Come avevo anticipato, durante una bella passeggiata in bicicletta con Diego sul lungomare, ho scoperto che nell’ultima parte di Jomtien Beach, fra le interminabili file di ombrelloni colorati e chioschetti, trova spazio una piccola comunità di pescatori con le loro barche. L’ambiente è sempre piuttosto dimesso, la spiaggia è mal tenuta e ci sono rifiuti sparsi qua e là, ma subito quel tratto di spiaggia è diventato per me speciale e credo che ci tornerò spesso. Perché c’è un’atmosfera che sa di antico, di gesti sempre uguali ripetuti nel tempo; un po’ di tradizione in una città ormai dedita solo al turismo di massa e alla dissolutezza.
In quella mattina ci sono pochi pescatori al lavoro, perlopiù stanno riparando o sistemando le reti. Mi fermo a guardare rapita le loro mani sicure che armeggiano con maestria in mezzo ai fili. Sono abbigliati come non ti aspetteresti di vedere vestiti dei pescatori, chi con pantaloni a campana chi con il turbante. Tutti gli altri sono sul marciapiede che divide la spiaggia dalla strada. Alcuni si stanno riposando sulle sedie pieghevoli, altri parlano e sorseggiano il thè con le donne e i bambini. Da ogni loro movimento traspare la solita rilassatezza del popolo Thai. Appoggiate sulla spiaggia “a riposo”, probabilmente in attesa di una partenza notturna o all’alba, ci sono le loro barche. Sono piccole e modeste imbarcazioni di legno, alcune lasciate nel colore naturale del legno, alcune tinte a colori vivaci, soprattutto in turchese e arancione. A renderle ancora più particolari sono le strisce di tessuto colorato annodate sulla prua insieme alle tipiche ghirlande di fiori utilizzate per rendere omaggio agli spiriti. Il popolo Thai infatti crede fortemente in un mondo di spiriti a cui si rivolgono quotidianamente con preghiere e offerte di fiori, cibo ed incensi per accaparrarsi il loro favore. In particolare nelle barche le offerte sono rivolte allo spirito femminile May Yanang, dea del viaggio, che vive all’interno delle imbarcazioni e che, opportunatamente adulata, proteggerà i pescatori durante la permanenza in mare. Anche il colore è molto importante per i Thailandesi. Addirittura ogni giorno della settimana è contrassegnato da un colore e per non incorrere in qualche guaio ci si dovrebbe vestire ogni giorno del colore giusto. Il lunedì per esempio è il giorno del giallo che è anche il colore del re dato che è nato di lunedì. I colori più importanti sono comunque il giallo, il rosa, il blu e il verde che rappresentano i colori dei componenti della famiglia reale oltre che alcuni dei e pianeti. Le stesse strisce di tessuto si trovano anche annodate a grandi alberi. Significa che quelli sono alberi sacri, dove cioè vive uno spirito. L’albero non si può assolutamente tagliare se prima un monaco non trova un’altra ubicazione per lo spirito che vi abita! A fianco dell’albero si trova sempre una casa degli spiriti, ma a questo dedicherò un altro articolo!
2 thoughts on “I pescatori di Jomtien Beach”
LEGGERE ITUOI ARTICOLI è COME SEGUIRTI GIORNO PER GIORNO NELLA TUA NUOVA VITA IN THAILANDIA. QUANTE BELLE COSE CI DESCRIVI !!!………..GUARDANDO LE FOTO CHE SONO SEMPRE BELLE E SUGGESTIVE TI RENDI CONTO CHE Là è TUTTO UN’ALTRO MONDO
Con le tue fotografie ed i tuoi racconti mi fai viaggiare con la mente.