Poco dopo aver lasciato la spiaggia di Laem Mae Phim, dove abbiamo trascorso qualche tempo fa una giornata di mare, dall’auto abbiamo visto un gruppo di barche di pescatori nel mezzo di una spiaggia lunghissima.
Come ho già dimostrato qui, adoro fotografare le piccole barche thailandesi nella loro semplicità ed allegria. Pur essendo il luogo piuttosto dimesso, con cose e attrezzi da pescatori accatastati ovunque senza alcun ordine, mi sono innamorata dell’atmosfera che c’era. Le lunghe barche di legno erano quasi tutte colorate di arancione e blu. Tutte a riposo allineate nella parte posteriore della spiaggia.
Sopra di esse un intricato caos di bandiere colorate e gli attrezzi del mestiere.
Essendo molto ignorante in fatto di pesca ed avendo scoperto in me questa passione nel fotografarle, mi sono documentata su internet per scoprire l’uso di alcuni attrezzi. E così ho imparato che le gabbiette che ho visto sopra ad alcune barche sono trappole per catturare i granchi.
Le canne di bambù con all’estremità una o più bandiere colorate e, verso il fondo, un piccolo galleggiante di polistirolo, sono boa-bandiere che i pescatori thai utilizzano per segnare i punti in cui immergono le reti da pesca in modo che siano visibili a tutti e, se ho capito bene, anche per attaccarci le reti stesse.
Avevo visto altre di queste boa-bandiera, ma i drappi di tessuto erano vecchi e logori. Invece, questo gruppo di barche, in contrasto con l’ambiente circostante veramente decadente, sfoggiava bandiere nuovissime dai colori vivaci. Era una giornata di vento forte che le faceva muovere freneticamente. Bellissime con gli ultimi raggi di sole che ne accendevano ancor di più le tinte.
Bellissime anche con il calare del sole.
Come sempre in Thailandia, dopo il tramonto, ormai la pelle è al sicuro e le spiagge si riempiono di bambini allegri e chiassosi e di persone che passeggiano. Semplici i loro giochi: le corse nell’acqua e gli spruzzi. Unici giocattoli dei vecchi copertoni di camion utilizzati come salvagente o come ruote da far rotolare sulla spiaggia.
Tutte le volte che li vedo giocare così semplicemente mi viene da pensare che forse i nostri figli del benessere posseggano veramente troppe cose e che questo gli limiti la fantasia e l’immaginazione…
Sulla spiaggia una statua di Sunthorn Phu, uno dei più grandi e famosi poeti della letteratura thailandese che scrisse di viaggi, di creature immaginarie fantastiche e, soprattutto, di donne e d’amore.
“Even without earth, sky, and sea, my love would go on eternally;
born on earth or in water, I would seek your love forever;
if you were the great ocean, as a fish, I’d fulfill my passion;
a lotus, myself a bee, then, to live in your sweet pollen;
a little cave, I would be a lion to haunt it hourly;
I’ll follow you wherever, in every life, to be your partner.”
“Anche senza terra, cielo e mare, il mio amore continuerebbe in eterno;
Nato in terra o in acqua, io cercherei il tuo amore per sempre;
se tu fossi il grande oceano, come un pesce, mi sentirei pieno della mia passione;
tu un loto, io un’ape, poi, per vivere nel tuo polline dolce;
tu una piccola grotta, io sarei un leone per tormentarti a tutte le ore;
Ti seguirò ovunque, in ogni vita, per essere il tuo compagno.”
6 thoughts on “Tramonto alla spiaggia dei pescatori in Rayong”
Bello bello!
Adoro le foto al tramonto, che luce calda.
E poi mi perderei tra barche colorate ed attrezzi di pescatori.
Sanno di storie sagge da raccontare, di vita vissuta, di sudore della fronte.
Quando vado sull’oceano sono sempre alla ricerca di qualche porticciolo.
A volte ne trovo di abbandonati e ci passo le ore.
A chi lo dici! Mio marito ormai è rassegnato…tutte le volte che vediamo delle barche dalla strada, la fermata è d’obbligo!
Che belle foto, che bei colori! E bella anche la semplicità di quei posti, di quelle persone che sanno essere felici con poco…vorrei anche io insegnare a mio figlio e alla mia famiglia a rinunciare a tante cose superflue di cui crediamo di aver bisogno…
Vivendo nella nostra società è veramente difficile perseguire questo insegnamento, troppi gli stimoli e le tentazioni attorno ai bambini… Se uno ci riuscisse sicuramente apprezzerebbero di più le cose semplici e la felicità sarebbe più a portata di mano.
Belli i tuoi scritti e le tue foto mi ci sono persa nel leggerli ho rivissuto la Thailandia calda e colorata ho rivissuto quella sensazione intensa e strana che sentivo tutte le volte che il sole tramontava tingendo il mare di rosso quella e’ un ora magica se ti trovi su una spiaggia volta ad ovest sei inondato da una lenta languida serena calma….un po’ come meditare….
Sì, in questa parte della Thailandia i tramonti sono sempre bellissimi, mai banali e assolutamente magici.
Grazie del tuo passaggio