Ho scritto questo post 2 notti fa alle 3 del mattino, ma poi non mi sono sentita di pubblicarlo, un po’ per paura di mettere per iscritto una cosa così brutta e farla quindi diventare reale, un po’ per quella riservatezza che credo prenda a tutti quando ci si trova ad avere un problema serio. Quasi come se fosse una colpa personale o una cosa di cui vergognarsi. Non so perché scatti questo riserbo nell’animo perché se c’è una cosa che ho capito da quando scrivo in questo spazio, è che scrivere e condividere mi ha fatto stare meglio in tanti momenti difficili. E mi è chiaro anche che non è lo scrivere a me stessa che mi fa bene, ma lo scrivere agli altri. Scrivere a chi mi legge. Così come ci si sente bene a sfogarsi con una persona di persona, allo stesso modo io mi sento bene a scrivere e condividere le mie preoccupazioni. Come se le ripetessi tante volte ad ognuno di voi e questo continuo tirar fuori mi aiutasse a metabolizzare le cose, a farmi vedere con più chiarezza la situazione e a prenderne le dovute distanze. E così oggi, forse anche perché è tutto passato, pubblico quanto avevo scritto in precedenza:
” Ieri sera sono crollata alle 20 e ho dormito 5 ore pesanti e senza sogni. Poi alle 2 mi sono svegliata ed in pochi minuti l’angoscia si è impossessata nuovamente di me. Anche mio marito si è svegliato più volte e, anche se mi diceva di stare tranquilla, io lo capivo che era spaventato anche lui. Ora tutti dormono e io mi sono messa in sala, sul divano, al buio, con il pc davanti. Sono sveglia come se fosse giorno, impossibile pensare di riaddormentarmi. Sono stata 1 ora sveglia nel letto e non ce la facevo più a stare lì a pensare. Ho paura ed è la paura più brutta che ho avuto in vita mia.
Ieri ho passato la giornata in ospedale. Ho atteso ogni esame cercando di stare serena e pregando che trovassero un’infezione o un calcolo che giustificasse il tanto sangue nel mio apparato urinario. Ma niente, tutti gli esami, TAC ed Eco davano esito negativo. Sentivo lo spettro avvicinarsi sempre di più ed era così angosciante l’attesa che quasi desideravo il momento del verdetto. Il medico, un thailandese talmente magro da sembrare un manichino e con il viso assolutamente inespressivo, ma del quale, chissà perché. mi sono fidata subito, ha esaminato le immagini della TAC davanti a me. Dopo 10 minuti in un silenzio difficile da sostenere in cui io cercavo di capire qualcosa che non potevo capire, mi dice che è tutto a posto e che calcoli non ce ne sono. Dice che dobbiamo entrare con una telecamera e vedere. Prendo coraggio e gli chiedo quali ancora potrebbero essere le cause e lui mi dice quella parola terribile che non riesco nemmeno a scrivere tanto è brutta. Ha visto che il sangue esce da un rene e domani vuole andare dentro con la telecamera con me in anestesia totale. A quel punto sono crollata e ho pianto, abbracciata a mio marito che, nel frattempo, al progressivo aggravarsi delle notizie, aveva raggiunto me e sua madre in ospedale. Quando siamo arrivati a casa mi sentivo svuotata, non vedevo l’ora di andare a dormire per non pensare e far arrivare presto il domani. Ed ora sono qui e scrivere non mi sta aiutando tanto questa volta, probabilmente non lo pubblicherò nemmeno questo articolo perché mi sembrerebbe di far diventare ancora più reale questa paura grande. I miei pensieri sono alternati, da una parte ci sono il mio ottimismo, dall’altra c’è una realtà fatta di tanto sangue perso. Non riesco a non tenerne conto, ma mi aggrappo al fatto che il problema si è manifestato da 15 giorni a questa parte, esattamente dal momento che ho iniziato ad andare a correre e si è verificato solo dopo la corsa o le lunghe camminate a Kuala Lampur. Ora sapete perché, pur adorando viaggiare, la scorsa settimana ho fatto molta fatica mentalmente a partire sola per i miei problemi di visto. Mi dico che un calcolo da qualche parte ci deve essere che sfrega i tessuti e li fa sanguinare quando mi muovo molto. Cerco di crederci con tutta me stessa. E poi mi rendo conto che in tutto questo riflettere e torturarmi, mai una volta la paura è dettata dal fatto che la mia vita potrebbe anche interrompersi, stranamente non ci penso. Ci sono solo due immagini che quando si materializzano nella mia mente mi fanno tremare e piangere: una è il visino del piccolino di casa che, a due anni, non potrebbe capire che la sua mamma non c’è più, e, l’altra, è il viso di mia madre perché credo che non ci sia perdita più innaturale di una madre che perde un figlio e lei ora non ci può nemmeno essere qui vicino a me. E non so proprio dove potrei trovarlo il coraggio di darle una notizia così terribile per telefono. Non ho paura di non esserci più come persona individuale, ma solo di non esserci più come figlia e come madre. Mi chiedo il perché e la risposta riporta un po’ di serenità nella mia mente: io non ho rimpianti. O perlomeno niente di così importante. Certo forse tornando indietro avrei le idee più chiare su che indirizzo di studio prendere, forse avrei fatto l’università invece di iniziare a lavorare subito dopo il diploma, però queste scelte mi avrebbero portato sicuramente ad un percorso diverso, ad un’altra vita. Mentre io della mia vita sono felice e non rimpiango nessuna delle scelte fatte. Ognuna, anche quelle sbagliate, mi hanno insegnato qualcosa e fanno parte di me. Non ci avevo mai pensato prima di stanotte e non mi sembra una cosa da poco. Il mio cerchio si potrebbe concludere, ma non sarebbe un cerchio inconcluso. Questo non vuol dire ovviamente che io non desideri continuare a vivere con tutta me stessa insieme a mio marito ed ai miei figli, ma almeno mi dà un briciolo di serenità in questa notte d’angoscia. Sono le 5.30 ed ho bisogno di smettere di pensare. Provo a guardarmi un film su internet sperando di fermare la mente. Non vedo l’ora di essere anestetizzata così avrò un po’ di riposo.”
Ieri mattina ho aspettato tranquilla nel divano che si svegliassero tutti. Ho delegato le incombenze mattutine di preparazione colazioni e cose per la scuola a mia suocera e mi sono dedicata un’insolita mattina di lentezza. Ho letto un libro a Carlo Alberto abbracciati nel divano finché non è arrivato il pulmino a prenderlo. Poi ho fatto un lunghissimo bagno nella vasca con Diego giocando con le macchinine e facendoci le coccole. Ho aspettato serena con mio marito il momento in cui mi avrebbero portata in sala operatoria. Gli ho detto che, dopo il mio risveglio, la nostra vita sarebbe potuta cambiare tanto e lui mi ha risposto: “Lo sai che io sono un ottimista!” Ed io gli ho risposto che anch’io lo sono, ma la parte razionale di me non può fare a meno di pensare a tutte le possibilità. Mentre aspetto l’anestesia giuro a me stessa che comunque vadano le cose, io cercherò di affrontarle con coraggio per i miei bambini. E’ la seconda anestesia generale della mia vita, ma mentre la prima era stata come un dolce passaggio al sonno, questa volta la sento che si diffonde dentro di me con prepotenza e mi fa persino male alla testa. Sono risvegliata in modo brusco, sento che stavo facendo un bel sogno. Mi sembra che siano passati 5 minuti da quando mi ero addormentata e mi dico che in realtà non mi hanno potuto fare niente. Poi l’anestesista mi grida quelle parole magiche: “Not a tumor, only a stone!”. Non un tumore, solo un calcolo. Solo ora riesco a scriverla quella parola maledetta, ora che non ha più a che fare con la mia vita. Esplodo nel più grande pianto di gioia della mia vita. L’infermiera mi chiede preoccupata cosa succede ed io rispondo semplicemente: “I’m only happy!” E tutti ridono. Poco dopo arriva il dottore e vedo per la prima volta il suo sorriso. Credo non dimenticherò mai il suo viso per tutta la mia vita. Lo prego di andare a cercare mio marito perché anche lui possa tirare un sospiro di sollievo. Finito l’effetto anestesia sono piena di dolori, ma non mi importa affatto. La vita mi sembra meravigliosa come mai prima d’ora. Mi dico che non mi devo più arrabbiare per le piccole cose, che per quelle c’è sempre una soluzione. E che devo godermi il più possibile la mia importante quotidianità con la mia bellissima famiglia.
Non sono riuscita a dormire più di qualche ora nemmeno stanotte. Sono debole sì, ma non mi sento stanca. Stasera mi dimetteranno e potrò abbracciare i mie bimbi e mio marito con ancora più consapevolezza di quanto io li ami.
Oggi giorno di San Valentino, in ospedale mi hanno perfino regalato una tazzina da caffè con disegnato un cuore. Attaccato c’è un bigliettino con questa scritta:
“Think positively
Exercise daily
Eat healthy
Love often
Be happy”
Credo che da oggi potrebbe diventare il mio mantra…
47 thoughts on “Pensieri sparsi dettati dall’angoscia”
son tanto felice sia tutto a posto
a me hanno gia detto che e’ un fibroadeoma assolutamente benigno ma comunque so che mi caghero’ addosso finche’ non arrivera’ il risultato dell istologico,dopo l intervento di rimozione
Credo sia più che umano! In bocca al lupo!
Qualsiasi parola suonerebbe sciocca, quindi ti abbraccio forte e abbraccio quel mantra che davvero dovrebbe essere nostro ogni giorno.
So cosa significhi sentire quella parola enorme e terribile e sono davvero felice che si sia allontanata da voi! Buon San Valentino dunque!
Grazie Marzia. Mi prendo il tuo abbraccio forte e ricambio
Ho passato il tuo stesso percorso nel 2008…soffro di calcoli ai reni…e ho imparato a conviverci…
ma so che cosa puoi aver pensato, so che cosa puoi aver sentito nel tuo cuore…lo so e quando ho iniziato a leggere sono subito corsa giù con il mouse per vedere una notizia positiva…quando l’ho vista ho ripreso a leggere da capo…più serena…
Ti abbraccio tanto tanto…e anche se non è che sia un a bella cosa questa volta…abbiamo un’altra “esperienza” da condividere…
Grazie Laura. Forse solo chi ci passa veramente attraverso queste esperienze può capire quanto sia realmente bella la nostra vita anche se normale e quotidiana. Io cercherò di non dimenticarmene!
un abbraccio forte
Parole Sante…ci accorgiamo di quanto siano importantissimi i piccoli momenti, che di solito lasciamo volare, solo quando qualcosa di “grande” ci tocca, o solo ci sfiora. In quei casi le nostre priorità cambiano e ci accorgiamo che fino a quel momento abbiamo dato importanza spesso a cose “inutili”…
Ti abbraccio forte e…PFIUU!!! 😉
Infatti devo imprimermelo bene nella mente e nel cuore..
Grazie
E’ inutile dire che sono molto felice di sapere che è’ tutto a posto! E’ interessante notare che è’ il rene ad essere ‘disturbato ‘ in questo periodo della tua vita. Dal punto di vista energetico il rene e’ legato alla sopravvivenza, all’acqua alla paura. E’ legato al secondo chakra . Il minerale corrispondente e’ la corniola e il suo colore e’ l’arancio. Oltre a fare tutte le cure tradizionali potresti fare delle visualizzazioni di questo piccolo fagiolo( rene) sano , concentrandoti sul colore arancione e magari riuscire a trovare una corniola ponendola proprio in quel punto. La pietra in particolare può innalzare la tua energia fugando paure depositate nell’inconscio. Ti auguro con il cuore una completa guarigione. Federica❤️
Cara Federica…ma quante ne sai?? Per me è quasi una novità soffrire di calcoli. Mi era successo solo un’altra volta all’ottavo mese di gravidanza. Lavandomi mi trovai un sassolino di un centimetro! La mia ginecologa non ci poteva credere che l’avevo fatto senza accorgermene. E anche questa volta non avevo nessun dolore. Ora credo proprio che dovrò iniziare a tenerne conto… Grazie per i consigli.
Mi hai fatto venire la pelle d’oca e mi sono commossa, ma ero sicura che,
arrivata in fondo al post, tutto si sarebbe concluso nel migliore dei modi.
Ho da poco scoperto il tuo blog e penso tu sia una gran forza.
Leggo i tuoi post e cerco di farmi coraggio. Presto io e mio marito cambieremo vita, ma io, diversamente da te, non sono così coraggiosa.
Grazie dei tuoi racconti!
Buon rientro a casa
Laura
Grazie Laura e benvenuta in questo mio spazio.
Vedrai che quando sarà il momento il coraggio ti verrà ed insieme affronterete tutto. Non posso dirti che sarà facile, ma vedrai che sarà comunque un’esperienza bellissima che ti fortificherà.
Dove vi trasferite?
Noi viviamo a Milano e vorremmo trasferirci ad Amsterdam, cittá che ci piace molto. Mio marito da molti anni mi propone questo cambio di vita, ma non mi sono mai sentita pronta. Ora sento che é arrivato il momento. Qui mi sento spesso in gabbia e nel nostro paese non riesco ad immaginare il futuro che desideriamo. Ammetto di avere paura. Mi preoccupa la lingua e spesso mi chiedo se sarò così forte per affrontare il tutto….chi può dirlo?! Non mi resta che provarci!
Come scrivevo proprio in questo post, è bello non avere rimpianti e, se ne avete desiderio, è giusto che proviate. In bocca al lupo e poi fammi sapere com’è andata.
Sicuramente! Un abbraccio. Ti auguro una buona guarigione. Ti auguro il meglio!:)
non ci sono parole per dirti che ti sono vicina che ti penso sempre laggiu da sola senza poterti sfogare con qualcuno fortuna che Francesco è unico e ti sta molto vicino……….buon s an Valentino a te e Francesco
Cara Lolli, grazie. Per fortuna si è risolto tutto bene e fra pochi giorni starò già bene. Ora sono a casa con i bimbi e sono già contenta.
un abbraccio a tutti
Anche a me hai fatto venire la pelle d’oca e gli occhi mi si sono riempiti di lacrime ma ero sicura che tutto sarebbe andato bene.
Sono veramente felice!
Buon San Valentino e un abbraccio forte forte a te e tutta la tua famiglia!!!
Grazie Drusilla.
Un abbraccio forte anche a te
OOh! congratulazioni per il tuo happy end :))))
e quel biglietto è bellissimo davvero, soprattutto perché te l’hanno dato lì!
Grazie e benvenuta qui. Infatti mai dono fu più azzeccato. E dire che io S.Valentino non l’ho mai festeggiato!
Cara Federica…sei una persona splendida e dopo questa esperienza lo sarai ancora di più!
Ti abbraccio…
Claudia
Cara Claudia, grazie…
Noi ci vediamo presto. Un abbraccio
Cara, immagino la paura tremenda che hai dovuto affrontare e che ti ha logorato nell’attesa dell’esito degli esami!
Sono proprio felice di leggere che poi tutto si è chiarito e che si tratta di un calcolo, un problema risolvibile.
Goditi L’amore di tuo marito e della tua famiglia, buon San valnetino e un abbraccio forte!!
Cara Maris, grazie. Il calcolo me l’hanno già tolto, ora ho solo piccoli fastidi che sicuramente passeranno presto.
Un abbraccio forte anche a te e famiglia, soprattutto ai tuoi due piccoli monelli.
Mammamia, ho letto tutto di un fiato, che spavento, davvero, io sono finita d’urgenza in ospedale per un calcolo renale totalmente inaspettato, tipo che vai a dormire come sempre e alle 3 ti manca il fiato, ti contorci dal dolore, abbiamo lanciato il bimbo direttamente nel lettone della nonna e siamo andati in ospedale… I reni sono molto delicati, mi ricordo la prof di yoga come focalizzava l’attenzione a questi organi, adesso ho l’ossessione per l’acqua, berne tanta, berne meno, non lo so, ma non ho mai sofferto così tanto, manco per partorire.
Torni a correre adesso?
Io purtroppo bevo poco da sempre, anche se questo era proprio uno dei buoni propositi dell’anno nuovo e, da gennaio avevo bevuto molto di più. Ora dovrò mettermi lì e bere il più possibile. Vivendo al caldo il medico mi ha prescritto almeno 3 litri al giorno, per me sarà dura, ma dovrò farlo. Iniziare di nuovo a fare attività fisica era un altro dei buoni propositi. A me non piace correre, ma riconosco che per perdere i kg rimasti dalla gravidanza è il metodo più veloce. Se non fossi andata a correre poi forse non mi sarei accorta del calcolo e sarebbe diventato più grande e presumo mi avrebbe fatto anche male.
E’ un bellissimo post, trasuda tutta la tua angoscia e il tentativo di stare coi piedi per terra. Mi ha tenuta col fiato sospeso. Grazie per averlo condiviso con noi, ma sono felice che ora tu possa tornare a guardare avanti. Un grande abbraccio.
Grazie Lucy, ho sperimentato che è proprio vero che in certi momenti ti passa davanti tutta la tua vita. La mente salta di qua e di là, fra paura e coraggio, fra pessimismo e ottimismo, fra debolezza e resistenza..
Un abbraccio anche a te
Sono rimasta con il fiato sospeso durante tutto il post.
Fortunatamente non era nulla di che, ma che paura!!!!
Sì, una paura che per quanto io cercassi di contenere, dilagava.
Grazie
Che sollievo! Goditi questa consapevolezza fino on fondo. La tazzina equel che simboleggia è meravigliosa!!
Grazie Squa. Voglio impegnarmi a tenerla bene a mente questa consapevolezza…
Giuro che ho vissuto l’angoscia in ogni singola parola che hai scritto..
Sono felice che si sia risolto tutto in un sassolino da togliere, davvero, ti parlo col cuore in mano..
Quel che non ci uccide ci fortifica, io ci credo, ti auguro davvero di trarre tutta la forza che puoi, da questa brutta esperienza a lieto fine..
Pina
Grazie Pina! La grande paura è passata e per questo sono molto felice. Purtroppo non è finita la sofferenza fisica perché sto passando giornate con 2/3 coliche a distanza di poche ore e questo mi sta sfiancando… Spero che presto sia tutto finito.
mi hai lasciata senza fiato….e senza parole….meno male che la storia ha un lieto fine! mi raccomando: adesso è il momento di dedicarti a te stessa, coccolati e fatti coccolare che di energie ne stai perdendo molte…sei forte e vincerai alla grande!! ti abbraccio!
Grazie Maggie… Guarda, per come sto ora, non posso fare altro che farmi curare e coccolare perché le poche energie che ho mi servono tutte durante le coliche! Speriamo passino presto… Un abbraccio anche a te
ho vissuto, nella vita, anche io due momenti così.
so benissimo come ci si sente: prima, durante e dopo.
ti/ci auguro che giorni del genere non vengano spesso. ma, se proprio devono, che si concludano con così tanta felicità!
ti abbraccio
Due volte…non oso pensare come starei se mi capitasse di nuovo..
Speriamo davvero di non avere più giorni del genere..
Un abbraccio anche a te
non passavo di qui da tanto tempo.
leggo questo, e piango un po’, anche e non ti conosco.
ma le tue parole hanno dato voce a quella paura, a quei pensieri in modo così umano, sincero, limpido…impossibile non commuoversi.
grazie al cielo non è niente di grave.
e quel mantra, sarebbe da stampare sul muro.
auguroni.
Grazie delle tue parole. Credo che, soprattutto da mamme, sia naturale immedesimarsi..
Non voglio nemmeno pensare allo spavento che hai/avete provato … Per fortuna si è risolto tutto per il meglio! Buona guarigione!
Benedetta
Grazie Benedetta..
Sì è andato tutto bene e per fortuna da 2 giorni sono finite anche le coliche. Ho un po’ la pressione bassa, ma sono in netta ripresa!
Cara Fede, non so perché proprio stasera mi sono messa a leggere i tuoi post, ma mi hai fatto raggelare il sangue.
Sono felice del buon fine, ma basta con questi spaventi !!
Un bacio grande
Cara Paola, come vedi da queste parti non ci si annoia mai!
un abbraccio forte forte e ci vediamo ad aprile!! Il 5 saremo in Italia per 18 giorni.
Che brutta avventura….felice che tutto si sia risolto!
Grazie! Ormai è solo un ricordo…