta dobbiamo impachettare la nostra vita, lasciare tutto e ricominciare altrove.
Io questa volta ricomincio dalla mia casa e dal mio paese quindi almeno è più facile che cambiare paese ancora. Rimarrò per sempre in Italia? Non lo so. Quando si è vissuto più volte all’estero è difficile vedersi fermi in un luogo.
Io continuerò ad essere nel progetto delle Amiche di Fuso e qui continuerà la mia rubrica “Blog Italiani nel Mondo” perché il mondo expat è un mondo a cui sono affezionatissima ed a cui voglio rimanere legata.
Continuerà ovviamente anche questo blog perché alla fine, nonostante fosse nato solo per tenere aggiornati parenti e amici sulla nostra esperienza qui, è invece diventato uno spazio tutto mio di cui non potrei più fare a meno. In fondo più che del mio quotidiano qui in Thai ho sempre parlato di viaggi, scuola, bambini e cibo. Tutte cose che continueranno a far parte anche della mia vita in Italia.
Così come continuerà il mio bisogno di mettere per iscritto i mie pensieri ed emozioni e di raccontarmi anche attraverso le mie fotografie.
E Mamma in Oriente lo sarò per sempre perché in Oriente è dove sono diventata mamma la prima volta.
Ancora tre giorni qui e poi sabato partirò da sola con i miei bimbi. Mio marito ci raggiungerà più avanti.
Lo scorso weekend lui mi ha regalato due giorni sola a Chiang Mai, la città Thai più impregnata di cultura. Forse il mio saluto alla Thailandia e a tutto ciò che più amo di questa terra è avvenuto proprio lì. In solitudine e con il tempo per poterne fotografare la bellezza senza l’assillo dei bimbi. Ecco alcune delle immagini che forse avete già visto sulla mia pagina Facebook e su Instagram e che non hanno bisogno di parole…
50 thoughts on “E’ ora di tornare in Italia”
Oh mamma! Spero tu stia bene Federica bella. Strana la vita, inaspettato questo cambiamento da me lettrice delle tue avventure orientali, ma sara’ interessante leggerti anche Italiana in Italia. Abbracci
Grazie Riru! Le avventure non mancheranno, sia perché ho fatto tanti viaggi in terra d’Oriente che ancora non ho raccontato, sia perché in fondo lo spirito d’avventura se si vuole è dentro ad ognuno, ovunque nel mondo…
un abbraccio
Buon rientro…ci saranno momenti difficili ma anche tanta dolcezza nel ritrovare i tuoi affetti e poi chissà quali avventure future. Le tue foto piene di mistero mi mancheranno ma aspetto foto dall’Italia.
In bocca al lupo!
Mìgola
Grazie!
Non temere che ho ancora tantissime foto orientali da postare…sono un po’ in arretrato con i reportage!
Caspita! Che sorpresa….immagino quanto non debba essere facile per tutte le ragioni che hai detto. Anche io farei fTic in questo momento. Immaginarmi di nuovo in Italia. Un grande in bocca al lupo e buon rientro 🙂 Io posso solo dire che mi mancheranno le the meravigliose foto dalla Thailandia, paese che ho visitato solo per pochi giorni, ma ho amato tantissimo!
Crepi il lupo!
Tranquilla di Thailandia parlerò ancora. Anche dell’ultimo meraviglioso weekend!
Ti sono vicina e ti capisco.
Un abbraccio forte. :*
So che tu puoi capire tante sensazioni…
un abbraccio fortissimo anche a te
Grazie per questa convisione bellissima..posso solo immaginare le sensazioni che provi, forti, contrastanti. Ti auguro ogni bene per questa nuova avventura e per il tuo nuovo rientro. Sarai sicuramente una persona diversa dopo questa esperienza e sono certa che questa abbia segnato per sempre anche i tuoi bimbi. Che un giorno ti diranno grazie. Pensa alla tua rosa inglese, che ricordo che cresce nel tuo giardino italiano. Puoi tornare ad averne cura! Un abbraccio affettuoso. Miriam
Grazie Miriam per questo tuo bel commento!
Effettivamente prendermi cura del mio giardino è una cosa che mi è mancata molto! Solo chi ama le piante può capirlo fino in fondo…
un abbraccio
Vi auguro un buon rientro, con il bello di tutto quello che lasci e di tutto quello che ritrovi.
Grazie! E’ un bellissimo augurio!
Riesci sempre a toccare il cuore di chi ti legge. Ti auguro ogni bene in Italia. Buon rientro !!!
Grazie di cuore Giordana! Per il commento e per l’augurio.
bellissimo questo post pieno di emozioni e paure per il futuro, paure che credo condividiamo tutti nel tornare in Italia..
Che strano connubio si crea nella mia mente all’idea di tornare: felicita nel ritrovare tutto…paura di non ritrovare tutto o semplicemente di non ritrovare quella me che ero un tempo!
in bocca al lupo davvero!!! <3
Grazie!
È una preoccupazione che è anche nella mia testa!
A fine mese rientriamo in italia anche noi dopo quasi tre anni di Francia. Mi ritrovo nel 98% delle cose che hai scritto e come per te, il dispiacere di lasciare ‘l’estero’ e’ più Che altro per mio figlio. Ti faccio un in bocca al lupo, con la promessa di seguirti più spesso perché credo che il rientro nonostante tutto sarà forte per entrambe e sono certa di ritrovarmi nei tuoi racconti futuri. Un abbraccio
Allora sì…credo che vivremo dinamiche molto simili e sarà utile e confortante confrontarci!
In bocca al lupo e grazie
In bocca al lupo per questo grande cambiamento che vi attende!
Un abbraccio forte
Crepi!
Grazie cara Drusilla!
Ciao Federica, un anno fa scrivevo di noi, del nostro cambiamento ed ora leggo del tuo. Si vede che luglio e’ il mese dei cambiamenti per molti! Prima di tutto volevo dirti che mi sono commossa insieme a te per Pete, per l’amichetto del cuore, perche’ sicuramente dovrai essere forte per sostenere il tuo piccolo e trattenere le tue lacrime! Capisco le tue perplessita’ sulla scuola, io le ho vissute al contrario. Cioe’ non credo che ora i miei figli potrebbero lasciare il sistema scolastico inglese e ritornare a quello francese, molto piu’ rigidio e standardizzato. Spero davvero tu riesca a trovare una buona scuola per i tuoi bimbi e soprattutto delle brave maestre che sappiano capirli e prenderli per il verso giusto. Per il resto ti faccio un grande in bocca al lupo per tutto e continuero’ a seguire le vostre avventure. Goditi ogni abbraccio, ogni attimo e tutto l’amore che vi aspetta! a presto e fate buon viaggio
Grazie Fabiana…
Ti capisco benissimo perché io condivido veramente tanto il sistema educativo inglese. Già ti posso dire che i primi giorni di ricerca non sono stati molto positivi per la scuola…
Spero vada meglio nei prossimi giorni
un abbraccio
Sará sicuramente la fine di un’epoca, ma dopo 3 anni di Tailandia ti farà bene respirare aria di casa e farti un bagno di affetto… e chissà la vita poi dove ti porterà…..
Grazie Claudia!
Ormai ho imparato a non guardare mai troppo avanti e a non dare nulla per scontato per quanto riguarda il lavoro di mio marito. Quindi sì…chissà dove ci porterà la vita in futuro.
un abbraccio
Io sarei positiva perche’ la scuola la puoi sempre in qualche modo rimpiazzare, ci sono scuole internazionali anche in Italia e comunque le carenze scolastiche saranno ampliamente compensate da tutti gli affetti, la cultura, la bellezza e la bonta’ che avrete a casa in Italia.
Queste cose non te le puoi inventare tanto facilmente quando vivi in un paese straniero echissa’ che tuo figlio a contatto con i nonni e l’Italia non migliori nel suo atteggiamento e si senta piu’ felice. Vuoi mettere le belle colline romagnole contro la spazzatura e Il turismo sessuale? Io sarei mooolto positiva, sarete felici vedrai!
Grazie Serena, quello che dici è verissimo. Credo anch’io che essere contornato da più figure di riferimento possa giovare a mio figlio.
So che tutto ciò ha un valore enorme e cercherò di farne tesoro.
un abbraccio
Mi hai fatto commuovere, forse perché sono da poco mamma e le parole spese per la scuola e i tuoi bimbi mi hanno toccata… e poi mi sono immaginata a lasciare la mia Germania… e non ti dico il fiume di lacrime…
Ti auguro il meglio per te e la tua famiglia, continuerò lo stesso a leggerti con immenso piacere.
Ciao mamma in oriente 😀
Grazie…
La partenza é stata abbastanza indolore, spero non mi arrivi la botta dopo.
La preoccupazione per la scuola è invece del tutto confermata!
Ciao Federica è con immenso piacere che apprendo la notizia del vostro rientro in Italia. Bellissime e commoventi le tue parole. Ogni volta che si cambia si fa una gran fatica ma alla fine la vita ci regala sempre un’altra opportunità, altre esperienze e altre gioie. Coglile tutte e assaporane il gusto in ogni momento. Sono sicura che in Italia starai benissimo e soprattutto potrai goderti la tua bellissima casa. Non vedo l’ora di rivederti. Un bacione ai bimbi e un caro abbraccio a te e Francesco.
Cara Giovanna,
anch’io spero ci sia finalmente l’occasione per rivederci! Ora sarà più semplici incontrarci.
Un caro abbraccio anche a voi e spero a presto!
..lessi il racconto della tua partenza, molti dei tuoi racconti durante la vostra permanenza e ora il caso vuole che mi imbatto in quello del vostro ritorno.
Vi “vedevo” nelle tue parole e mi venivi in mente nelle occasioni che ci siamo incontrate.
Vi penso ora e per la giornata di domani vi auguro buon viaggio buon rientro e soprattutto buon tutto!. Vi aspetta il vostro “giardino”.. ed i vostri affetti che faranno si che i vostri bimbi staranno una meraviglia.
E chissà…il mondo gira strano e magari Pete e Diego si incontreranno un giorno. Un abbraccio. Forte. Silvia
Grazie davvero…
I vostri pensieri sono stati positivi ed il viaggio sola con i bimbi è andato bene.
Il piccolo Diego continua a fare le sue telefonate immaginarie a Pete per raccontargli tutto quello che succede…
Un abbraccio
Accidenti, che notizia! Dove torni non ci sono scuole internazionali? O magari qualche dopo scuola su quella linea?
Un super in bocca al lupo 🙂
Le uniche con quella linea sono appunto le internazionali e devo dire che i prezzi sono parecchio alti. Considerando che sono da moltiplicare per due si tratterebbe veramente di un bell’impegno. Ci viene da pensare che sarebbe denaro impiegato meglio per un anno o due di studi all’estero quando saranno più grandi…
Comunque stiamo valutando a 360 gradi, ma non è affatto facile…
Crepi il lupo!
emozionante leggere la chiusura di questo tuo capitolo e, anche se io sono solo a Berlino, quindi sempre in Europa, mi sono immaginata di nuovo in Italia e posso solo essere felice per te! Ci sono tante case, una può sempre essere mobile, ma quella da cui si è partiti la prima volta rimane comunque il porto più sicuro in cui tornare. In bocca al lupo per il tuo rientro e fatti coccolare piú che puoi! Un abbraccio da Berlino!
Mi piace pensare alla mia casa come ad un porto sicuro…
Grazie…
P.S. mi manca leggerti!
Per la scuola non ti crucciare: se state abbastanza bene economicamente, in Italia puoi mandare i bimbi in un scuola seria che non ha nulla da invidiare al PYP system. Oppure, puoi mandarli alle varie scuole internazionali d’Italia.
Per gli amici dei tuoi figli idem: i bambini, comunque, guardano avanti, siamo noi genitori a essere melanconici e nostalgici. E’ nell’ordine delle cose.
Appunto, non ti crucciare: finita un’avventura, ne parte un’altra. E’ la vita. Per i tuoi figli, sii pronta a raccogliere le forze per il loro futuro.
Buon ritorno in Italia! 🙂
Grazie!
Hai detto bene…dopo qualche giorno dal mio rientro in Italia devo proprio cercare di raccogliere le forze! Non sai quante ne servano…
Super in bocca al lupo per questa nuova avventura 😉
Crepi!!
A questo punto: bentornati!
Vedrai che i bambini si riprenderanno bene, ci sorprendono sempre! Spero anch’io che tu riesca a trovare una buona scuola perché ho sentito di tante brutte esperienze qui. Puoi scegliere fra diverse scuole? A Firenze c’è la scuola americana, forse il curriculum è simile a quello inglese; a Bologna non c’è? È troppo lontana Bologna?
A Bologna c’è la scuola internazionale, ma come dicevo sopra l’impegno finanziario è notevole per cui stiamo valutando bene tutte le soluzioni. E Bologna non è comodissima perché abitiamo in un comune vicino, ma la stiamo valutando lo stesso…
A questo punto sarai già partita o in viaggio … bentornata dunque!
Spero l’Italia sappia regalare a te e alla tua famiglia momenti felici e strutture adeguate anche per la scuola. Molte nuove esperienze arriveranno e sono certa che voi le vivrete al meglio, come avete fatto nel lontano Oriente.
Un abbraccio!
Grazie Marzia!
So che l’argomento scuola sta molto a cuore anche a te…avremo modo di confrontarci!
un abbraccio
Cara Federica peccato che non ci siamo potute conoscere di persone ,mi mancheranno le tue foto e racconti sulla Tailandia,spero di trascorrere tre settimane interessanti in tutti i sensi,a te e famiglia auguro tutto il bene possibile,un abbraccio forte dalla Svizzera….
Anche a me dispiace non avervi conosciuto di persona.
Grazie per l’augurio, ma quello che sperate voi è molto più importante. Incrocio le dita per voi sperando che il vostro desiderio si realizzi presto
un abbraccio e rimaniamo in contatto
Torno qui dopo tanto tanto tempo, e trovo questo post. anche se ho perso davvero tanto del tuo blog negli ultimi tempi, mi fa uno strano effetto sentire che parti…ma sono contenta per te, da ex-expat che sa la gioia e la confusione del ritorno in patria. e mentre leggevo, già dalle prime righe pensavo “per me sarà sempre mamma in oriente”..poi me l’hai confermato! un abbraccio
Grazie Eleonora!
Non scrivi da tanto…spero tu stia bene e tu sia solo impegnata a vivere
un abbraccio
Ma che sensazione strana.. un colpo di scena per me che non sapevo niente…
Sono appena tornata da una lunghissima vacanza in Italia e boh.. questa notizia mi ha lasciato inizialmente disorientata. Ma tu hai spiegato bene i pro e i contro di vivere lí e allora spero, con affetto, inizi (per tutti voi) una nuova fase, altrettanto stimolante e ricca di relazioni gratificanti 🙂
La conferma è stata un po’ improvvisa anche per me e prima non potevo dire nulla qui per ragioni del lavoro di mio marito.
Grazie! È un bellissimo augurio!